Respiro Readers
TITOLO: Con la carrozzina imparò a volare
AUTORE: Cosimo Giovanni Latella
CASA EDITRICE: Booksprint
GENERE: Narrativa
PAGINE: 93
PREZZO EBOOK: 3.49
PREZZO CARTACEO: 12.93
DATA USCITA: 20 Luglio 2020
Una storia mozzafiato che ci farà scoprire come da prototipo negativo un ragazzo può scoprire in sé una forza inaspettata che la vita aveva tenuto nascosta. Un’altalena di emozioni e vicende porteranno il protagonista dalla polvere all’altare e faranno scoprire a tutti noi valori e sentimenti verso gli altri e in particolare verso i disabili che spesso dimentichiamo o trascuriamo.
Prologo
Greg era, come molti altri, una persona che vedeva i disabili non con disprezzo, ma esclusivamente con sentimenti di
pietà e compassione, in parole povere i disabili gli facevano
pena perché erano persone limitate dalla loro condizione.
Come poteva quindi egli accettare quella nuova condizione
in cui la sedia a rotelle sarebbe improvvisamente diventata
la sua più fedele e inseparabile amica? Era impensabile
che egli accettasse di buon grado questa nuova realtà, se
poi a questo aggiungiamo che egli aveva un ego smisurato
che lo aveva portato a essere sempre tra i primi e a non dover chiedere mai, il puzzle distruttivo era completo. Adesso
dipendeva quasi interamente dagli altri, non aveva autonomia nei movimenti e costanti disturbi fisici legati alla
nuova condizione lo affliggevano, quella realtà si presentò
letteralmente come un inferno. Per affrontare l’inferno ci
vogliono gli attributi e Greg gli attributi non li aveva mai
avuti, semplicemente perché non aveva mai avuto bisogno
di svilupparle o meglio di tirarle fuori.
Questa combinazione era micidiale, la depressione lo
avvinghiò e la notte dell’anima lo avvolse, egli non reagì
più. Dopo essere stato dimesso, non ebbe più cura della
sua persona, divenne un ebete, barba e capelli lunghi e incolti, giornate intere a fissare il vuoto e questo nonostante
gli accorati appelli della madre e la sua amorevole cura.
Fino a quando in una fredda e uggiosa giornata di tardo
autunno con l’inverno alle porte la depressione compì il
suo capolavoro, quella mattina Greg ruppe una bottiglia e
con un grosso pezzo di acuminato vetro, dopo essersi trascinato nella vasca, si tagliò le vene. Il sangue copioso
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sgorgava dalle sue vene inzuppando il tappetto. Greg vedeva la vita passare davanti agli occhi come se fosse la bobina
di un film che si srotolava e velocemente scorreva, la cosa
che lo meravigliò mentre l’alito della vita lo stava abbandonando fu lo spreco della vita. Poco prima del buio un
flash, si ricordò una frase che aveva sentito da qualche parte di un imprecisato personaggio russo morente che diceva:
“Forse la mia vita è stata tutta un errore?”
In quel momento ebbe un’illuminazione: sarebbe voluto
tornare indietro… Ma non fu possibile. La luce si spense e
tutto divenne buio. Era morto? Era troppo tardi?
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