Un successo del passaparola
Mattia Russo è un giovane architetto alle prese con la ristrutturazione di un’antica villa a Iglesias, in Sardegna. Poco prima dell’inizio dei lavori, un operaio gli consegna un pacco trovato nella casa, e avvolto in una stoffa porpora. Si tratta del diario di Emma, una donna vissuta proprio in quella villa, in un periodo che all’inizio Mattia non riesce bene a decifrare. Chiuso nella sua stanza d’albergo, comincia a leggere quelle pagine così intense e appassionate, catturato dalle vicende di una donna bellissima, ribelle, innamorata della vita eppure costretta da altri a un destino che mai si sarebbe aspettata. Un matrimonio con un uomo autoritario e insensibile l’ha relegata tra quelle mura e le impedisce di vivere come vorrebbe. Ma Emma è tenace e ostinata e non può rinunciare alla sua libertà… Ammaliato e stregato dai suoi racconti, Mattia si perde tra le pieghe della sua storia, fatta di tradimenti, bugie, segreti, fin quasi a non distinguere più presente e passato…
Una storia di mistero e passione nelle pagine di un diario che ci riporta indietro nel tempo…
Sorprendente successo del passaparola
I commenti dei lettori
«Se vi piacciono i romanzi ambientati in tempi passati, con protagoniste femminili forti e misteri irrisolti, Io dormo da sola fa per voi. Davvero consigliato!»
«Scritto molto bene e particolarmente avvincente. Per la prima volta in vita mia ho rinunciato a dormire per proseguire la lettura al punto che l’ho divorato in pochissimi giorni. Lo consiglio vivamente. Complimenti all’autrice!»
«Un libro coinvolgente, adatto alla sceneggiatura di un film (e io avrei già in mente gli attori). Lo consiglio.»
Asia Stella
Da sempre innamorata della Sardegna, un paio di anni fa ha deciso di scrivere una storia ambientata in un misterioso casale sardo, poco distante dal mare. Così è nato Io dormo da sola, romanzo che – inizialmente pubblicato in versione ebook – in pochi mesi ha scalato le classifiche di vendita degli store online, arrivando a vendere quasi 15.000 copie.
Sono
un forte e attento lettore principalmente di thriller, libri di
spionaggio e avventura, quindi immergermi nelle pagine di “Io dormo
da sola” è stata una lettura fuori dai miei generi e, nonostante
ciò, anche se pensavo che sarebbe stato un libro più adatto a un
pubblico femminile che maschile, mi è piaciuto molto. L’incipit,
per come la vedo io, ha un ruolo principale e lo ha avuto soprattutto
su questo testo che, se poi non avesse avuto quello che mi sarei
aspettato, lo avrei bocciato dandogli un pessimo voto.
“Il
giorno in cui accettai l’incarico e misi piede per la prima volta
in questo luogo maledetto, non immaginavo di trovarmi come una biglia
su un piano inclinato, pronto a rotolare verso un precipizio sempre
più velocemente. In quel momento, mentre Carla mi porgeva un grosso
mazzo di chiavi, ero ancora in tempo a fermarmi. Ma allora non sapevo
a cosa sarei andato incontro e così suggellai la mia fine. Scusate
se non mi sono ancora presentato: mi chiamo Mattia, ho trent’anni e
sto per morire.”
Un
prologo breve che dice tutto e niente, direi. A me è piaciuto un
sacco e, dopo averlo letto, ho voltato subito pagina, smanioso di
venire a conoscenza di rivelazioni alquanto sconcertanti.
La
storia, ambientata tra presente e un passato non molto lontano, parla
di un architetto, Mattia, che riceve come incarico la supervisione
della ristrutturazione di una tenuta in Sardegna, che sarebbe
diventata una struttura dove i turisti avrebbero trascorso delle
belle vacanze, immersi in un paesaggio di campagna, ben descritto, e
a due passi dal mare. Durante i lavori però, accadono alcuni
imprevisti che non rovinano l’operato della squadra, ma la vita di
Mattia. Il ritrovamento di un diario, appartenuto a Emma, la moglie
del vecchio proprietario della struttura, racconta la triste vita di
questa donna che preferiva dormire nella sua camera, da sola.
Nonostante
una lettura abbastanza veloce e piacevole, dopo qualche pagina, non
trovando le rivelazioni sconcertanti che mi aspettavo, ho cominciato
a dubitare… ma gli autori son stati bravi a dosarle con un ordine
crescendo, fino ad arrivare a un finale davvero sconcertante e per
certi versi inaspettato.
In
conclusione: a parte che per il finale, sia per la descrizione ben
fatta dei personaggi e degli ambienti e, per la cura nei dialoghi.
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