Respiro Readers
vi segnaliamo la nuova uscita
dell'autrice italiana Agnes Moon.
TITOLO: Mississipi's Heart
AUTRICE: Agnes Moon
CASA EDITRICE: Self Publishing
GENERE: Romance Suspanse
PAGINE: 212
PREZZO EBOOK: 3.49
DATA USCITA: 22 Gennaio 2021
Nathan Lombardi conosce bene il sapore dell’odio, lo conosce fin da quando – ancora bambino – la sua famiglia fu sterminata dal boss mafioso Giovanni Ragusano. Da allora non è trascorso un solo momento in cui non abbia pensato a come soddisfare la sua tremenda sete di vendetta.
Quando degli uomini armati irrompono nella sua abitazione, Angelo Ragusano non può immaginare che la sua vita – come l’ha sempre conosciuta – stia per cambiare per sempre. Il suo cognome e il sangue che gli scorre nelle vene lo rendono la preda perfetta per chi ha fatto della sofferenza di suo padre l’unico scopo della sua vita.
Ma Nathan non è l’unico nemico che Ange deve temere. Anche Pedro Medina, capo di uno dei più feroci cartelli colombiani, ha messo gli occhi sul figlio di Ragusano ed è deciso a utilizzarlo come merce di scambio.
Durante una rocambolesca fuga attraverso le paludi del Bayou, che li vedrà nemici e complici allo stesso tempo, Nathan e Ange saranno costretti a collaborare e a confrontarsi con le loro paure e i loro desideri più reconditi.
E chissà se dalle radici di un odio tanto profondo… possa fiorire la speranza di un amore sincero.
Precedentemente pubblicato con CE nel 2018, questa seconda edizione in self non si discosta dalla prima tranne per la cover.
Quando degli uomini armati irrompono nella sua abitazione, Angelo Ragusano non può immaginare che la sua vita – come l’ha sempre conosciuta – stia per cambiare per sempre. Il suo cognome e il sangue che gli scorre nelle vene lo rendono la preda perfetta per chi ha fatto della sofferenza di suo padre l’unico scopo della sua vita.
Ma Nathan non è l’unico nemico che Ange deve temere. Anche Pedro Medina, capo di uno dei più feroci cartelli colombiani, ha messo gli occhi sul figlio di Ragusano ed è deciso a utilizzarlo come merce di scambio.
Durante una rocambolesca fuga attraverso le paludi del Bayou, che li vedrà nemici e complici allo stesso tempo, Nathan e Ange saranno costretti a collaborare e a confrontarsi con le loro paure e i loro desideri più reconditi.
E chissà se dalle radici di un odio tanto profondo… possa fiorire la speranza di un amore sincero.
Precedentemente pubblicato con CE nel 2018, questa seconda edizione in self non si discosta dalla prima tranne per la cover.
Mi posò rudemente sul letto e si guardò intorno, controllando attentamente l’ambiente circostante. Quando fu soddisfatto, mi osservò con freddezza e mi ordinò: «Spogliati!»
Alle sue parole rimasi paralizzato, gli occhi sgranati dallo stupore. «C-che cosa?» trovai infine il coraggio di chiedere.
Mi guardò divertito, con un sorrisetto canzonatorio. «Hai capito benissimo, Ragusano.» Ancora una volta mise in quella parola tutto l’odio che poteva. «Spogliati! Non voglio ripetertelo un’altra volta.»
Mentre parlava aveva tolto dalla tasca delle manette e le faceva ciondolare maliziosamente dalla mano.
«No.»
Mi guardò con un barlume di divertimento negli occhi. «No?» ripeté in tono canzonatorio.
Presi coraggio. «Proprio così, non ho intenzione di spogliarmi, specie se me lo ordina una sottospecie di delinquente come te!»
Con due passi mi fu addosso e mi afferrò con violenza il mento. Una delle sue dita andò a premere con forza sul taglio al labbro; piagnucolai dal dolore, mentre la ferita si riapriva e riprendeva a sanguinare.
Come trasognato, si guardò il dito macchiato. «Sangue…» mormorò, e la sua voce sembrava giungere da un luogo oscuro, un luogo pieno di ombre e di dolore. Strofinò il dito sulla mia guancia e mi guardò cattivo. «Ragazzino, penso proprio che non ci siamo capiti.» Scese delicatamente con la mano – quasi carezzevole nel suo movimento – fino a stringere con le lunghe dita il mio collo sottile.
Il senso di soffocamento fu immediato e strabuzzai gli occhi dal terrore.
«Tu sei di mia proprietà, piccolo Ragusano mal riuscito,» mormorò crudele. «Posso fare di te quello che voglio, quando voglio e soprattutto… come voglio.» Gli occhi gli brillavano di una luce cattiva. «E ora, in questo preciso momento, voglio scoprire cosa si nasconde dietro tutti questi vestiti.» Strinse ancora di più il mio collo e cominciai a rantolare alla ricerca d’aria.
«T-ti prego…» sussurrai con voce roca.
«Si prega in chiesa, piccolo. Qui siamo nella terra di nessuno. Ora spogliati prima che lo faccia io, e non sono certo che il mio metodo ti piacerebbe.»
Mi liberò la gola e le mie mani corsero immediatamente a saggiarne i danni. Soffocai un doloroso colpo di tosse e respirai a pieni polmoni, quasi strozzandomi nel prendere aria.
Alzai lo sguardo. Era lì che aspettava.
Iniziai a sbottonarmi la camicia con mani tremanti, la feci scivolare dalle spalle e la gettai a terra. Mi vergognavo da morire: ero magro come un chiodo, nessun muscolo virile a perorare la mia causa. Mi accorsi con orrore che i lividi, dovuti al pestaggio appena subìto, iniziavano a intravedersi; considerata la mia pelle scura, significava che i colpi erano stati davvero molto forti.
Notai che l’uomo mi osservava pensosamente, non perdendosi un secondo del mio forzato spogliarello. Quando sbottonai i jeans, sentii una specie di sospiro soffocato; sollevai lo sguardo e mi resi conto che aveva la mascella così tesa da sbriciolarsi i molari.
Scalciai via le scarpe e – cercando di non strofinare il tessuto sulle abrasioni – scivolai con cautela fuori dai pantaloni, esponendo le gambe sottili e tirandole immediatamente su in un’estrema forma di pudore.
Lo fissai, al chiarore della luce della luna che filtrava dalla piccola finestra. «Basta… ti prego…» mormorai infine.
La mascella si tese ulteriormente e per un attimo mi sembrò di intravedere un’emozione trapelare da quello sguardo accigliato.
Infine, sospirò rassegnato. «Ok. Basta così, ragazzino. Allunga un braccio!» mi ordinò, avvicinandosi al letto.
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