“Johnny” di Isaac Monroe mi è piaciuto moltissimo.
La storia è ben strutturata e ricca di suspence. Parte alla grande e con alcune impostazioni che ti fanno credere di aver già capito tutto.
“Ah! Bello l’inizio, ma già so come andrà a finire” – mi son detta subito. Una cosa alimentata anche dalla precedente lettura della sinossi.
A metà storia ero talmente convinta di questa cosa, che quasi volevo iniziare a leggere velocemente, per sbrigarmi, volevo arrivare alla fine e dire: “Visto? Scontato”.
Ad un certo punto però mi sono bloccata, la storia prende una piega diversa; i fatti narrati sembrano non avere più una coerenza tra di loro. I personaggi diventano ambigui, molte cose non tornano e tutto inizia a farsi confuso. Al punto tale che ho pensato: “Na! Che peccato, la storia sta perdendo colpi. Si, ok è molto elaborata e richiede molta attenzione da parte dell'autore, difficile da tenere in piedi, possibile però che abbia compiuto questi errori senza rendersene conto?”.
Ecco, devo scusarmi con l’autore per aver pensato queste cose, perché proprio come si dice “qui tutti i nodi vengono al pettine” e lo fanno sul finale, rendendolo da urlo, spaventoso, inquietante, da brividi ma allo stesso tempo affascinante e stupefacente. Tanto che sono rimasta a bocca aperta, una volta terminato il romanzo, e l'unica cosa che sono riuscita a dire è stata: “Wow”.
Quindi, ben strutturato, organizzato nei minimi dettagli, tutto combacia alla perfezione sul finale e la storia è davvero ma davvero interessante, oltre che ahimè realistica. Non nel senso che si tratta di una storia vera, ma inteso come episodi che purtroppo possono accadere anche nella realtà.
Perciò come posso non dare il massimo a questo testo? L'unica cosa che mi resta fare è consigliarvelo perché davvero, ma davvero, non vi deluderà assolutamente.
P.S. Non mancano le scene raccapriccianti quindi… attenzione se siete deboli di stomaco!
Nessun commento:
Posta un commento