lunedì 24 febbraio 2020

NUOVA COLLABORAZIONE DEL BLOG - Casa Editrice DREAMBOOK EDIZIONI






Respiro Readers,

è con grande piacere  che

volevamo informarvi della nuova collaborazione del Blog

con  la Casa Editrice DREAMBOOK EDIZIONI.


Qui di seguito troverete tutte le informazioni che la riguardano e 

i suoi contatti.









dreamBOOK edizioni, giovane casa editrice toscana, ha ambiziosamente deciso fin da subito di proiettarsi su scala nazionale dotandosi degli strumenti necessari, come la distribuzione, per essere presente in tutta Italia.
Per le esperienze maturate in 30 anni di attività nella grande e nella piccola editoria del suo fondatore, Stefano Mecenate, è, e vuol essere sempre di più, la “casa” dei lettori e degli scrittori anche esordienti. Nasce con un progetto che ha come centri di attenzione il lettore e l’autore. Per garantire al primo una qualità e un contenuto all’altezza delle aspettative, lavoriamo molto con gli autori nella fase di preparazione del testo dedicando tutto il tempo necessario all’editing e alla correzione delle bozze. Ci sembra importante che l’autore si presenti ai lettori con un testo che esprima al meglio le sue capacità e quindi lo indirizziamo, attraverso una stretta sinergia, verso una maggiore consapevolezza delle potenzialità di cui dispone. Ha aperto il catalogo alla narrativa di generi diversi, dal quella classica al giallo, al thriller al fantasy per venire incontro alle esigenze di chiunque voglia confrontarsi con letture selezionate e di pregio; analogamente ha fatto per la saggistica con collane tematiche legate alla musica, alla filosofia, alla sociologia con l’obiettivo di allargarla ulteriormente a nuove discipline che saranno suggerite dagli autori stessi. Uno spazio particolare lo ha dedicato ai più piccoli con la collana Junior che raccoglie piccole storie e racconti illustrati. Infine ha aperto una collana di poesia, Sogninversi, nella convinzione che, se pur di nicchia, questa forma espressiva resti una delle più importanti anche in questo XXI secolo. Ma dreamBOOK è anche attenta alle storie locali, alle memorie, alle radici culturali e storiche che legano le comunità a un territorio, decisa a fare di quelle esperienze locali uno strumento nazionale di consapevolezza e di rispetto delle proprie tradizioni e della memoria storica.
Parallelamente all’attività editoriale, dreamBOOK realizza anche eventi culturali non strettamente connessi alla promozione dei propri titoli in catalogo, ma volti alla creazione e alla valorizzazione di “salotti” di lettura e confronto su tutto il territorio nazionale. Collabora inoltre con le Istituzioni locali, le Associazioni Culturali e del terzo settore, le Scuole di ogni ordine e grado per realizzare o condividere progetti culturali.
Gli eventi sono promossi tramite i canali social e il sito della casa editrice.

Cosa offriamo a coloro che si rivolgono a noi

Garanzia della lettura
Ogni dattiloscritto entro 90 giorni dall’arrivo riceverà una valutazione.

Anche se il testo, così come presentato, non fosse ritenuto idoneo alla pubblicazione, la casa editrice mette a disposizione dell’Autore un editor che potrà lavorare al suo fianco per migliorarne la forma ed ottimizzarne i contenuti.
Tale servizio sarà gratuito ed ha come unica condizione quella che, in caso di successiva pubblicazione, dreamBOOK edizioni sia la casa editrice che pubblicherà il testo.

Un contratto editoriale
Assistiti da un ufficio legale, anche a tutela degli Autori dreamBOOK edizioni fornirà un contratto di edizione all’interno del quale ogni servizio offerto all’Autore sarà documentato e dettagliato. L’Autore sarà così informato dei reali servizi erogati e delle spettanze derivanti dai diritti d’autore che percepirà dalla vendita dei volumi sia presso le librerie che durante le presentazioni e le fiere.
Editing del testo
Elemento indispensabile per dare al testo il massimo delle sue potenzialità, l’editing costituisce un momento imprescindibile nel ciclo di realizzazione di un libro; la presenza di un editor di esperienza è per l’Autore un sicuro appoggio per migliorare, non solo la qualità del suo scritto ma, in prospettiva, anche le sue perfomance future.

Doppia correzione delle bozze e riediting finale costituiranno un ulteriore garanzia della qualità del prodotto che sarà stampato.
Piano di promozione e distribuzione personalizzato
Ogni libro ed ogni Autore devono essere accompagnati nel non facile cammino verso la promozione e la vendita con un percorso personalizzato che preveda tutte le opportunità legate alla natura del libro, alla sua contestualizzazione, alle caratteristiche dell’Autore, etc.

