Cosa accadrebbe se, per una sera, tutto fosse concesso? Durante una cena, un gruppo di amici decide di ispirarsi al film Perfetti Sconosciuti e iniziare uno strano gioco di domande e risposte. Quello che ne verrà fuori saranno i segreti e le voglie nascoste di ognuno. Gli animi si accendono, così come il desiderio sessuale... ma certi giochi possono essere pericolosi...
Un racconto erotico dove seduzione e attrazione la fanno da padrone, con scene esplicite.
Avete mai visto il film Perfetti Sconosciuti di Paolo Genovese? Racconta di un gruppo di amici che, una sera come tante, si riunisce per cena. Va tutto liscio fino al momento in cui, alla padrona di casa, viene l'idea di mettere al centro del tavolo tutti gli smartphone: ognuno dovrà condividere con gli altri qualunque telefonata, messaggio su WhatsApp, sms ecc., fino alla fine della serata. Ne succedono di tutti i colori...
Perché ve ne parlo? Perché è stato proprio questo film a darci l'ispirazione per una delle nostre serate tra amici più scellerate e più eccitanti che io abbia mai vissuto. Non c'entrano gli smartphone, né i messaggi su WhatsApp: qui si parla di sesso.
Quella sera, e fino alla fine della serata, abbiamo condiviso qualcosa di molto di più dei nostri segreti...
“Stanotte
tutto è concesso” di Giulia Amaranto è un lungo racconto ispirato
all’idea del film Perfetti sconosciuti di
Paolo Genovese. Che cosa accade quando un gruppo di persone, di amici
che credono di conoscersi a fondo, mette “in piazza” quello che
normalmente rimane custodito come un segreto, dietro la maschera
sociale che indossiamo nella vita di ogni giorno?
Se nel film
di Genovese gli amici rendono pubblici i messaggi sms e
whatsapp, le chiamate, le fotografie, il
contenuto dei loro telefoni, nel racconto di Giulia un gruppo di
amici inizia un gioco “pericoloso” nel quale si devono confessare
i desideri e le fantasie sessuali tenute nascoste, in particolare
quelle riguardanti le persone presenti a quella serata.
Diamante,
una bellissima ragazza di 33 anni, fotografa di successo, invita per
festeggiare il suo compleanno un gruppo di amici: Ci sono Edoardo,
professore di matematica single, appassionato di psicologia e per
questo soprannominato “psico”, Vasco, il ragazzo di Diamante (dal
quale Edoardo è segretamente attratto), e due coppie: Leonardo e
Laura, Gabriel e Milena, la ragazza apparentemente più timida e
inibita del gruppo.
Complice
l’alcool e qualche battuta un po’ spinta sul seno di Diamante,
appena rifatto dal chirurgo estetico, il gruppo decide di inscenare
un gioco alla “Perfetti Sconosciuti”: rispondere ad alcune
domande sul sesso con assoluta sincerità.
Hai mai
provato desiderio per una persona dello stesso sesso?
Hai mai
provato desiderio verso uno dei componenti di questo gruppo (indicare
chi) Raccontaci una
tua fantasia erotica.
Hai mai
tradito il tuo partner attuale?.
Che cosa
ti eccita di più?
Le prime
risposte sono ancora di facciata: Gabriel assicura di essere
eterosessuale al 100%, Milena di provare attrazione solo per il suo
“fidanzato ufficiale” Gabriel. Ed è proprio Edoardo a rompere il
ghiaccio e a proporre di lasciarsi andare a una serata in cui “tutto
è concesso” mettendo da parte amori ufficiali e amicizie,
affidandosi solo al proprio istinto e desiderio. Cominciano a
affiorare le prime confessioni: Laura confessa di essere attratta da
Gabriel, Edoardo da Vasco, il quale a sua volta confessa di aver
tradito Diamante. E anche Milena, la ragazza più timida del gruppo,
si lascia andare e ammette la sua attrazione verso Diamante.
Da quel
momento la serata si trasforma in una vera e propria “rivoluzione
sessuale” nel quale si realizzano i sogni a lungo repressi di
incontri sia omosessuali che eterosessuali. Solo Gabriel si limita a
osservare dall’esterno. Come in Selvaggia
voglia di lei Giulia
Amaranto riserva la parte più esplicitamente erotica per la fine del
racconto. Fra tutti gli incontri uno è descritto con particolare
efficacia e sensibilità letteraria: quello fra Milena e Diamante.
Il loro
rapporto ricorda un po’ quello fra Selvaggia e Marianna nell’altro
testo: Diamante consapevole della propria bellezza, sfrontata e
sicura di sé, come Selvaggia. Milena timida e (almeno sino a quella
serata) un po’ inibita.
Quello fra
Milena e Diamante è un incontro felice e liberatorio: le due ragazze
scoprono di amarsi realmente e liberano le loro autentiche
inclinazioni, sino ad allora represse. Si trasferiscono a New York,
dove Diamante ha ricevuto una proposta di lavoro come fotografa e
Milena può lavorare nel campo delle gallerie d’arte.
Gli altri
incontri erotici della serata, come quelli di Edoardo con Vasco e
Laura, lasciano invece un sapore amaro, come se fossero sfoghi fisici
fini a se stessi che compromettono per sempre il bene più prezioso
dell’amicizia.
Rispetto
all’ambientazione provinciale di Selvaggia
voglia di lei, qua siamo in un contesto
medio-borghese urbano. La scrittura di Giulia Amaranto si distingue
per unire con grande efficacia gli aspetti erotici dei racconti,
importanti e ben descritti, ma non preponderanti nella narrazione,
con affreschi sociali efficacissimi degli ambienti in cui si svolgono
suoi racconti e con messaggi più ragionati e profondi.
Vale la pena
“lasciarsi andare” completamente alle proprie fantasie sessuali
dimenticando tutti i freni inibitori??
In generale,
forse semel in anno licet insanire.
Ma il messaggio del racconto di Giulia Amaranto è che ne vale
veramente la pena solo se quel lasciarsi andare libera il sé
autentico delle persone. Quello che accade a Diamante e Milena: la
folle serata in cui “tutto è concesso” è la loro occasione per
portare alla luce un grande amore dormiente per molti anni.
Per gli
altri, invece, la rivoluzione sessuale di quella notte finisce per
compromettere le amicizie e provocare imbarazzi reciproci.
Personalmente, sono convinto che un fondo di tensione erotica
caratterizzi tutti i rapporti di amicizia più profondi, sia con
persone dello stesso sesso che dell’altro. In alcuni casi, o in
alcune situazioni, è benefico che questa tensione si liberi,
trasformando le amicizie in amori o soddisfando una necessità di un
periodo particolare delle nostre vite. Nella maggioranza dei casi, è
bello che resti solo uno sfondo del rapporto amicale, come sembra
suggerire anche l’autrice.
Stanotte
tutto è concesso è un racconto che mi sento
di consigliare per i molti pregi: la scrittura fluida, la concisione,
l’equilibrio tra l’erotismo e lo scavo psicologico dei
personaggi. Ancora più che in Selvaggia
voglia di lei, dove ho intravisto la
possibilità di espandere la narrazione apprendendo l’ambientazione
provinciale e i personaggi di contorno, in Stanotte
tutto è concesso il formato del racconto
lungo mi è apparso veramente perfetto.
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