Racconti lunatici. Convulsi. Veri. Con personaggi finti. Immaginari. Ma che la vita la conoscono bene – o che almeno credono di conoscerla! Idiosincrasie, dubbi, domande senza risposta, risposte senza domande. E ancora: vento, tuoni, fulmini, miseria, nobiltà, ricchezza (d'animo e fatta di moneta sonante), pazienza, furia, yin, yang. Controsensi, doppi sensi, sensi unici. Case distrutte, case ricostruite sulle macerie senza neanche chiamare i bulldozer. Come a voler dire: «Ti prego! Crolla di nuovo!». E... morti assurde, genio e sregolatezza, vigliaccheria ed onestà. Gente che perde tempo, gente che non ha tempo, gente che compra il tempo, gente che gioca con la sua vita e con quella degli altri. Vi basta come sunto de "Il trucco di Moliére"?
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