Studiare insieme il percorso migliore e condividerne, passo dopo passo, i risultati è la migliore garanzia per il successo del libro.
Booktrailer personalizzato
I booktrailer sono sempre più strumenti di promozione dei libri. Come nei film, anche per i libri è nata l’esigenza di un trailer che presenti, attraverso voce e immagini, le caratteristiche più salienti. Uno strumento “giovane” dinamico e di forte impatto che dreamBOOK edizioni, su richiesta dell’Autore e con un piccolo contributo, mette a disposizione dei propri autori come ulteriore elemento di promozione esperti del settore in grado di realizzare il prodotto più idoneo al libro.
Inserimento del libro nelle principali librerie on line
Anche se non sufficientemente considerato, sempre più l’e-commerce diviene la frontiera del domani e le librerie online costituiscono non solo efficaci strumenti di vendita ma anche “vetrine” di forte impatto. Essere nelle principali librerie online significa essere più visibili e raggiungibili anche da quei lettori che non trovano il libro nella propria libreria vicino casa.

dreamBOOK mette a disposizione dell’Autore anche la possibilità di commercializzare i suoi libri attraverso il proprio sito come ulteriore strumento di promozione.
Promozione attraverso i principali social network
I social network costituiscono ormai una rete internazionale capace di incidere sul successo di un libro, di un film o di una trasmissione. Esserci nel modo più opportuno significa quindi avere una potenziale ribalta di vastissima portata. dreamBOOK edizioni curerà per ogni Autore, in modo personalizzato, anche questa parte di promozione.
Presentazioni
Le presentazioni, pur vivendo un momento di “crisi” dovuto forse al minor tempo a disposizione delle persone, restano una delle forme più dirette per far giungere il libro di fronte ai potenziali lettori. Organizzare presentazioni significa quindi accrescere notevolmente le possibilità che il libro possa essere conosciuto ed apprezzato e conseguentemente acquistato e letto.

dreamBOOK intende dare molte opportunità ai suoi autori per farsi conoscere: a questo scopo garantisce almeno tre presentazioni gratuite, una delle quali nella località scelta dell’Autore. Decidere il modo e il luogo migliore per realizzare queste presentazioni è una scelta che sarà condivisa da casa editrice ed Autore per rendere ogni presentazione un’opportunità per accrescere il numero dei lettori e per rendere più visibile l’opera.
Ma dreamBOOK edizioni non si limita a questa garanzia: in accordo con l’Autore, supporterà tutte le presentazioni successive con la realizzazione gratuita del file delle locandine e degli inviti e con altri servizi concordati con l’Autore.


E molto altro ancora:
Invio ai premi letterari regionali e nazionali
 Iniziative di promozione collettiva degli autori e delle collane
 Partecipazione della casa editrice a Fiere del libro e iniziative culturali
Presenza del libro nelle manifestazioni a cui parteciperà la casa editrice
 Appuntamenti con gli autori  per outdoor formativi.


CONTATTI:


via Carducci 62, loc. La Fontina 56010 San Giuliano Terme, Pisa


info@dreambookedizioni.it









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OBIZUTH - LA LADRA DI BAMBINI






Linda Tedeschi, nonostante la sua giovane età, è l’architetto di punta di un prestigioso studio di Milano con sedi in tutto il mondo. Inquadrata, professionale, con un’intelligenza decisamente al di sopra della media cucita in un corpo perfetto e sensuale, ha partecipato ai più importanti progetti mondiali, ottenendo un successo dietro l’altro.Ma da qualche tempo il suo capo, piccato da un suo rifiuto, le sta affidando solo lavori tiepidi e poco impegnativi. E lei demoralizzata, sente ogni giorno di più l’esigenza di nuovi stimoli. Che non tarderanno ad arrivare in una grigia giornata milanese quando, quasi fosse una punizione, lui le ordina di trasferirsi nella sede di Rio de Janeiro per
un anno. Al principio allibita, Linda non tarda a vedere il lato positivo di questa nuova opportunità, lontano dal grigiore di Milano e dalle ripicche infantili del suo superiore.Ma quello che non ha previsto è che Rio l’accoglierà a braccia aperte, avvolgendola nelle sue spire di città violenta e opulenta al tempo stesso, lasciando segni indelebili nel suo cuore creolo.
Deborah Somma, nasce a La Spezia 4X anni fa e coltiva sin da picco-la la passione per il diritto. Vive e lavora tra Sarzana, Milano e Roma.Avvocato tenace impegnato in cause dal risvolto umanitario, recente-mente nominata Giudice Onorario al Tribunale della Spezia, esercita la professione da oltre vent’anni con dedizione e passione, conside-rando la scrittura il mezzo più potente per far valere le proprie idee.Amante sconsiderata della lettura, ha da sempre il desiderio di scri-vere un romanzo ma decide di farlo solo “da grande”, spinta dalla voglia di raccontare una storia di amore e salvezza che nasconde un po’ di lei nel suo personaggio. Una storia di coraggio come non ce ne sono molte. Nonostante ce ne vorrebbero tante.“Obizuth La Ladra di Bambini” è il suo primo romanzo ma, assaporata l’incredibile gioia di scrivere, ha deciso di non fermarsi più.

