«Pensate a un’ostrica che racchiude una perla; ecco, quella perla è ciò che è dentro il vostro cuore, nonostante gli altri, nonostante tutto.» Giulia Farnese
Ha solo quindici anni Giulia, detta La Bella, quando nel 1489 viene data in sposa, dall’ambizioso fratello Alessandro Farnese, al sedicenne Orsino Orsini. Un matrimonio combinato il loro, un matrimonio a distanza perché la bella Giulia non è altro che pregiata merce di scambio nel perverso gioco di potere che tiene banco nella Roma del XV secolo. Sulle sue grazie si posano ben presto gli sguardi lascivi di Rodrigo Borgia, padre di Cesare e Lucrezia, nonché futuro papa Alessandro VI che vuole Giulia tutta per sé, nonostante sia poco più che una bambina, lui abbia quasi sessant’anni e sia uomo di Chiesa. Lei, intelligente e colta, comprende subito di essere una pedina nella scacchiera politica del suo tempo, capisce che non c’è spazio per i sogni e per l’amore, non in quell’ambiente e non con la pressione che il fratello le esercita costantemente per l’ascesa al potere a cui, mai sazio, tanto brama. Roma che, con le sue bellezze, i suoi palazzi, le ricchezze, i vizi e gli intricati rapporti umani inesorabilmente politici, fa da sfondo a questo potente romanzo storico in cui Giulia Farnese, Lucrezia Borgia, Adriana de Mila, Vannozza Cattanei e Sancia d’Aragona, dimostrano come la storia sia stata scritta molto più dalle donne di quanto si pensi.
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