Quattro destini che si incontrano e (soprattutto) si scontrano per le strade di Dublino. Sarà davvero una “missione impossibile” innamorarsi?
La giovane Juliette Bonnet si è trasferita da Ginevra a Dublino. Possiede una straordinaria abilità, quella di restare irrimediabilmente single nel giorno di San Valentino. Preoccupata per la migliore amica Valerie, che avrebbe dovuto sposare il fidanzato proprio a San Valentino ed è stata invece lasciata, decide di trovare il modo per risollevarle il morale. Un incontro casuale con l’americano Giles McGrath la porta in contatto con un’agenzia molto particolare, gestita dalla cinica e disillusa donna d’affari inglese Miranda Crossing.
“Perché non vivere una settimana da fiaba con un uomo che ti venera e ti fa sentire la donna più bella e desiderata in occasione della festa dell’amore?” Questo propone l’agenzia “Secret Agents at Your Service”. Quindi perché non assumere un “Agente Segreto di San Valentino”?
Julie trova l’idea un po’ patetica e fuori moda, ma allo stesso tempo l’iniziativa la diverte. In fondo non ha nulla da perdere. Intensifica così la conoscenza con Giles tentando di spingerlo a frequentare Valerie, anche al di là dell’accordo con l’agenzia.
Nel frattempo Miranda è alle prese con un suo dipendente, il giovane, irrequieto e focoso “agente segreto” Michael Wrighton, determinato a conquistarla.
Ma Giles, cugino e coinquilino di Michael, è portato a credere che l’interesse di Julie sia riservato proprio al più audace ed esperto “agente segreto”.
Svariati personaggi intrecceranno le loro vicende con quelle dei protagonisti, animando una commedia degli equivoci che fino all’ultimo sembra rimescolare le carte; un affascinante e disinibito cam boy, una donna che ancora crede nelle fiabe, un uomo dall’animo sensibile e romantico che non vuole rinunciare all’amore…
In una Dublino magica e sensuale, avvolta in un gelido inverno, solo l’amore può scaldare il cuore. Solo l’amore può donare ancora speranza.
“Agente segreto di San Valentino” di Barbara Morgan non ci fa sognare. Ve lo dico subito.
Non si tratta di una di quelle storie romantiche tra il belloccio d'affari, bomba sexy, che tutte vogliono ma solo la classica sfigatella (magari ancora vergine) riesce ad accalappiare e non si sa come, ma a noi la cosa ci fa impazzire lo stesso! No. Qui abbiamo una classica storia, un romanzo rosa con parola chiave: semplicità.
I due, quattro, sei… beh insomma, tutti i protagonisti (che sono tanti) di questa storia in realtà sono personaggi semplici, ovvero come noi lettori, per intenderci. Persone comuni che incontrano persone comuni. Lo dimostra il fatto che sono anche più o meno tutti spiantati, cioè senza un centesimo! Infatti si conoscono proprio tramite questa agenzia che noleggia uomini da compagnia, ma non perché hanno bisogno a vicenda di compagnia, bensì perché hanno bisogno di un lavoro e a quanto pare, la titolare di questa agenzia è anche ben disposta a prenderseli tutti, o quasi.
Titolare che rientra in una delle storie d'amore che francamente ho trovato più interessante delle altre coppie, per il fatto che è più articolata, più ricca di dettagli, più ricca di suspence.
Ecco, purtroppo mi è mancato questo aspetto nel romanzo in generale. Non ci sono molti dettagli, né riguardo i protagonisti stessi (dei quali quindi non riusciamo a farci un’idea ben chiara su come siano fisicamente, o su come vestono, o su quali siano i loro interessi al di fuori “dell’amore”) né riguardo l'ambientazione. Le scene si svolgono quasi tutte negli stessi posti e con le stesse persone, seppur tante, però delle volte mancano un tantino di contenuti. Per capirci, è come se preparo una torta di compleanno, bella, vistosa, grande, ma poi all'interno non metto nulla. Solo pan di spagna imbevuto, né creme, né panna, né cioccolato. Alla fine mi ritrovo con una torta dall'aspetto molto gradevole ma dal contenuto un po’ scarno. Ecco, questo per dire che il romanzo mi è piaciuto, ma forse è “troppo” ristretto, qualche contenuto in più sarebbe piaciuto. Anche perché il finale si intuisce già da subito, perciò è proprio il fulcro della storia che dovrebbe sbalordire. In questo caso (escludendo la storia della titolare, che come già detto ho trovato più articolata) al termine del romanzo sono rimasta un po’ a bocca asciutta, diciamo.
Comunque l'idea dell'agente segreto di San Valentino mi è piaciuta molto, non sarebbe male applicata anche nella realtà (non so se forse esiste già davvero onestamente) perciò la base per diventare uno di quei romanzi che ti lascia il segno c'è, bisogna solo lavorarci un tantino di più.
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