FRAMMENTI DA AMPHIPOLIS

“…La lettura dello spazio dove si svolgono i fatti non ha posto problemi. È un fazzoletto di terra stretto tra il mare e le Alpi Apuane. A oriente lo limita il corso d’acqua del Cinquale, a occidente il fiume Magra. Un mondo minuscolo, idealmente raccolto attorno alla città di Massa (la Città dipinta), con la rocca, il Palazzo Ducale, il duomo e il liceo classico Pellegrino Rossi. Sui monti di quella città, sul lido invernale della marina, ho imparato a coltivare la solitudine e a governarne la magnificenza. In ogni tabellone abitano uno o più personaggi che parlano, si agitano, sgambettano carichi dei fatti propri e di quelli degli altri, a volte accaduti in tempi remotissimi ma nella sostanza sempre attuali,
pronti a ripetersi nel futuro con ricorrente frequenza, con identica intensità. Tutto è contemporaneo. Sotto il sole non c’è mai nulla di nuovo. Non ci sono barbari nuovi, non ci sono profeti diversi. Le parole e le frasi in corsivo, di cui non è citata la fonte, fanno parte di una miscellanea attinta dal pozzo dei ricordi (ascolti, letture, colloqui)”.
Un affascinante viaggio nelle parole e nelle emozioni evocate da una mente capace di sfuggire alle insane prigioni di una rigida razionalità.
Il Giancarlo Rossini, che ha avuto ruoli direttivi per la Regione Toscana nei settori della Programmazione, Agricoltura, Sanità, nasconde un altro Giancarlo Rossini artista eclettico e anticonvenzionale. Pittore, scrittore, poeta, Rossini naviga da esperto nocchiero nel mare magnum della memoria, della letteratura classica, della storia per dar vita a solo all’apparenza paradossali storie che intrigano e imprigionano il lettore in un crescendo di emozioni che sembrano non aver fine. Questo è il primo dei volumi che dreamBOOK edizioni e la Fondazione Arpa dedicheranno a questo Maestro della penna.

IL TRAMONTO DALLA VERANDA

Quando ad un certo punto della vita prendiamo consapevolezza della nostra fragilità, dell’impermanenza di tutte le cose, solo la riconquista del momento presente può dare nuova linfa e nuovo significato alla nostra esistenza che ritorna preziosa, degna di essere vissuta, proprio perché non dura per sempre.
Questa consapevolezza raramente è un dono spontaneo che matura presto nella vita: spesso è il frutto di esperienze dolorose che talora ti mettono di fronte a situazioni difficili nella tua vita, addirittura dal trovarsi faccia a faccia con la morte, altre volte è il frutto semplicemente
dell’età che avanza, dell’accorgerti “improvvisamente” che il tempo è passato, e la riflessione diventa necessità. Alla fine, quel che più conta è che, contemplando la nostra esistenza magari al tramonto seduti in veranda, la parola che meglio definisce la nostra vita sia “gratitudine”.
Pietro Murru è nato a Carbonia, nel sud ovest della Sardegna, dove vive ed esercita da oltre trenta anni la professione di medico di base. È innamorato della sua terra, ma anche di tutte le terre del mondo che ama percorrere a piedi, quando può, a passo lento. Ama altresì il mare, immergersi nel suo silenzio e nella vastità dei suoi spazi, pagaiando lentamente in piedi sulla sua tavola. Questo è il suo primo romanzo nato da un’ispirazione casuale durante un suo viaggio a Milano ed è stata per lui una vera rivelazione di come lo scrivere sia un’avventura altrettanto emozionante.

L’ULTIMA OCCASIONE

Tre storie, tre vite diverse: Agnese volitiva e intraprendente, Angelica realizzata e sicura di sé, Rita sfrontata fino al limite di una incosciente lungimiranza. Messe di fronte a una scelta importante, dovranno necessariamente confrontarsi con se stesse e con i propri limiti.
La prima si troverà a dover scegliere se continuare a portare avanti oppure sacrificare l’amore per lasciare aperta la porta a un’ultima occasione.
La seconda, nella notte prima del suo matrimonio in un momento di profonda intimità con sua madre, scoprirà il vero valore del tempo proprio in quell’ultima occasione. La terza, stanca e insoddi-
sfatta della propria vita, non esiterà a trascinare nel suo salto nel vuoto la sua famiglia pur di afferrare al volo la sua ultima occasione.
Caterina Regina, nasce a Bari nel 1954 e, dal 1964, vive nell’interland milanese.
Per anni ha dovuto accantonare i suoi sogni che solo dal 2010, ormai libera dagli impegni lavorativi, ha potuto realizzare iniziando a scrivere. È nata così la sua prima opera: Non aver paura che partecipa al concorso ALI PENNA D’AUTORE classificandosi fra i finalisti. Nel 2011 pubblica il suo secondo romanzo, dal titolo A Dio non la si fa… Nel 2014 ha partecipato alla prima edizione del Concorso Nazionale “Poeti e Scrittori Uniti in Beneficenza” con il testo Puri di cuore ricevendo quale riconoscimento di merito la Menzione d’Onore.

