Emma ha perso la madre e sta provando a combattere il senso di vuoto che questo ed altri eventi dolorosi le hanno lasciato. Cerca di riprendersi il proprio equilibrio lontana dalla cittadina di provincia a cui la legano brutti ricordi e Massimo, l’uomo di cui si innamora silenziosamente mentre scopre di essere affetta da una malattia grave.Memorie di una testa tagliata è un racconto sorprendete, delicato ed inquietante, in alcuni punti sensuale, rapido, che attraversa mondi antichi e contemporanei, generandone altri ancora perché lì soltanto ogni fragilità ha la forza di mutarsi in equilibrio. Pagina dopo pagina, rivelazione dopo rivelazione, i ricordi di una donna si mescolano a quelli di una storia d’amore inusuale, dove il bisogno di un legame profondo ed intenso supera tutti i tradizionali stereotipi e trasferisce il corpo nell’anima per conservarne infinitamente il senso dell’inaspettato e del possibile.
Emilia Prata vive e lavora a Roccamonfina (Ce). Docente di Lettere ed Archeologa, ha collaborato con diverse Università campane ed europee per scavi archeologici e studi storici. Ha pubblicato saggi sull’iconografia ceramica classica nei Rendiconti dell’Accademia di Scienze e Lettere di Napoli (RAAN) e negli Annali dell’Università l’Orientale di Napoli (AION). Ha curato studi sul territorio dell’alto casertano e dell’area aurunca con la rivista Civiltà Aurunca. Con Caramanica editore ha, inoltre, pubblicato il romanzo storico I Fiori del Re (2008) e ‘L’Orto della regina. Alcune osservazioni’, in Atti del Convegno di Studi Isti (Aurunci graece Ausones nominantur (2009). Tra i suoi lavori più recenti, il volume Roccamonfina. Archeologia e storia di un territorio, dagli Ausoni ai Briganti, Giuseppe Vozza Editore (2014)








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