Respiro Readers
vi segnaliamo la nuova uscita in anteprima
del romanzo dell'autrice JD Hurt.
TITOLO: Dobermann
AUTRICE: JD Hurt
CASA EDITRICE: Self Publishing
SERIE: Spin Off Honorable Men Series
GENERE: Mafia Suspanse Romance
PAGINE: 231
PREZZO EBOOK: 2.99
DATA USCITA: 15 Settembre 2020
Doveva
essere un danno collaterale, qualcosa che mi avrebbe salvato la vita
e avrei reso infelice per sempre. Impossibile donare gioia quando tu
stesso sei l’essenza dell’amarezza. Ma poi l’ho odorata,
sniffata come una dannata striscia di cocaina. Cinque minuti, lei è
diventata tutto il mio mondo.
So
ciò che state pensando. È la solita storia, col solito protagonista
cattivo. Niente di più sbagliato; al massimo posso essere il
vigliacco.
E
forse non sono neanche quello. Non so molto di me, ma il mio ruolo
nella mafia è sempre stato quello del Dobermann.
Non
un soldato, neppure un servo.
Un
fottuto cane ammaestrato a umiliare. Ora quel cane vuole lei, Dafne
Morabito.
Chiamatemi
Dobermann oppure col mio vero nome: Boris Solara. Non me ne frega
niente; dovete solo capire che le appartengo.
Una
maestra, una ragazza semplice. Ecco quello che volevo essere; sono
arrivata a Roma con una valigia piena di sogni e speranze da
realizzare. Per farlo mi sono rivolta al ragazzo più scaltro e buono
del mondo: Claudio La Barbera. Lui mi ha protetta da mia madre, dalla
mia vecchia famiglia, soprattutto da un passato che non ho scelto.
Credevo di essere al sicuro. Poi è arrivato Dobermann: l’uomo che,
in due giorni, ha ribaltato il mio mondo.
Dice
di essere un cane arrabbiato e, a volte, fa davvero delle cose
terribili. Eppure ti spiazza con una dolcezza che non ho mai
conosciuto nella vita.
Il
punto è che io non voglio la sua tenerezza. Desidero un futuro
lontano dalla mafia, una vita normale e onesta. Ma sono sempre
vissuta in un castello di segreti pronto a crollarmi addosso.
Ora
pago il conto. Una delle note spesa è proprio il sentimento che
provo per lui.
Mi
chiamo Dafne Morabito, anche il mio nome è una bugia.
Dafne
e Boris, quando l’amore scavalca il destino.
Nota
dell’autrice:
“Dobermann” è un mafia – suspense – dark – romance
autoconclusivo. È uno spin-off della Honorable Men Series; per
capire meglio la storia è consigliato aver letto “Lo Zingaro del
SoBro”. Sebbene tratti argomenti crudi, a tratti scabrosi, le
dinamiche fra i due protagonisti sono riferibili a un soft dark
romance. In ogni caso, per via della trama violenta e delle
situazioni sessualmente esplicite, se ne consiglia la lettura a un
pubblico adulto e consapevole.
Pov di
Dafne
So che mi
sta guardando. Lo fa da giorni. Quando sorseggio il caffè con
Claudio, mentre saluto i bambini all’uscita da scuola. Persino
quando faccio la spesa per poi nascondermi nel mio appartamento in
piazza della Radio.
Si
posiziona in viale Marconi come un dannato obelisco e attende che
esca per buttare la spazzatura. Dopo si dilegua nel suo cazzo di
hotel a pochi metri da casa mia.
I primi
giorni non si faceva notare; ora vuole che lo veda. Povera, piccola,
stupida sentinella illusa. L’ho sempre adocchiato; ho un rilevatore
per le spie della mafia. So che loro mi stanno cercando.
Sbatto le
palpebre indecisa se fuggire o rimanere. Troppo tardi; il Marcantonio
ha attraversato la strada.
“Ciao,
Dafne!” l’ultimo alunno trotterella verso la madre.
All’improvviso via Blaserna si svuota. Deve essere vero che certi
momenti corrono, mentre alcuni durano per sempre.
Questo è
infinito.
Il suo
viso. Perché mi sembra familiare?
Le
movenze. Perché appaiono una danza che ho già ballato?
Rimango
ferma, nonostante tutto in me urli: scappaaa!
Ma quando
arriva a un metro dal mio corpo, il mondo mi crolla addosso.
La
lacrima tatuata sullo zigomo. Quella scritta maledetta. Mob
Dog.
Raccontano
un’ombra. Una storia che doveva essere la mia.
Quando sei
un cane della mafia, se vuoi dimenticare almeno per un attimo le
ragnatele che ti porti appresso, devi farti bastare una birra a
colazione. In quei momenti ti si alza la voce di due ottave, ti nasce
un sole dentro che sembra quello dei Caraibi.
In realtà
è un misero raggio; appena il luppolo abbandona le arterie, torni a
stare al freddo.
Questa
ragazza mi fa lo stesso effetto. È un’illusione sensoriale. Anche
adesso che è addormentata mi illumino del suo viso delicato, delle
palpebre tremolanti contornate da ciglia di seta, dei seni che
premono sulla camicetta.
In un mondo
normale sarei il fidanzato che spia il suo sonno per poi ricoprirla
d’attenzioni al risveglio.
Ma il mio è
un universo dove arrivare al tramonto significa aggiungere pezzi alla
fine. E finita deve esserlo anche lei se si è tradita con quella
stronzata sul non conoscere nessuno proveniente da New York.
La credevo
una bimba ingenua e manipolabile, invece ha subito chiamato Claudio
per salvarla.
Sai
forse chi sono e ciò che ho fatto a Claudio, maestrina? Fai parte
della mafia anche tu? Perché racconti balle?
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