La vidi per la prima volta nel 1987. Davano una festa sul ballatoio di un vecchio palazzo di Vienna, nel distretto di Mariahilf. Al centro dell’ambiente era stato installato il busto di marmo di una statua antica, probabilmente di periodo alessandrino, su cui ogni invitato poneva la propria firma con un pennarello indelebile, spegneva una sigaretta o versava il contenuto del proprio bicchiere. Si celebrava l’emancipazione della contemporaneità dal peso della tradizione, vituperando un’opera d’arte antica miracolosamente scampata ai disastri naturali, all’oblio del tempo e all’insensibilità dei barbari, per così finire nelle crudeli e irrispettose mani di ragazzi viziati in un salotto della città più decadente e annoiata del vecchio continente. Dalle casse rimbombava il ritmo sintetico di un infinito brano dance; alcune ragazze si erano messe a ballare alzando le braccia al cielo. Io me ne stavo appoggiato al parapetto del grande balcone a chiacchierare con un gruppetto di persone poco interessanti, e mi guardavo intorno, intristito dalla noia e dalla musica.
Stavo per andarmene, quando notai una donna in abiti succinti e dal volto assai accattivante. Era seduta su un divano bianco posto nel salone principale della casa. Parlava e gesticolava, e di tanto in tanto sorrideva, in compagnia di alcuni giovani uomini. Indossava un abito corto di colore grigio, fatto di seta quasi trasparente, con un volant intorno al collo.
Horace's nasce a Catania alla fine del novembre del 1960. Dal 1962 vive e lavora a Roma dove è imprenditore nel commercio.
Nel 2013 pubblica, e vince, il premio Fiuggi storia con il romanzo L’amico del Führer, Iris 4 edizioni.
Nel 2016 pubblica il libro di aforismi Petali Di sabbia Fondazione Levi Pelloni.
Nel 2017 pubblica il romanzo Ericlea, Castelvecchi.
Nel 2020 pubblica il romanzo La percentuale dell’angelo, Algra editore.
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