Superbia, La Sindrome di Didone II
Roma 2006.
Caterina e Adriano hanno raggiunto una tregua, entrambi sono venuti a patti con l’attrazione che provano l’uno verso l’altro, ma non hanno ancora rivelato a nessuno la verità sulla loro finta relazione. Intanto, però, il rapporto tra Leonardo e Beatrice inizia a incrinarsi e questo rischierà di intaccare i delicati equilibri che si sono stabiliti.
Anche gli altri personaggi, intrecciati in maniera indissolubile ai protagonisti principali, dovranno fronteggiare le loro insicurezze più profonde.
Superbia, il secondo volume della trilogia, si addentrerà sempre di più nei pensieri e nei sentimenti dei ragazzi del liceo Giulio Cesare, raccontando i loro sogni e le loro debolezze.
“Le sue labbra erano talmente vicine che sarebbe bastato tirare fuori la lingua per schiudergliele.
Le vide curvarsi in un sorriso sinistro, derisorio. Crudele.
«Rilassati, Farnesi. Qualche bacio e un po’ di petting non ti danno il diritto di comportarti come una fidanzata isterica. Non ti devo rendere conto di quello che faccio. Se avessi voluto stare al guinzaglio mi sarei tenuto Cecilia» la sbeffeggiò, con l’aria di chi poteva avere qualsiasi cosa e chiunque ai suoi piedi con uno schiocco delle dita.
Compresa lei.”
Tracotanza, La Sindrome di Didone I
Roma 2006.
Cosa
faresti se dovessi fingere di essere fidanzata col ragazzo che odi
per conquistare quello che ti piace? Caterina Farnesi frequenta
l’ultimo anno del liceo classico. È una ragazza spigolosa,
saccente e altezzosa che non vuol perdere tempo dietro ai ragazzi o
ad altro che potrebbe distoglierla dal suo adorato studio. Purtroppo
ha una cotta per il suo migliore amico Leonardo, a sua volta
fidanzato con Beatrice, compagna di banco di Caterina.
Una
mattina, Cat scopre un segreto scottante sul ragazzo che odia: il
popolarissimo e irriverente rappresentante d’Istituto Adriano
Greco. Lui è tutto ciò che lei detesta e approfitterà di questa
occasione per ricattarlo e chiedergli di fingersi il suo ragazzo per
fare ingelosire Leonardo. Ma cosa succederebbe se la finzione si
mischiasse con la realtà e Caterina si rendesse conto che Adriano
non è così terribile come credeva?
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