CHE L’ALCOOL CE LA MANDI (IN MONA!)
Se per un italiano medio varcare il confine è solo un’innocua sfida, rinunciando all’idea del bidet e del nostro buon cibo, per un veneto invece è il vento della morte che comincia a sussurrare al proprio orecchio. Mettiamoci poi una veneta DOK, dedita all’alcool e particolarmente patriottica, che è costretta a partire per un paesino sperduto del nord-est Europa, (con un clima disumano e cibo dai nomi impronunciabili) allora il cocktail perfetto è servito. Sì, ma per un disastro di proporzioni epiche! Per la povera Ginevra Baldin, detta anche Gin, l’esperienza sarà un vero e proprio corso di sopravvivenza, perché dovrà destreggiarsi tra litigate colorite, alcool a fiumi e l’irriverente Filip Kowalski, pronto a darle filo da torcere. Ma se la peggiore vacanza della tua vita si trasformasse nel più bel regalo che il destino potesse farti? E se, proprio sul più bello, il cuore cominciasse a fare i capricci? Beh, se pensate che i guai siano solo la punta dell’iceberg per la nostra Gin, allora mettetevi pure comodi e versatevi da bere, perché avete proprio ragione.
Fa il suo esordio in casa Brightlove (Pubme) la penna schietta, super colorita e sorprendentemente romantica di Miss Ansia. La scelta del suo pseudonimo? Beh, non è solo il retrogusto agrodolce del vostro cocktail preferito, siete stati avvisati!
Che cosa ca**o ha appena detto? È una formula magica? Un inizio di un
rito satanico?
“Che significa?”
“Ti amo”.
Fermi tutti. Fermiamoci un secondo. Che ha detto? Ti amo? A me?
Qualcuno chiami Zaia, deve
documentare!”







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