Lara ha imparato presto cosa significhi essere abbandonata: prima sua madre, poi la spensieratezza dell’infanzia, ora sua sorella, consumata da una malattia crudele. Il suo mondo è fatto di sacrifici e rinunce e di un nipote, Enea, che ha bisogno di lei più di chiunque altro.
Il lavoro in un poliambulatorio è solo un mezzo per andare avanti, fino a quando non incontra Antonio Mancini, un medico che, come lei, ha imparato a nascondere le proprie vergogne e che non riesce a perdonarsi. Due anime ferite, due vite che si sfiorano tra silenzi carichi di peso e verità taciute.
Lara e Antonio scopriranno che il dolore condiviso può unire quanto dividere.
Si può amare davvero, se prima non si impara a perdonarsi?
Un romanzo intenso e toccante, che parla di dolore, rinascita e seconde possibilità. Perché alcune anime si ritrovano solo quando smettono di nascondersi.
Lara ha 36 anni che è in procinto di iniziare un nuovo lavoro come segretaria in uno studio medico.
E' una donna che ha perso la madre in tenera età a causa di un brutto male, lo stesso che sta portando via anche la sorella.
"Le rinunce facevano parte della sua esistenza ormai da tempo e in qualche modo aveva imparato ad anestetizzarle."
Trovarsi ad avere in carico un nipote di dodici anni non sarà per niente facile per lei.
"Era intrappolata in una vita che non avrebbe voluto."
"L'avevano soffocata tutti, i suoi bisogni erano rimasti indietro per dare spazio solo ai loro."
È come una persona rimasta in standby con la sua vita e, soprattutto, con i suoi desideri. Sembrerebbe quasi apatica con le persone che la circondano, limitandosi a mantenere il suo posto al lavoro, tranne quando si trova a dover interagire con Antonio, un medico del poliambulatorio.
Quest'ultimo è un uomo che pare quasi l'ombra di se stesso. E' un cardiochirurgo che ha rinunciato di operare e che ha lasciato gli Stati Uniti dove lavorare per far ritorno alla sua terra d'origine, l'Italia.
"L'importante era evitare il più possibile la propria compagnia: se c'era una persona che non sopportava, era proprio se stesso."
Lui cerca di andare avanti con la propria vita senza analizzare il suo passato e del motivo per cui aveva preso la decisione di posare per sempre il bisturi.
"Ascoltava il cuore di ogni paziente, controllava lo scandire dei battiti, né valutata la salute. L'unico cuore di cui non si occupava era il suo."
Anche per questo motivo non ha più nessuna voglia d'impegnarsi con una donna e resta spiazzato nel rapportarsi con Lara.
"Non riusciva a comprendere come quella donna, così apparentemente fragile, potesse rimanere così composta di fronte alla sua scortesia, alla sua durezza. "
Due protagonisti che sembrano non avere nulla in comune, come se vivessero su due pianeti diversi, ma che si intrecciano lungo il loro cammino: e quando arriva il momento del bisogno, mostrano di condividere sorprendenti somiglianze.
"Quella ragazza era una continua contraddizione che non riusciva a comprendere. Fragile e forte allo stesso tempo, non bella ma affascinante a suo modo, silenziosa eppure così rumorosa nei suoi pensieri. "
"Non era solo lui a essere stato intrappolato nel proprio dolore: lo erano entrambi, in modi diversi ma altrettanto devastanti."
Sono due anime spezzate che si riconoscono. Una storia di narrativa, non solo di romance, che tratta argomenti molto delicati quali il percorso tortuoso e doloroso della malattia e della conseguente morte.
"La morte poteva essere così diversa: distruttiva, liberatoria, toccante. L'unica cosa che accomunava ogni esperienza era il fatto che, una volta che ne venivi sfiorato, qualcosa inevitabilmente cambiava. Non passava accanto a te lasciandoti intonso, ma bensì ti lambiva in luoghi ancora sconosciuti."
La penna delicata dell'autrice ha saputo gestire molto bene sia la parte di narrativa che quella della storia d'amore dei due protagonisti.
Una storia di rinascita.
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