Kolby
Jodene
«Non ti facevo così insensibile. Dov’è finito il tuo cuore?» ribatte il mio diamante, sempre pronto a prendere le difese dei più “deboli”.
L’afferro per un braccio e me la trascino in camera, schiacciandola contro la porta. «Vuoi sapere che fine ha fatto? Vieni qui, avvicinati…»
«Kolby, smettila. Che ti prende?»
«Lo senti come batte? Avanti, ascolta» quindi le premo a forza l’orecchio sul petto, sul tatuaggio che pulsa, lasciandomi solleticare dai suoi capelli.
A un tratto mi pare di essere in paradiso; non è mai successo che i contatti tra me e lei fossero così intimi. Sembra pazzesco, e percepisco anche il suo disagio, che la spinge a stringersi solo per evitare l’imbarazzo di guardarmi, ma, allo stesso tempo, è come se anche lei volesse un noi. O almeno lo spero. Mi sfugge un gemito, come se stessi venendo soltanto perché le sue labbra mi stanno sfiorando accidentalmente un capezzolo.
Lorena Nigro nasce a Manduria nel 1986. Vive fino all’adolescenza ad Avetrana, diplomandosi in ragioneria e sposandosi con Marco. In seguito si trasferisce in provincia di Milano, dove comincia a lavorare come impiegata amministrativa. Nonostante sia mamma di un bimbo, il suo animo rimane quello di un’eterna ragazzina e di un’inguaribile sognatrice. Auspica alla realizzazione dei propri sogni; ama raggiungere traguardi, punta sempre in alto, affinché gli obiettivi diventino progetti futuri mirati alla pubblicazione.
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