Le vicende di Therry, ventiduenne guida turistica e il suo boyfriend Gabriel, di un anno più giovane, bello da far perdere la testa e spesso sfuggente prenderanno una strada assolutamente inaspettata. La situazione si trascinerà tale fin quando la tenace e orgogliosa ragazza pretenderà un incontro chiarificatore al termine del quale, delusa ma ormai rassegnata, lascerà il fidanzato. Nel tornare sconfitta verso casa, presso la stazione metro di King's Cross, Therry rimarrà come ipnotizzata dalle magiche note di un brano inedito, cantato da un rocker di strada posizionato in un angolo del grande atrio centrale. Si fermerà ad ascoltare, irrimediabilmente rapita, senza accorgersi che Gabriel l'ha seguita fino a lì, convintosi di non volerla perdere, anch'egli catturato da quel pezzo bellissimo. Tra i due giovani, grazie alla magia del momento, si riaccenderà la scintilla. Con loro e la piccola folla di passeggeri che si è formata intorno a Jonathan Caldwell, autore e performer, si nasconde in incognito Rob Madison, rockstar americana in fase discendente della carriera. Madison registrerà il pezzo senza farsi notare e lo ruberà, portandolo presto in cima alle classifiche mondiali.
Già
dalle prime pagine la storia lascia il segno.
La
sostanziale umana espressa nell’incipit appartiene alle difficoltà
quotidiane e sentimentali che due i giovani protagonisti innamorati,
Therry e Gabriel, devono superare. Il loro viaggio alla ricerca di
Jonathan, tra incomprensione, confronti e scambi di vedute, li
condurrà a vivere esperienze all’interno di una città come
Londra, ricca di sfumature ma in cui si nascondono verità mai
assopite. Una Londra nebbiosa in cui i due protagonisti baseranno le
loro ricerche, seguendo le orme di un misterioso musicista che ha
plagiato il pezzo musicale scritto da Gabriel.
Un indagine che li
condurrà fino in Uzbekistan.
Lo svolgimento della
storia, o parte centrale, si dirama e finisce con il compimento e la
concretizzazione di un sogno.
Nella parte
cosiddettà finale, i due giovani, Therry e Gabriel, devono superare
la loro crisi sentimentale. Ormai distrutta da questa esperienza
che la sta distruggendo nell’animo, Therry non scorge altra
possibilità che quella di allontanarsi da Gabriel. Ma il destino dei
due giovani è segnato, infatti, Gabriel non potendo rinunciare
all’amore di Therry, e non intenzionato a perderla, la segue
ovunque, fino all’incontro finale tra i due, che segnerà una
svolta decisiva della storia.
In questo romanzo si
riscontrano valori come l’equità, la voglia di riscatto e quel
senso di umana sensibilità (mi riferisco alla casa
d’accoglienza per bambini orfani dell’Istituto
St
Mary the Merciful, a Nord di Londra riportato
nel romanzo)
che fa muovere i personaggi che definirei a tutto tondo, non piatti,
perché man mano che l’intreccio si protrae, maturano, acquisiscono
quella consapevolezza che li renderà migliori come esseri umani,
come giovani che guardano al futuro ma gettando sempre uno sguardo al
passato, perché comunque è attraverso l’autoanalisi che
riusciranno a concretizzare e valorizzare le loro origini, quelli
che erano e che sono diventati. Perché è attraverso il loro
passato, le loro radici che i due protagonisti potranno finalmente
ammettere, di essere i giovani in grado di costruire il loro domani.
Il romanzo di Davide
Rossi, Cercando
Jonathan,
infatti, oltre a essere una storia che collega avventura
e sentimento, è un racconto predisposto ad analizzare l’animo
umano, a far emergere la forza nonché la fragilità dei vari
personaggi.
Come
romanzo di genere, il libro può essere definito un romance dalle
sfumature picaresche.
Un’avventura
per così dire alla
William Least Heat Moon
e il suo romanzo “Strade blu” che
entusiasmerà dall’inizio alla fine.
Posso
affermare e con certezza, che la storia di questi due giovani amanti
ha lasciato dentro di me sensazioni indimenticabili.
Perché come affermava Khalil Gibran
in un uno dei suoi famosi aforismi: “Se guardi in cielo e fissi una
stella, se senti dei brividi sotto la pelle, non coprirti, non
cercare calore, non è freddo ma è solo amore”.
Qui
di seguito vi riporto un estratto del romanzo:
Ne
seguì un bacio appassionato che la pioggia, sgradita imbucata
alla
festa, rese ancora più magico sparendo come d’incanto.
Esattamente
sopra di loro si creò uno squarcio di sereno, una sorta
di
oblò sul cielo fatto apposta per mostrare qualcosa di meraviglioso.
La
volta crepuscolare, al di là di quel tetto grigio, era fiabesca.
Una
stella emise un bagliore lucente, come se avesse strizzato un
occhiolino
complice.
Immediatamente dopo, una nuvola la coprì. Lui
capì
di avere ottenuto la benedizione di qualcuno che da lassù era
felice per lui.
Qualcuno che non avrebbe mai e poi mai dimenticato.
Una
trama soft per passare il tempo sognando.
L’incipit
di questo libro mi ha subito messo una certa curiosità addosso, e
credetemi, non è facile che una storia lasci il segno, così,
d’amblè.
E
man mano che il mio sguardo scorreva tra le pagine, posso dire che la
storia dei due ragazzi ha rapito completamente il mio interesse. Il
linguaggio è fluido e la semplicità dello stile riesce a sfidare
anche tematiche molto più profonde e importanti senza che il ritmo
narrativo sia rallentato.
Complimenti
all’autore e alla casa editrice Echos, (che ho avuto il piacere di
conoscere nella persona di Alessandra Valsecchi) seria e motivata, e
che soprattutto sa scegliere con raziocinio i propri autori.
Ho
dato quattro stelle per alcuni refusi che si sarebbero potuti
evitare.
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