Belvedere è un “quartiere di una piccola città sperduta della parte d’Italia a cui nessuno importa”. Qui, in un luogo imprecisato alla periferia della periferia, nel cuore della profonda provincia italiana, vive Angela, una ragazza di 28 anni costretta ad esibirsi in un locale notturno dal nome evocativo “La cripta” con lo pseudonimo di Loren. “Io lo chiamo il mio buco raccapricciante, ma in realtà è il mio limbo, tra quella che sono di giorno e quella che sono di notte”.
Loren si esibisce in spettacoli di pole dance e poi vende il suo corpo ogni sera a un uomo diverso. Questa vita la sta spegnendo lentamente dentro, e quando finalmente termina il lavoro si guarda attorno sul bus sperando che non ci sia nessuno “a volta capita che qualcuno mi fissi. Si capisce che sono una puttana”. A scrivere addosso a Loren la lettera scarlatta di “puttana” sono magari gli stessi che usano il suo corpo in un locale notturno e fuori neanche la riconoscono.
Una sera però accade qualcosa di inaspettato. Si presenta un cliente diverso dagli altri, Alessandro, e come può capire solo chi ha provato questa sensazione di folgorazione assoluta almeno una volta nella vita, basta un incrocio di sguardi per dirsi tutto.
La sera successiva Loren viene ingaggiata come “regalo di compleanno” da amici di Alessandro. Sembra l’ennesima umiliazione, la ragazza “regalata” come un oggetto. E invece Alessandro vede la luce e la bellezza che c’è in lei. Quella sera restano semplicemente a parlare, per ore.
Le sere successive, Alessandro, erede di una famiglia ricca e molto in vista, si ripresenta sistematicamente a “La cripta” e diventa cliente fisso di Loren. Dopo essersi appartati nel privéé, escono dal retro e lei è proiettata verso una possibilità di nuova vita.
Dopo il primo incontro “platonico” nei giorni successivi esplode la passione fra Loren e Alessandro. E lei, forse per la prima volta nella sua vita, comprende la differenza fra il sesso come atto meccanico e prevaricatorio da parte del maschio e l’incontro erotico vero, che è uno scambio reciproco di piaceri ed emozioni.
Daniela E. è bravissima nel descrivere questo risveglio fisico e spirituale di Angela/Loren, la sua uscita da un lungo inverno del cuore che sembrava non dovesse finire mai.
A culminare il suo sogno, un matrimonio simbolico in una magica vacanza ai Caraibi.
Per questa sfortunata ragazza gli ostacoli non sono finiti: la famiglia di Alessandro non vede di buon occhio la sua relazione con una ex prostituta, un marchio che rimane comunque addosso in una società ancora profondamente ipocrita e perbenista, dove si colpevolizza moralmente la”puttana”, ma non il cliente.
A questo punto il romanzo di Daniela E. svolta improvvisamente dal rosa al giallo e la seconda parte è un susseguirsi di colpi di scena. La storia di Loren sembrava prendere risvolti imprevedibili….riuscirà a lasciarsi per sempre alle spalle l’inverno del cuore?
Loren è un’opera che partendo da una serie di clichés letterari, dalla prostituta “redenta” al sogno d’amore contrastando dalla famiglia, riesce nel miracolo di essere tutt’altro che banale, anzi ci porta dentro il mondo di Loren e ci spinge a identificarci completamente in lei con una scrittura emozionante e avvolgente.
Bellissima la descrizione ambientale di Belvedere e appassionante la descrizione dei primi incontri erotici fra Loren e Alessandro, nei quali assistiamo all’improvvisa rinascita della vita del cuore in inverno della ragazza.
Il libro è strutturato sostanzialmente in tre parti: la prima descrive la vita di Loren prima dell’incontro con Alessandro, come quella di una giovane ragazza già morta dentro. La seconda più spiccatamente romance descrive i momenti più emozionanti del loro amore e la sua rinascita interiore. La terza si colora di atmosfera noir.
Loren è un’opera emozionante e ottimamente strutturata. La scrittura è avvolgente, il personaggio di Loren molto ben costruito e caratterizzato con un profondo scavo psicologico. Un libro da consigliare assolutamente, una storia che nel momento in cui sembra diventare scontata sorprende con continue svolte che la rendono appassionante fino all’ultima pagina.
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