In uno sfondo femminista e queer, tra docenti fuori dagli schemi, studenti ribelli, proteste e dipendenze, si innesca la rivoluzione personale di due anime tanto diverse quanto affini, due anime in lotta contro la convenzionalità.
Due molecole di serotonina.
“Noi non saremmo state mai convenzionali”
Forse la libertà è quella che ci prendiamo non quella che ci danno
Carenza
“Be my serotonin” è il sorprendente romanzo d’esordio di Carenza, lo pseudonimo usato dall’autrice. La carenza di serotonina è la causa clinica dei fenomeni depressivi, e l’amore è un potentissimo attivatore di serotonina. Immaginato da Carenza a soli 18 anni, è ambientato in un contesto scolastico.
La protagonista è Linda Macedo, una ragazza dal carattere forte e ribelle. All’ultimo anno di liceo, la sua vita viene sconvolta in positivo dall’incontro con Alessandra detta Ale, la docente di chimica. Un colpo di fulmine in piena regola, di quelli che tutti dovrebbero avere almeno una volta nella vita.
Un ciondolo a forma di molecola di serotonina è il simbolo del loro amore. Se inizialmente Ale, con un matrimonio alle spalle e il suo ruolo di insegnante, è cauta nell’esprimere quella che prova per Linda, presto scopriremo che la forza positiva del loro amore non può essere fermata da niente.
Un amore che sovverte tutte le convenzioni e le gabbie della morale pubblica: due donne, divise da 29 anni di differenza e in pieno “conflitto di interessi”: studentessa e insegnante.
Ma l’esplosione di serotonina che le due protagoniste generano solo nel vedersi nessuna convenzione sociale la può contenere. E Carenza descrive con grandissima passione, e nello stesso tempo con sensibilità e delicatezza, il loro primo incontro erotico. Una vera iniezione di serotonina! Come è sempre l’amore, forse ancora di più quando sfida della convenzione che limitano la libertà e la piena realizzazione delle persone.
Da quel momento fra Linda e Ale è amore assoluto, spirituale e passionale, ma Ale si dimostra anche estremamente professionale nel separare l’aspetto scolastico da quello amoroso.
Quello di Carenza è un romanzo corale dove troviamo altri protagonisti: Samantha, la ragazza tossicodipendente difesa a spada tratta dalla classe quando rischia l’espulsione, e che troverà anche lei la sua molecola di serotonina in Aurora; Ambra, amica di Linda, che invece è eterosessuale e la troverà in Michele; Irene, perseguitata da uno stalker; il professor Meloni; la bigotta professoressa Cacciacozza.
Mentre Samantha trascorre un breve periodo di disintossicazione dalla sua dipendenza, la classe va in gita scolastica al Cern di Ginevra. Per tutti, le gite scolastiche sono un momento particolare nel quale i freni inibitori si allentano e gli amori nascono e muoiono in pochi giorni.
In questo caso Linda e Ale vivono una situazione rovesciata: non sono gli studenti ad avere paura di essere scoperti con l’insegnante, ma l’insegnante stessa con una studentessa. Nel frattempo maggio e l’esame di maturità si avvicinano. Linda è già maggiorenne (19 anni) e l’esame sarà anche il momento saranno libere di amarsi.
Ci riusciranno o qualcuno le ostacolerà?
Il romanzo “Be my serotonin” di Carenza è davvero un esordio di livello altissimo. Io ho amato alla follia i suoi personaggi Linda e Ale, come tutte le persone che sfidano le convenzioni sociali in direzione ostinata e contraria, soprattutto se lo fanno per amore. E se già non è visto benissimo il rapporto di una donna matura con un ragazzo molto giovane, fa ancora più scandalo, in una società che si sta rivelando molto più chiuse e perbenista di quanto sembri, quello fra una donna matura e una ragazza.
E ancora di più se l’amore rompe il tabù dei ruoli sociali in cui siamo incasellati: quelli fra professori e studenti lo è. Ma gli amori non convenzionali possono essere tenaci: lo dimostra l’esperienza di vita del presidente della Francia Emmanuel Macron.
Carenza è bravissima anche nel delineare le storie collaterali degli altri personaggi. Geniale anche l’idea della molecola della serotonina disegnata ricorrente. Perfette le descrizioni degli incontri d’amore fra Linda e Ale, appassionanti, ma non così lunghi da appesantire la narrazione.
Un libro che mi ha conquistato e che già voglia di rileggere. Da consigliare a tutti, e in particolare da chi ha qualche pregiudizio da cui liberarsi. Auguro a tutti e tutte di trovare la propria molecola di serotonina naturale nell’amore.
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