In un futuro non troppo lontano, “il Messaggio”, una breve sequenza sonora trasmessa contemporaneamente da tutti gli apparecchi di comunicazione del mondo, ha cancellato la civiltà umana, facendo regredire tutti quelli che l’hanno ricevuto allo stadio di belve assetate di sangue. Adam, uno dei pochi scampati, si muove in un mondo in rovina alla ricerca di sua figlia, rapita da un gruppo di predoni e venduta come schiava. In questo scenario post apocalittico l’uomo sarà costretto a ingannare, torturare e uccidere per raggiungere la propria meta, ma in questa lunga discesa nel proprio inferno personale finirà per smarrire se stesso. E compirà così la scelta più drammatica.
Leonardo Araneo, già noto nell’ambito televisivo e cinematografico per aver curato la regia di documentari e lungometraggi, esordisce sul panorama editoriale italiano approdando in libreria con BACK HOME (Bertoni Editore).
Un thriller distopico in cui, in un futuro non troppo lontano, “il Messaggio”, una breve sequenza sonora trasmessa contemporaneamente da tutti gli apparecchi di comunicazione del mondo, ha cancellato la civiltà umana, facendo regredire tutti quelli che l’hanno ricevuto allo stadio di belve assetate di sangue. “Zombie”.
Adam, uno dei pochi scampati, si muove in un mondo in rovina alla ricerca di sua figlia, rapita da un gruppo di predoni e venduta come schiava. In questo scenario post apocalittico l’uomo sarà costretto a ingannare, torturare e uccidere per raggiungere la propria meta, ma in questa lunga discesa nel proprio inferno personale finirà per perdere se stesso e compiere una delle scelte più drammatiche della sua vita.
L’autore ci dice che questo romanzo nasce nelle notti insonni passate a osservare sua figlia neonata che dormiva, nel timore che da un momento all’altro potesse smettere di respirare. In quelle ore interminabili ha cominciato a pensare a cosa sarebbe disposto a fare per proteggerla, fin dove potrebbe spingersi ma anche quale sia il giusto limite.
BACK HOME parla di questo, di amore paterno e maschilismo deleterio, poiché ogni piccolo comportamento di possessività a lungo andare diventa dannoso. Ma come padre il protagonista ha il dovere di proteggere chi ama, anche a costo della vita stessa. L’autore sceglie un’ambientazione distopica con la quale criticare la nostra ingorda società consumistica e al potere dei mezzi di comunicazione, capaci di forgiare e condizionare in maniera travolgente le nostre esistenze.
I flashback tra prima che la figlia venga rapita e durante la sua ricerca facilitano molto il lettore alla lettura e la rendono più fluida. Adam ha un’esistenza felice con sua moglie e con sua figlia che viene bruscamente interrotta dall’arrivo di una telefonata in cui viene trasmesso il Messaggio.
Non sappiamo né chi né come è stato, forse un’intelligenza Artificiale dotata di matrice biologica tra cui cromosomi, che prende il sopravvento e trasforma chi ascolta in zombie insaziabili di carne umana. L’uomo perde la moglie e fugge con la figlia per sfuggire alle orde dei “non morti” che ormai infestano ogni luogo.
Ma quando dei predoni rapiscono sua figlia che Adam si trasforma, diventando da uomo mite, in un coraggioso e spietato supereroe. L’unico obiettivo ora è salvarla da una condizione di schiavitù.
Il libro è uscito in tutte le migliori librerie il 30 novembre 2022, ed è stato presentato insieme all’autore alla Fiera “Più libri più liberi” svoltasi a Roma alla Nuvola dell’Eur dal 7 all’11 dicembre.
Ma se devo dire la verità, non ne sono rimasta particolarmente entusiasta, forse perché non amo molto il genere, ma oltre a questo, direi che molti, forse fin troppi, sono i riferimenti cinematografici in questo romanzo. Da ‘La notte dei morti viventi’ a ‘Io vi troverò’. Questo pot-pourri non rende di certo originale la trama che, tuttavia, ha la grossa capacità di trovare un buon scanning interiore del protagonista.
Inoltre, le ambientazioni sono vaghe, non c’è uno spazio ben preciso e questo confonde un po’ il lettore. Oltre ad alcuni passaggi in cui l’autore si appoggia ai flashback dialogati per ricondurre chi legge da dove si è iniziato la lettura.
A parte questo e alcuni refusi ed errori ortografici, non inficiano del tutto la storia.
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