Mi racconti una storia?
Mi racconti una storia?
Ora io esco a passeggiare per le vie di Perugia
E tu
Mi racconteresti una storia?
C’era una volta una barista dagli occhi grandi e profondi e dalla rara gentilezza
Ciò che ci separava
Ma anche ciò che ci univa e ci proteggeva
Era il bancone del suo bar
A quel bancone avevamo creato un nostro momento
Un nostro mondo
Si chiamava il martedì della curiosità
Io arrivavo e le raccontavo una storia curiosa
E lei mi ascoltava
Un martedì le raccontai la storia della parola Mamihlapinatapei
È una delle parole più intraducibili al mondo
Della tribù degli Yamana
Della Terra del Fuoco
Indica lo sguardo tra due innamorati troppo timidi per fare la prima mossa
Questa è la storia di quel momento
Di un momento
Lungo come una parola
Intraducibile
Ma bellissimo
Piccoli passi
Ma-zur-ka
Uno
Due
Tre
Testa bassa
Testa piena di pensieri
Ma per ascoltare la musica
Tieni la testa in alto
Divertiti
E quando inizi a danzare
Nella vita di una persona
Togliti le scarpe
Cammina a piedi nudi
Per sentirne la terra
Saluto al Sole
Aprire piano gli occhi
Rimanere fermo fino alla seconda sveglia
Aspettare la consapevolezza
Salutare il Sole
E poi accorgersi
Di svegliarsi nella luce
Perché il Sole sorge
Dove io riposo
Ho cominciato a correre piano
A cercare il piacere nel fare le cose
A rallentare
E rallentare
È avere tempo
Avere tempo è libertà
Roberto Ochi è nato a Parma il 25 Aprile 1982. Prima di arrivare a scrivere Raccontami una storia è andato nella direzione opposta. È divenuto ragioniere e si è laureato in economia. Ha consegnato fiori e ha danzato. Lavora presso un istituto di credito e pratica Yoga il lunedì. Tutto questo per arrivare fino a qui.
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