ANCHE LA PIOGGIA TORNA AL FIUME

Anche la pioggia torna al fiume è un lavoro di scavo e di cesello sulle sue radici, che si sviluppa per gemmazione e approfondimento, concentrando qui anche i tratti di un lavoro analitico ed esoterico, dove l’andare avanti è spesso un ritorno indietro, come un rammendo che rinforza e ridefinisce ogni passo. Lina, Rosa, Egle, Selene e tutte le altre sono donne che vivono su una montagna europea ben prima di ogni battaglia per l’emancipazione, e tuttavia sono del tutto consapevoli di sé, dedite alla sacralità della vita, all’importanza dei legami con la terra e tutti i suoi abitanti, uomini e animali, bambini e vecchi, vento e acque, sereno e bufere, lavoro e pause… nell’alternar-
si ciclico delle stagioni. Sono donne silenziose e scabre, essenziali e assolute, raccontate nei loro gesti quotidiani, in un presente storico che le fissa in immagini emblematiche come le figure di un presepe.
Emilia Bigiani, nata nell’appennino modenese, ora vive a Calci (Pi). Ha pubblicato poesie giovanili su riviste culturali, antologie di poesie e partecipato a vari concorsi piazzandosi sempre ai primi posti. Per molti anni non ha più partecipato ad alcun evento dedicandosi a percorsi di vita spirituale e al lavoro di insegnante e, in questo periodo ha partecipato alla stesura di libri di testo per insegnanti di Asilo nido. Nel 2008, è uscito il suo primo libro Le parole dei sogni una raccolta di racconti. Nel 2013 è uscito il suo libro di poesie A volte l’ombra a volte l’onda. La stessa casa editrice ha pubblicato un’altra serie di racconti, sempre relativi al mondo femminile intitolato La Tessitrice, storie dedicate all’universo femminile dove i personaggi si muovono senza clamore inchinandosi al compito cui sono chiamate con coraggio e diventando misconosciuti e testardi eroi del quotidiano. Il quotidiano “Città della Spezia” ha pubblicato un suo racconto-denuncia intitolato Call Center. Con la casa editrice Albatros ha pubblicato il suo primo romanzo Il senso del fiume.

IL QUADRO

«Hai una mano che potresti disegnare qualsiasi cosa […] ma senza amore non riuscirai mai ad essere il pittore che vuoi diventare. E tu questo amore non ce l’hai». Così il Professor Fontelli, docente di disegno dell’istituto d’Arte, cataloga Federico di cui ammira il talento innato, rammaricandosi per la freddezza e la superficialità dell’allievo. Federico, bello, giovane, talentuoso ed egocentrico, vive viziato tra gli agi di una famiglia che non gli nega nulla. Eppure sente che alla sua vita manca qualcosa. La pittura, che vive con una passione smisurata, non è in grado di riempire l’insoddisfazione che avverte, consapevole della sue capacità e tuttavia incapace di emergere ed elevarsi al
di sopra di tutto e di tutti. Un viaggio a Parigi, una proposta inaspettata da uno sconosciuto, lo sveglieranno dal torpore della piccola cittadina nella quale vive e che ormai gli va stretta.
Chi è l’uomo che ha incontrato? Solo un appassionato di pittura o qualcosa di più? Federico ha capito che questa è la sua occasione, ma cosa troverà davvero ad aspettarlo?
Pietro Mascagni è nato e vive a Livorno. Appassionato di musica classica e lirica in particolare, si è sempre dedicato alla narrativa. La raccolta di racconti “Un antico amore” nel 2006 è stata finalista al 3° Concorso Internazionale Autori per l’Europa.
Alcuni suoi racconti hanno vinto diverse edizioni dal Premio Letterario “Domenico Rea – Città di Empoli”. Nel 2006 un suo lavoro teatrale ha aperto con successo la sta-gione estiva de “La Caprillina” di Livorno. I romanzi “La sala del tango”, “Lettere provvisorie”, “La bottega della liutaia” hanno vinto i premi letterari ai quali hanno partecipato.
Nel 2016 è stato pubblicato il romanzo “Il distintivo del Genoa”.

