In un futuro remoto l’umanità è decimata da una malattia aliena “Morte verde” che devasta le risorse già limitate nonché i cieli e gli oceani dovute all’inquinamento. Per cercare di salvare la popolazione che già versa in condizioni di spiccata disuguaglianza sociale, da più di venti anni ormai il governo militare,
sostenuto dai più brillanti scienziati, prepara una missione segreta sul pianeta Elpìda, “un pianeta che non si distacca molto dalla struttura terrestre”, e di cui solo poche persone sono a conoscenza della reale situazione. Su Elpìdia, a detta degli scienziati, dovrebbe trovarsi la cura per far fronte alla malattia. Giunto il momento, i generali del Governo militare iniziano a reclutare un team di soldati e di scienziati da spedire sul pianeta rigoglioso ricco di fiumi, cascate e praterie incontaminate, insomma, una natura lussureggiante di cui sulla terra è ormai una chimera.
Alla missione aderiscono personaggi che sperano di poter sopravvivere e portare alla salvezza le persone amate, tra questi c’è Dan, pronto a darsi da fare per trovare la cura alla malattia con la quale potrebbe salvare sua sorella e soprattutto per fare qualcosa di buono per gli altri dimodoché la sua vita sia riempita da qualcosa di utile e soprattutto migliorare la sua condizione sociale come molti umani che si aggregano alla missione. Dan è un personaggio a tutto tondo, che evolve nel suo percorso. Tuttavia, su Elpìda, la missione si rivela suicida, e dietro la quale si celano obiettivi ben differenti da quelli dichiarati.
Infatti,
lo scopo principale è quello di trovare Arya, una ragazzina per metà
umana e l’altra aliena. Un ibrido creato apposta dal governo
militare su cui sperimentare e trovare la cura per la Morte Verde.
Tuttavia,
Dan, come molti altri della missione, non si sarebbe mai aspettato
che la ragazzina, in realtà è una affascinante ragazza, una naiade
candida come la natura in cui abita.
Dan
è il primo a essere ammaliato dalla bellezza di Arya, che non è
insensibile al fascino del ragazzo, così tra i due la passione
esplode tanto da non poter fare a meno di stare lontano l’uno
dall’altro.
Tuttavia, questo loro sentimento è contrastato dal
governo militare terrestre, che considera Arya come un caso da
studiare e soprattutto una fonte essenziale per risolvere il problema
della malattia. Dan sa che in cuor suo, però, deve proteggerla a
tutti i costi perché è consapevole che nessuno avrà ripensamenti
ad eliminarla per raggiungere lo scopo.
Durante gli studi per
giungere all’obiettivo e trovare la cura adatta a sconfiggere la
malattia, Dan e Arya avranno modo di conoscersi meglio, unendosi in
una agguerrita lotta di sopravvivenza contro esseri mostruosi che
vivono sul pianeta. Alla fine i sopravvissuti che faranno ritorno
sulla terra saranno solo una manciata. Esperienze che hanno cambiato
radicalmente il loro modo di essere e di pensare e soprattutto i loro
stati d’animo, tanto da ribellarsi al governo militare che ha
organizzato la missione, il cui loro vero intento è quello di
sperimentare su Arya.
Il ritmo di lettura è scorrevole, che non ti accorgi di essere arrivato alla parola “fine”. Lo stile dell'autrice è sobrio e sa descrivere d’amblèe i personaggi e i loro punti di vista. I protagonisti Dan e Arya e il loro feeling che nasce un po’ alla volta, trasporta il lettore nell’intimità di una passione travolgente che lei non ha mai avuto modo di sperimentare, scoprendo il suo lato umano, mentre una parte di Dan cerca di resistere a questo amore così potente ma che potrebbe distruggere entrambi.
Ci sono altri personaggi nell’intreccio che non sono da meno, che definisco a tutto tondo, antagonisti e coprotagonisti. Uno tra questi è Jay, che senza di lui la storia avrebbe avuto un impatto minore sul lettore. La lettura è stata veramente gradevole, i cui protagonisti lottano e riaffiorano alla realtà per dare una coscienza al loro futuro e alla loro esistenza, da qualsiasi personaggio che derivi questa voglia di esistere.
Questa storia è un romanzo in cui riflette l’animo di ogni essere umano, le sue riflessioni su cosa siamo veramente, cosa vogliamo e dove vorremmo arrivare.
Direi che il libro sebbene sia di genere fantasy, possiamo trovare alcune caratteristiche fantascientifiche alla Lovecraft e ricorda un po’ anche per le ambientazioni nonché come alcuni passaggi nell’intreccio al film cult del 2009 “Avatar”.
Buona la caratterizzazione psicofisica dei personaggi.
Buoni i messaggi ambientalisti che l’autrice invia al lettore.
Ma, riusciranno i nostri protagonisti a concludere la missione in un mondo fatto di potere e prevaricazione?
Non vi resta che leggere il libro, che vi trasporterà in un universo policromatico e che fa riflettere il lettore sul potenziale pericolo dei rischi che corre la nostra amata e rigogliosa Terra.
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