In una caverna buia e silenziosa, dove le anime dei defunti che non erano state ancora reincarnate venivano raccolte, una piccola e debole luce decise che era il momento di fuggire da quella desolazione. Con la sua sola forza di volontà, iniziò a strisciare nell’umido suolo della grotta, iniziando a notare altre fiamme. Preso dalla fame, cominciò a mangiare tutta la luce che lo circondava, rafforzandosi sempre di più e iniziando a evadere dal freddo che lo costringeva al suolo.
Quella, fu la nascita di un Teschio Nero, una creatura mitologica che solo le leggende potevano provare a descrivere.
Quando mise piede fuori dalla sua prigionia, il mondo fu destinato al cambiamento.
Il
romanzo appena letto, “Le sabbie di Aether”, è il primo di una
serie di racconti ambientati in mondi e dimensioni diverse. L’inferno
è uno dei mondi, dove le anime dei defunti vengono purificate per
poi essere rispedite nel primo dei tre pianeti che lo compongono,
fatto di roccia e senz’anima. Il secondo sconosciuto chiamato Rojak
e il terzo, il Devotia, dove si svolgono le azioni dei protagonisti,
nel quale si ha il vantaggio di avere un’anima sviluppata. Il
racconto tratta del pellegrinaggio di Atan, un santo che viaggia per
tutto il regno per la sua crescita personale e spirituale. Incontra
un ragazzo che vaga nudo, non parla e non conosce nulla, come un
essere appena nato, che chiamerà Fingal. Insieme affrontano
avventure e battaglie contro mostri potenti, in un tripudio di arti
magiche. Si tratta di un romanzo distopico, dove infatti vengono
esasperate le problematicità della società attuale, come la
mancanza di felicità causata dalla tirannia del più potente, ma che
esalta l’amicizia e l’altruismo come sentimenti che muovono le
azioni dei protagonisti, sebbene animati da obiettivi e natura
differenti. Le descrizioni sono ben strutturate e minuziose, in uno
stile semplice e corretto, disturbate forse un po' troppo dai puntini
di sospensione. Lo sviluppo è coerente e ravvivato da colpi di
scena, a volte un po' troppo sanguinari. I personaggi sono disegnati
con efficacia avendo voci e caratteristiche diverse per ciascuno. La
lettura, benché all’inizio abbia fatto fatica a seguire la trama,
è scorrevole e avvincente, tanto da incuriosirmi a proseguirla nei
romanzi a seguire. Consigliata agli amanti del fantasy.
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