VIETATO SOGNARE

Vietato sognare nasce come atto di denuncia contro un sistema educativo che priva le bambine dell’infanzia, le ragazze della gioventù e le donne della maturità. Di quella folta schiera di donne fa parte Nika. Seconda di sei figli, nasce intorno agli anni ’60 in un paesino minerario della Sardegna. Nika è sempre fuori tempo e fuori luogo e le punizioni, pesanti e umilianti, si susseguono ad ogni sua mancanza. La cruda realtà frena i suoi slanci e punisce i suoi tentativi di rompere con gli schemi di un’educazione che la vuole docile e sottomessa. Studia con profitto ed entusiasmo e vuole fare l’università. Trova l’amore, ma un destino crudele glielo sottrae, riportandola allo stato di “prigioniera” delle regole sociali e familiari. Per sottrarsi a questa ormai insopportabile schiavitù, decide di seguire Carlo, che la sposa e la porta in Lombardia. Comincia per Nika una nuova vita, purtroppo ben diversa da quella che aveva sognato. Anziché fuggire da quella situazione familiare violenta e non gratificante, rimane e combatte per i suoi tre bambini e per se stessa, rivendicando il diritto di essere protagonista della sua vita familiare e professionale. Sebbene la vita continui a ripeterle: “Vietato sognare!”, conquista con fatica alcune importanti soddisfazioni professionali e, lentamente, costruisce un clima migliore anche in famiglia.
Rossella Mura nasce in Sardegna nel 1954. Coniugata, è madre di tre figli. Frequenta il Liceo Ginnasio di Villacidro “E. Piga” nella sezione distaccata a Iglesias. A Monza consegue il diploma di Tecnico Sanitario di Radiologia Medica e la laurea in Scienze dell’Educazione degli Adulti. Addetta all’accoglienza e al dialogo col paziente, (prima Tecnico di Radiologia Medica), lavora nell’Ospedale San Gerardo di Monza dal 1987. Al suo primo esordio come scrittrice, partecipa all’ampliamento e alla divulgazione dei ricordi della Miniera nella pagina “Sardegna, Storie della Miniera”. Fra i suoi progetti, una Fattoria Didattica per bambini malati, fra mari e monti della sua Terra.

LA STELLA PIÙ LUMINOSA

Su quella terrazza fra cielo e mare in una calda notte di fine maggio, Matteo e Monica si erano guardati per la prima volta ed era stato subito amore. Un amore culminato nel matrimonio e consolidato con la nascita di Andrea. Un amore che sembrava dovesse durare in eterno ma che dopo l’arrivo di Camilla, la loro secondogenita, era precipitato in una crisi profonda. Tempo, pazienza e comprensione non erano serviti a nulla: alla fine, Matteo aveva dovuto subire la separazione e quindi l’allontanamento dalla sua casa e, soprattutto, dai figli. In un solo attimo, aveva perso tutto. Si era così ritrovato solo e disperato a dover
cercare in sé la forza di ricominciare, inventandosi una vita che non voleva, ma quella forza era troppo lontana per essere ritrovata.
Caterina Regina, nasce a Bari nel 1954 e, dal 1964, vive nell’interland milanese.
Per anni ha dovuto accantonare i suoi sogni che solo dal 2010, ormai libera dagli impegni lavorativi, ha potuto realizzare iniziando a scrivere. È nata così la sua prima opera: Non aver paura che partecipa al concorso ALI PENNA D’AUTORE classificandosi fra i finalisti. Nel 2011 pubblica il suo secondo romanzo, dal titolo A Dio non la si fa… Nel 2014 ha partecipato alla prima edizione del Concorso Nazionale “Poeti e Scrittori Uniti in Beneficenza” con il testo Puri di cuore ricevendo quale riconoscimento di merito la Menzione d’Onore.

ILLUSIONI FATALI

Illusioni fatali è un’antologia di racconti basati sul tema dell’inganno. Elemento principe che caratterizza le varie sfumature della vita fin dai tempi dei tempi, l’illusione è ciò che viene messo innanzi a ogni essere umano dal momento della sua venuta al mondo.
I personaggi di questi racconti si trovano immersi in situazioni imprevedibili e sono costretti ad agire per opera dell’inganno, altri risultano esserne delle semplici vittime. Illusioni, perché di questo si tratta; la messa in opera degli individui ai fini del raggiungimento dei propri scopi per prevalere in certe situazioni, riuscire a sopraffare il nemico,
oppure per semplice istinto di sopravvivenza. Il lettore affronterà così una serie di situazioni differenti nelle quali anch’egli potrà ritrovarsi ad essere vittima di un inganno inaspettato.
Giuseppe Florio è nato a Prato nel 1988. Appassionato di storia e letteratura, coltiva nel tempo libero i suoi interessi per i libri, la musica e l’arte. Attualmente lavora come impiegato in un’azienda di elettronica per la difesa.
Illusioni fatali è la sua prima pubblicazione con dreamBOOK edizioni.

