Alessandro, Antonio, Anna, Patrizia, Giovanni e Samantha: un gruppo di amici, di adolescenti alle prese con la vita. Le loro esistenze scorrono come tante altre fino a che un film horror suggerisce un modo diverso e insolito per trascorrere un pomeriggio insieme.
Seduti attorno a un tavolo con una tavoletta ouija improvvisata, i ragazzi ridono e scherzano. Nessuno crede davvero che quel bicchiere possa muoversi da solo eppure….
Da quel momento, il gruppo di amici viene catapultato in un incubo fatto di morte e paura. Un antico demone e un’antica profezia.
La cometa di Hale-Bopp solca il cielo in quel 1997. E per i ragazzi si prepara una lunga notte.
Se non si è capaci di comunicare con gli altri, la colpa è solo nostra, della nostra paura di guardarci dentro e vedere come siamo fatti veramente. Dovremmo solo mostrarci agli altri come siamo fatti, senza averne timore. Ma non ne siamo capaci, abbiamo paura; ci servono le disgrazie a farcelo capire, altrimenti non siamo contenti.
Manuel Sgarella ha 45 anni e da oltre 20 lavora come giornalista. La passione per il cinema e la narrazione delle storie lo ha portato a diplomarsi in sceneggiatura alla Civica Scuola del Cinema Luchino Visconti di Milano. Nel 2005, dopo aver vinto il concorso per sceneggiature di lungometraggio al Sonar Script Festival, ha frequentato il corso Rai-Script a Roma. Nel 2009 è diventato giornalista professionista e nel 2013 è stato tra i finalisti del "Premio Solinas Storie per il Cinema" con il soggetto "Nemmeno le lacrime", poi diventato il romanzo "Cosa Rimane di Noi", pubblicato da Amazon Publishing nel 2017.
A livello giornalistico, oltre a occuparsi di cronaca locale, nel 2013 ho passato quasi un mese ad Haiti raccontando per Varesenews.it la vita in uno dei paesi più poveri del mondo. Nel 2017 ha scritto il film documentario “Digitalife”, diretto da Francesco Raganato e prodotto da Varese Web con Rai Cinema.
È sposato, ha due figlie e il tempo libero lo passa a leggere libri o sui campi da tennis (sport di cui è diventato istruttore nel 2019)
Ugo Marelli nasce a Milano in quello che lui chiama il grande 1956. Compie gli studi classici e poi si laurea all’Università Cattolica di Milano in lettere antiche con una tesi in Storia romana. Da allora, si dedica all’insegnamento; prima alle scuole medie inferiori e poi alle superiori. Fino a settembre 2021, quando va in pensione. Ha collaborato a lungo con il settimanale varesino Luce e con il quotidiano La Prealpina seguendo la cronaca, la cultura, il sociale del territorio a sud della
città di Varese.
Nel 2014 fonda un’associazione culturale, di cui è presidente, che propone
incontri con autori locali e nazionali.
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