giovedì 18 agosto 2022

Review Party - BY GRAZIA - GOLEM'S BREATH di Krisha Skies

 










                                           




Da secoli il mondo è infestato da creature mostruose: gli Speculi. Gli Emisferi che essi producono, vere e proprie gabbie che impediscono qualsiasi spostamento o comunicazione con l’esterno, flagellano periodicamente i più disparati luoghi della Terra, dall’Europa all’Estremo Oriente. Solo convogli di messaggeri, incaricati di consegnare merci e generi alimentari nelle città e nei villaggi infestati, sono in grado di penetrare gli Emisferi e di distruggere gli Speculi. Tra loro, infatti, operano i Danzatori del Sangue, rarissimi individui in grado di evocare potenti giganti guerrieri conosciuti con il nome di “Golem”. Come ogni Danzatore che si rispetti, anche Shanti vive in simbiosi con un Animus, un essere artificiale antropomorfo in grado di diventare l’“anima” del Golem. Paradossalmente, gli Animus sono considerati alla stregua di oggetti o di intelligenze artificiali: non provano emozioni e obbediscono ciecamente ai loro proprietari. Ma le cose si complicano quando la ragazza comincia a sospettare che un Animus sia molto di più e una tragedia mai dimenticata riemerge dal passato con nuovi, inquietanti dettagli.





Eccomi di nuovo a voi cari lettori/i con un nuovo romanzo dark fantasy scritto da Krisha Skies, e nel quale l’azione e scene romance rendono la storia veramente unica nel suo genere. L’intreccio mi ha colpito fin dall’incipit accompagnandomi verso lo svolgimento vero e proprio e il prosieguo verso la parola “fine”, con la voglia di conoscere l’esito conclusivo dei due protagonisti. Tutto fila all’interno della storia, sia nella parte dialogata sia nella narrazione lineare. Diciamo che tutto è al punto giusto e tutto accade al momento giusto, in cui scene di scontri, d’amore e di segreti si susseguono togliendoti il respiro. La suspense non manca, e pagina dopo pagina il lettore scopre un piccolo tassello in cui si amalgamano flashback e accadimenti presenti che spezzano la monotonia con gradevole ritmo narrativo.

Che cosa troviamo in questo volume? Civiltà dove gli umani, gli Animus e i creatori convivono. Tra questi esistono creature mostruose: gli Speculi i quali producono gli Emisferi, vere e proprie gabbie che non consentono qualsivoglia spostamento o comunicazione, flagellando ciclicamente i più disparati luoghi della Terra, dall’Europa all’Estremo Oriente. Solo alcuni convogli di messaggeri, incaricati di consegnare merci e generi alimentari nelle città e nei villaggi infestati, possono penetrare gli Emisferi e distruggere gli Speculi. Tra questi ci sono i Danzatori del Sangue, rarissime persone capaci di richiamare in vita potenti giganti guerrieri: “Golem”. Shanti è un danzatore di sangue e come loro vive in simbiosi con un Animus, un essere artificiale antropomorfo (un animale dalle sembianze umane) in grado di divenire l’“anima” del Golem. Gli Animus, considerati alla stregua di oggetti o di intelligenze artificiali non provano emozioni e obbediscono solo ai loro proprietari. Tuttavia le cose si complicano quando la ragazza comincia a sospettare che ci sia un Animus diverso, una specie di intelligenza artificiale superiore, così la tragedia di un passato mai dimenticato incombe con nuovi e inquietanti retroscena.

Ho trovato la trama di questo libro notevole, poiché la struttura si divide in due ben distinti viaggi nel passato che nel presente. Le vicende che troveremo nel passato grazie ai flashback che avvengono all’interno dei ricordi di Shanti, la Danzatrice del Sangue, la nostra protagonista, mentre quelle descritte nella narrazione lineare, ossia nel presente, ci troviamo di fronte a sfide al limite dell’impossibile da affrontare sempre difficoltose e atipiche dove il mistero e la pericolosità rendono il tutto un pot-pourri di accattivanti azioni belliche mai lette prima d’ora in altri romanzi di questo genere. A mano a mano che la storia prosegue e le vicende incalzano come le scene romantiche, il lettore si ritrova immerso nella storia, e l’empatia con alcuni dei personaggi è così forte, che ti sembra di essere al fianco di Shanti e con il suo Animus, dal nome che non si dimentica tanto facilmente. “Blue”.

L’emozione trascina il lettore all’interno di un’empatia simbiotica con i personaggi principali. Le ambientazioni sono descritte in maniera eccellente tanto che ti coinvolgono attirandoti dentro come quando ti ritrovi davanti a uno schermo in cui stai guardando un film in 3D.

I quesiti rimasti in sospeso non mancano, ma credo che troveremo le risposte nel sequel, quindi bisognerà attendere... Tuttavia, grazie alla bravura dell’autrice nell’aggiungere personaggi alla storia, alla fine scopriremo un finale, non autoconclusivo, ma che comunque deflagra in un’armonia di sfumature narrative esclusive, lasciando al lettore l’ultima parola all’immaginazione.

Ho trovato i periodi utilizzati dall’autrice non complessi e il lessico non ricercato ma sobrio, il che rende scorrevole la lettura.

In alcuni passaggi prevalgono i dialoghi in altre le descrizioni narratologiche delle scene guerresche e delle ambientazioni. La caratterizzazione psicofisica dei personaggi aiuta molto il lettore a immaginare le loro fattezze, giustificandone a volte i comportamenti e l’agire.

L’animus mi ricorda vagamente il gioco “Assassin’s creed” di cui sono amante incallita.

Ho riflettuto molto su alcuni passaggi del libro che mi hanno colpito di più e nei quali si evince l’amore, la passione e la voglia di scoprire che a questo mondo non siamo soli, che ci sono esseri umani che hanno bisogno di essere compresi e amati, che la solitudine dell’anima si può sconfiggere e lo si deduce dalle metafore che l’autrice ha inserito magistralmente nella storia.

Per questo e tanto altro, con piacere riconfermo il voto: 5 stelle








 








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