IL MIO MIRACOLO

La vita di April viene stravolta dalla morte del nonno, a cui era molto affezionata. Costretta a trasferirsi con la famiglia nella periferia del Tennessee per stare vicini alla nonna, imparerà ad affrontare la vita da un’altra prospettiva e scoprirà che è inutile chiudersi nel dolore e fingere di dimenticare. Conoscerà l’amore, e imparerà che l’amore vero non è solo quello romantico ma quello che spesso viene sottovalutato e rimpianto. Una storia vera che appassiona e commuove, regalando anche sorrisi e allegria.
Irene Valentini è nata a Pisa nel marzo del 1995. Vive e studia a Pisa. Nel tempo libero ama leggere e scrivere.
Il mio miracolo è il suo primo romanzo, ma nel cassetto nasconde qualcosa che merita essere tirato fuori.

POKER DI DONNE

Poker di donne vuol essere, in qualche modo, un romanzo “corale” pur rappresentando oggettivamente quattro racconti distinti. Voci di donne che la quotidianità ha umiliato e offeso o anche solo ferito, ritratti di un’umanità che ci cammina a fianco o che, talvolta, ci rappresenta. L’attenzione e il rispetto dell’Autore a cercare di “essere” ognuna di quelle donne regala alle pagine una autenticità e un valore testimoniale particolarmente significativo. Una scrittura “leggera” che affonda in profondità fino all’anima del lettore perché ad essa parla con le parole confidenziali con le quali un amico o un’amica si confessano davanti a un caffè
Gabriele Astolfi è nato a Bologna, dove vive. Ha pubblicato: Una giornata normale (2005), Due zampe di troppo (2007), …Andremo ancora a giocare (2009), La pratica (2011), I cani non fanno colazione (2011), Tumuori (2013), ERVIRNA Una storia d’amore (2013), A pungere sono le femmine (2014) e Storie di umani e consimili (2014). È presente in diverse antologie e ha vinto svariati premi in concorsi letterari.

TU SEI ME

Una famiglia colta e benestante si scopre fragile, non completa. Mario non si sente mai abbastanza mentre Loredana, sicura di sé, lo incoraggia, rassicura. La gravidanza di Ilaria, la loro unica figlia, segnerà un nuovo inizio, un percorso per chiarirsi una volta per tutte.
Ma questa, è una mezza verità.
Giancarmine Trotta nasce a Matera ma è da subito Pisticcese d’adozione, fino a quando la Toscana non lo rapisce prima come studente universitario (si laurea in tecnologie agrarie col massimo dei voti), poi come dipendente del servizio idrologico regionale presso la Regione Toscana. Risiede a Cascina, ma non dimentica la sua Pisticci, che raggiunge non appena possibile. Ma in lui cova il desiderio di misurarsi con il fantastico mondo della scrittura che apprezza da sempre come lettore. Nasce così il suo primo romanzo Tu sei Me, nel quale unisce gli amori della sua vita: la famiglia, i figli, la sua terra e le radici antiche che conserva nonostante il mutare dei tempi. Forte del successo tributato al suo romanzo, sta già lavorando a una seconda opera sulla quale mantiene un rigoroso silenzio, persino col suo editore.

STELLA POLARE

Michela Castello
Melissa non ha mai incontrato fisicamente il personaggio filo conduttore di tutti i racconti. Ispirata dalla sua voce, Melissa compie in ogni racconto un viaggio dentro se stessa, nei recessi della sua anima, alla ricerca di un senso da dare alla propria vita. Lui le appare quasi sempre in momenti cruciali, portandole conforto e serenità e infondendole nuova linfa vitale, Luce e speranza con le sue parole intrise di umanità. Diventa per lei una sorta di guida spirituale, la sua STELLA POLARE. Ogni racconto racchiude in sé un messaggio di amore per la vita, instillando nella protagonista una maggiore consapevolezza e una
nuova saggezza.
Michela Castello, nasce e vive a Pontedera (Pisa) mentre a Cascina svolge la propria attività lavorativa.
Parallelamente vive il suo rapporto con la scrittura misurandosi prima su web con una serie di racconti e di riflessioni che la conducono verso questa prima pubblicazione nella quale mostra le sue carte migliori. La sua disabilità visiva non le impedisce di “vedere” i limiti e le aberrazioni del mondo e della società e per questo suggerisce dei rimedi e delle alternative che derivano anche dal suo percorso spirituale e trascendentale.

