Lisa è una giovane donna, sposata da dodici anni con Diego, e con una figlia di nome Carlotta. Vive e lavora a Pavia ma la sua esistenza è frenetica e priva dell'interesse del marito. Alla fine di un turno alla gelateria dove è impiegata, mentre riflette se continuare o meno la sua relazione matrimoniale, conosce per caso Filippo, il quale le fa provare emozioni ormai dimenticate.
La posta in gioco del racconto è data dalla scelta che farà Lisa: abbandonare una vita monotona e insoddisfacente e lasciarsi trasportare dalle emozioni? Oppure continuare il solito tran tran per amore della figlia? Sicuramente ogni donna ha diritto ad essere apprezzata, accolta e sostenuta dal proprio compagno, ma gli atteggiamenti della protagonista potrebbero essere scambiati per sbandate adolescenziali. Una delle cause potrebbe essere quella di essersi sposata appena maggiorenne e non aver conosciuto altri uomini all'infuori di Diego. Tutta la storia risulta comunque noiosa per le descrizioni ripetitive della vita di Lisa, per mancanza di climax e perchè non è riuscita a sorprendermi. Inoltre alcuni argomenti rimangono incompleti, come la partenza della zia Katia e l'identità dell'amica che invia messaggi al marito. In questa autobiografia, con una scrittura semplice e corretta, l'autrice vuole condividere la sua considerazione sulla brevità della vita, sull'apprezzamento di ciò che si ha e sull'amore per la famiglia.
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