sabato 8 agosto 2020

Recensione Romanzo - BY GRAZIA - CERCANDO JONATHAN di Davide Rossi



















Le vicende di Therry, ventiduenne guida turistica e il suo boyfriend Gabriel, di un anno più giovane, bello da far perdere la testa e spesso sfuggente prenderanno una strada assolutamente inaspettata. La situazione si trascinerà tale fin quando la tenace e orgogliosa ragazza pretenderà un incontro chiarificatore al termine del quale, delusa ma ormai rassegnata, lascerà il fidanzato. Nel tornare sconfitta verso casa, presso la stazione metro di King's Cross, Therry rimarrà come ipnotizzata dalle magiche note di un brano inedito, cantato da un rocker di strada posizionato in un angolo del grande atrio centrale. Si fermerà ad ascoltare, irrimediabilmente rapita, senza accorgersi che Gabriel l'ha seguita fino a lì, convintosi di non volerla perdere, anch'egli catturato da quel pezzo bellissimo. Tra i due giovani, grazie alla magia del momento, si riaccenderà la scintilla. Con loro e la piccola folla di passeggeri che si è formata intorno a Jonathan Caldwell, autore e performer, si nasconde in incognito Rob Madison, rockstar americana in fase discendente della carriera. Madison registrerà il pezzo senza farsi notare e lo ruberà, portandolo presto in cima alle classifiche mondiali.









Già dalle prime pagine la storia lascia il segno.
La sostanziale umana espressa nell’incipit appartiene alle difficoltà quotidiane e sentimentali che due i giovani protagonisti innamorati, Therry e Gabriel, devono superare. Il loro viaggio alla ricerca di  Jonathan, tra incomprensione, confronti e scambi di vedute, li condurrà a vivere esperienze all’interno di una città come Londra, ricca di sfumature ma in cui si nascondono verità mai assopite. Una Londra nebbiosa in cui i due protagonisti baseranno le loro ricerche, seguendo le orme di un misterioso musicista che ha plagiato il pezzo musicale scritto da Gabriel.
Un indagine che li condurrà fino in Uzbekistan.
Lo svolgimento della storia, o parte centrale, si dirama e finisce con il compimento e la concretizzazione di un sogno.
Nella parte cosiddettà finale, i due giovani, Therry e Gabriel, devono superare la loro crisi sentimentale. Ormai distrutta da questa esperienza che la sta distruggendo nell’animo, Therry non scorge altra possibilità che quella di allontanarsi da Gabriel. Ma il destino dei due giovani è segnato, infatti, Gabriel non potendo rinunciare all’amore di Therry, e non intenzionato a perderla, la segue ovunque, fino all’incontro finale tra i due, che segnerà una svolta decisiva della storia.
In questo romanzo si riscontrano valori come l’equità, la voglia di riscatto e quel senso di umana sensibilità (mi riferisco alla casa d’accoglienza per bambini orfani dell’Istituto St Mary the Merciful, a Nord di Londra riportato nel romanzo) che fa muovere i personaggi che definirei a tutto tondo, non piatti, perché man mano che l’intreccio si protrae, maturano, acquisiscono quella consapevolezza che li renderà migliori come esseri umani, come giovani che guardano al futuro ma gettando sempre uno sguardo al passato, perché comunque è attraverso l’autoanalisi che riusciranno a concretizzare e valorizzare le loro origini, quelli che erano e che sono diventati. Perché è attraverso il loro passato, le loro radici che i due protagonisti potranno finalmente ammettere, di essere i giovani in grado di costruire il loro domani.

Il romanzo di Davide Rossi, Cercando Jonathan, infatti, oltre a essere una storia che collega avventura e sentimento, è un racconto predisposto ad analizzare l’animo umano, a far emergere la forza nonché la fragilità dei vari personaggi.
Come romanzo di genere, il libro può essere definito un romance dalle sfumature picaresche.
Un’avventura per così dire alla William Least Heat Moon e il suo romanzo “Strade blu” che entusiasmerà dall’inizio alla fine.
Posso affermare e con certezza, che la storia di questi due giovani amanti ha lasciato dentro di me sensazioni indimenticabili. Perché come affermava Khalil Gibran in un uno dei suoi famosi aforismi: “Se guardi in cielo e fissi una stella, se senti dei brividi sotto la pelle, non coprirti, non cercare calore, non è freddo ma è solo amore”.

Qui di seguito vi riporto un estratto del romanzo:

Ne seguì un bacio appassionato che la pioggia, sgradita imbucata
alla festa, rese ancora più magico sparendo come d’incanto.
Esattamente sopra di loro si creò uno squarcio di sereno, una sorta
di oblò sul cielo fatto apposta per mostrare qualcosa di meraviglioso.
La volta crepuscolare, al di là di quel tetto grigio, era fiabesca.
Una stella emise un bagliore lucente, come se avesse strizzato un occhiolino
complice. Immediatamente dopo, una nuvola la coprì. Lui
capì di avere ottenuto la benedizione di qualcuno che da lassù era
felice per lui. Qualcuno che non avrebbe mai e poi mai dimenticato.

Una trama soft per passare il tempo sognando.
L’incipit di questo libro mi ha subito messo una certa curiosità addosso, e credetemi, non è facile che una storia lasci il segno, così, d’amblè.
E man mano che il mio sguardo scorreva tra le pagine, posso dire che la storia dei due ragazzi ha rapito completamente il mio interesse. Il linguaggio è fluido e la semplicità dello stile riesce a sfidare anche tematiche molto più profonde e importanti senza che il ritmo narrativo sia rallentato.
Complimenti all’autore e alla casa editrice Echos, (che ho avuto il piacere di conoscere nella persona di Alessandra Valsecchi) seria e motivata, e che soprattutto sa scegliere con raziocinio i propri autori.
Ho dato quattro stelle per alcuni refusi che si sarebbero potuti evitare.
















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