LA VOGLIA DI CAFFÈ

Se vi capitasse di passare a Napoli, state bene attenti perché un essere completamente vestito di nero, cupo e ambiguo, potrebbe derubarvi di quanto di più caro possediate al mondo: la vostra storia.
Benedetta De Nicola, nasce il 18 ottobre 1995 a Vico Equense (NA). Consegue il Diploma al Liceo Linguistico “Publio Virgilio Marone” di Meta nel 2014. Le sue passioni sono l’arte, la musica, le lingue, lo sport e la letteratura ed è proprio grazie alla letteratura che scopre l’incondizionato amore verso la scrittura, amore talmente forte da portarla a decidere di inseguire un unico sogno: scrivere per vivere. Nel novembre 2014 riceve il premio speciale dalla giuria per il racconto Sogno di una notte di mezza estate, risultato finalista al concorso nazionale “I Sogni Possibili”. Attualmente studia Lettere Moderne all’Università Federico II di Napoli, occupandosi inoltre di svariate attività culturali tra Napoli e provincia.
La voglia di caffè è il suo primo romanzo, ma non intende assolutamente fermarsi lì.

QUANDO NACQUE C’ERA LA LUNA

“La storia che racconto è totalmente inventata, eppure vera. Via via che scrivevo mi accorgevo di attingere continuamente a ricordi stratificati dentro di me. Personaggi strani, situazioni particolari si proponevano e talvolta si imponevano perché li fissassi sulla carta. È stato particolarmente emozionante scoprire che stavo scrivendo non solo di esperienze personali ma anche di ciò che da bambina mi era stato raccontato o solo ascoltato nei discorsi domestici e che era diventato parte di me. Oggi che manca quella dimensione che veleggia tra realtà e fantasia costituita dalla trasmissione orale di storie antiche e affascinanti, questa mia narrazione è in qualche
modo uno stimolo a recuperarla. A questo passato di ambienti naturali e di legami umani oggi scomparsi, mi sono ispirata per narrare questa storia che è vera e propriauna fiaba per adulti”.
Dora Muccio Magli, siciliana, vive in un piccolo centro sulle pendici dell’Etna. Laureata a Catania, ha insegnato per molti anni materie letterarie. Ha fatto parte della giuria del Concorso Nazionale Caffè Letterario Moak dal 2004 al 2006 e nel 2007 della giuria della VII edizione del Concorso di Narrativa e Poesia Henna Cerere e della IV e V edizione del Concorso di Poesia E-viva la mamma di Modica. Ha pubblicato: C’era una valle; Stupir lo palato. Non mangiar da struzzo; Quaderni di silenzi; La clessidra di piombo e Stupir lo palato con spezie e cioccolato tutti editi da Editore Il Lunario – Enna.
MERAVIGLIOSO AMORE, STORIA DI V.
V. è Vanessa Simonini, una ventenne piena di vita che in una notte di dicembre del 2009 è stata strangolata da un “amico”, che ha poi abbandonato il suo corpo sul greto del fiume Serchio, vicino a Gallicano. V. è una delle migliaia di vittime di quel femminicidio che offende la dignità di una società che si vuol definire “civile” e che obbliga a interrogarsi su come sia ancora possibile, nel XXI secolo, giungere a uccidere una donna solo per un rifiuto o per la richiesta di tornare ad essere libera. In questo romanzo, la madre ripercorre le tappe più significative dell’esistenza di V.: è l’occasione per raccontare anche di altri tempi, tempi nei quali quei
suggestivi luoghi della Lucchesìa erano vissuti da altra gente con altre regole e un’altra capacità di coesione, ma è anche, e forse sopratutto, l’occasione per denunciare un rischio costante in questa società: quello di non saper distinguere per tempo questi assassini, spesso celati dietro identità più che normali, finendo per dare i propri figli, o se stessi, in pasto a loro in assoluta buonafede.
Maria Grazia Forli, è nata a Vergemoli ma abita da diversi anni a Gallicano, in provincia di Lucca. È sposata e ha tre figli. Ha pubblicato due raccolte di poesie, Semplicemente in e Voci del cuore, nel 1995. Nel 1997 è uscito il suo primo libro dal titolo Sbriciole di vita. Nel 2011 ha pubblicato una raccolta di poesie, Il Volto della vita. Collabora al periodico “La voce di Tutti” dove scrive poesie e testimonianze di vita.

SENSO

Confessione scioccante e introspettiva di una giovane donna vittima di violenza domestica, Eva è l’espressione grandiosa di una femminilità repressa dal senso di abnegazione, assoggettata a una virilità illecita, mortificata nella propria sensualità, privata del diritto a vivere la maternità e dei propri diritti di identità e libertà. Sceglierà, in maniera inconsapevole, di cedere al Senso naturale e legittimo di essere soprattutto se stessa. Moglie, amante, adultera, contesa, amata, giudicata e vittima del proprio giudizio, ma soprattutto donna.
Kenia Catarsi, nasce a Livorno nel 1981. Laureata a Pisa in Mediazione Linguistica nel 2004, è oggi interprete e insegnante di lingue. Il suo talento letterario si mostra in questa sua opera prima frutto di un lungo e faticoso cammino di esperienze, talvolta anche dolorose, che l’ha condotta verso una maggiore consapevolezza di sé e al piacere/bisogno di condividere con gli altri il proprio cammino.

