La vita di Selma è concentrata su poche cose: lavoro, letture, e film in bianco e nero. Selma si nasconde in una comoda routine, fatta di scadenze e solitudine, dalla quale pochi amici cercano di farla uscire. Un giorno, un uomo che dice di chiamarsi Kyle Reese, come l’eroe di Terminator, la raggiunge al telefono. Selma non sa a chi appartenga quella voce, ma non riesce a interrompere il filo diretto con l’unica persona che sembra conoscerla davvero. Tra citazioni cinematografiche e conversazioni intime, Kyle insegna a Selma a guardare al mondo con occhi nuovi. Esiste la persona giusta? Come riconoscerla, quando abbiamo smesso di crederci? Forse, è tutto più semplice di quello che appare, e la felicità ci aspetta dietro l’angolo.
Selma
è una giovane donna appassionata di cinema che vive a New York.
Lavora presso una rete televisiva dove si occupa di leggere copioni
per la realizzazione di serie TV. L’edificio in cui presta servizio
è frequentato da aspiranti attori che vi si recano per fare provini,
con cui però Selma non riesce a fraternizzare a causa della sua
insicurezza di carattere. È circondata infatti da pochissimi
personaggi, tra cui l’unica amica e confidente Laura, che incarna
il suo personale “grillo parlante”. Conduce la sua vita
anonimamente, attenta a mantenere le abitudini consolidate e
crogiolarsi nella solitudine. Una frase la identifica in pieno:
“L’inverno fa da coperta alle mie emozioni in avaria”. L’unica
nota di colore, nella sua realtà quasi insignificante, è
rappresentata dall’immagine che campeggia sulla parete del suo
ufficio, quella di Kyle Reese, eroe del film Terminator, di cui
ammira il temperamento e sospira sulle sue gesta come un’adolescente.
Intraprenderà con il suo idolo, uno scambio epistolare dal quale
riceverà la giusta spinta ad uscire dal suo rigido guscio e guardare
alla vita con ottimismo e fiducia, lasciandosi finalmente travolgere
dall’amore.
La
costruzione della storia, a cui non mancano note ironiche, mi ha
accattivata fin dall’inizio, facendomi entrare strettamente in
empatia con Selma. L’autocritica, l’analisi del comportamento
degli amici e in particolare di quello dei suoi coetanei maschi, mi
hanno accompagnata ad una analisi introspettiva della protagonista,
che cresce e si trasforma affrontando delusioni e paure. Lo scritto è
piacevole, lineare ma profondo, da leggere tutto d’un fiato, tanto
che il mio coinvolgimento è stato totale da rendermi presente a
tutte le scene del romanzo. Complimenti all’autrice e consiglio
senza alcun dubbio la lettura del romanzo a tutti gli amanti della
commedia sentimentale.
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