Declan è un ragazzo sensibile, un artista che sotto i suoi tetri tatuaggi nasconde molti segreti e un passato doloroso. Durante una festa a Londra rivede Hope, una ragazza solare e dall’apparenza fragile, incontrata due anni prima nel parco di Hampstead Heath.
Tra loro nasce un’attrazione travolgente ma, quando una vecchia conoscenza delle notti di Declan torna a tormentare la sua vita, il loro legame rischia di incrinarsi.
Sarà Hope a prendere in mano la situazione per tentare di riscattare la serenità di Declan e salvare la loro storia, mentre in Italia, sotto il grande castagno della casa dei nonni di lui, riprendono a manifestarsi visioni inquietanti.
Presente e passato, passione e morte si intrecceranno tra loro, fino a una scelta inevitabile.
Esistono davvero le coincidenze? L’incontro tra Declan e Hope non si può dire che sia voluto dal caso: “affinità, appartenenza” lo definisce l’autrice.
Ambientato tra Italia, Inghilterra, Irlanda e condito con imprecazioni in friulano, peruviano e spagnolo, “Memento mori” è un graziosissimo romanzo che possiamo catalogare nel genere “paranormal romance”, dove le esperienze con i fantasmi fanno da sfondo a una dolce storia d’amore. Esposto quasi esclusivamente dai due punti di vista dei protagonisti, risulta facile da leggere con il suo linguaggio semplice e molto esaustivo nelle espressioni emotive e personali. Sebbene interpretata da personaggi molto giovani, la storia affronta anche argomenti sensibili come l’amicizia, i legami familiari, le tradizioni. Unico appunto rilevabile è quello di eccessivi titoli di film e canzoni che risultano del tutto insignificanti a chi non ha conoscenza degli stessi. Tutto sommato risultano trecento e più pagine di assoluto divertimento che riescono a tenerti incollato fino all’ultima pagina.
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