NARRATIVA

L’EMPORIO

Se Ida è una ragazza che ha voluto dare una rigida impronta razionalistica alla sua vita contro ogni aspettativa della madre, Federico è uno scienziato che studia biologia e genetica, ma ama la mitologia e la musica sacra. Amici in un gruppo disomogeneo, potrebbero continuare a vivere le loro vite in modo parallelo se Elyas, uno straniero gentile e misterioso, non venisse ad aprire uno strano emporio in città dove, insieme a vecchie cose e libri un po’ consumati, vende anche sogni a chi non ne ha più. Quel luogo sarà per i due protagonisti l’occasione per riscoprirsi individualmente e scegliersi reciprocamente divenendo parte di un progetto
del quale Elyas è artefice e a sua volta parte, lasciando spazio a riflessioni sul senso della vita e sulla continuità di questa oltre lo spazio e il tempo concesso a ciascuno di noi.
Maria Pia Oelker è nata ad Arezzo nel 1951. Laureata in psicopedagogia all’Università di Perugia, è stata dapprima ricercatrice presso l’Istituto di documentazione sull’immagine del dipartimento di Antropologia Culturale dell’Università di Perugia e successivamente docente di scuola elementare. Dal 1985 è membro del Comitato Italiano per l’Unicef. Da molti anni coltiva l’hobby della scrittura, ha pubblicato alcuni racconti, molti articoli per giornali on line, alcuni saggi pedagogici e otto romanzi: Un cerchio perfetto (Ibiskos 1992), Girasoli d’inverno (L’Autore Libri 1995), Un sasso nello stagno (Ibiskos 2000), Le mani del giardiniere (Rundetaarn 2006), Ad Oriente (Rundetaarn 2008), Concerto per violino solista (Silele 2009) , “Parole scritte sull’acqua” (Ilmiolibro 2011) e Una donna in ombra (Ibiskos 2012).
NARRATIVA

LA STAZIONE SENZA NOME

Negli anni ’30 un gruppo di adolescenti attratti da un progetto comune, si ritrova a condividere la propria vita e crescita interiore guidati da un’insegnante di disegno e pittura dai metodi totalmente fuori dagli schemi tradizionali. L’espressione artistica in tutte le sue sfaccettature influenzerà il loro modo di pensare, di vivere e di comportarsi, formerà rapporti solidali e puri che solo l’avvento del Fascismo e della Seconda Guerra Mondiale interromperà fisicamente, avviando ognuno alla propria vita. Quasi casualmente, questo gruppo si ritrova negli anni ’70 per passare il testimone a giovani che, come loro anni prima, inseguono un
sogno: l’emancipazione dai condizionamenti esterni. Un viaggio nella libera espressione, nel significato della vita e dei suoi valori attraverso tutte le forme artistiche, capaci di educare ai giusti valori e alla percezione delle priorità positive e costruttive.
Arnaldo Mario Chisari, italo-argentino, nasce a Rosario, Argentina, nel 1959. Frequenta il primo anno dell’Università Nazionale di Rosario, studiando belli arti. Trasferitosi in Italia nel 2002, riprende la pittura e contemporaneamente ritorna alla scultura, la sua opera “La bandiera dell’umanità” con i suoi 6 metri di altezza, su una base di alabastro e acciaio, viene issata a Pisa in data 2 ottobre 2011, durante l’anniversario del 150° dell’unità d’Italia, e una replica in miniatura donata al Presidente della Repubblica Napolitano. Espone le sue opere in gallerie d’arte a Pisa, Firenze, Grosseto, Roma e Genova. Nel 2011 fonda il movimento culturale “Il Radicismo”. Da una proposta per una piccola recita per bambini, nasce l’idea del libro, intrecciando i significati di alcuni suoi quadri con la storia narrata nel romanzo “La stazione senza nome”.
NARRATIVA

PEZZI DI CUOIO

Edoardo Pellegrino, alle soglie dei quarant’anni, vive serenamente la sua superficialità galleggiando nel Comprensorio del Cuoio, insieme di piccoli comuni della provincia pisana noti per gli “odori”, che siano di pelle conciata o di tartufo bianco. È un single convinto, ama la sua moto, il buon vino e, a modo suo, le donne. Tutti i comportamenti di Edoardo sono finalizzati a un unico obiettivo: limitare al minimo ogni forma di responsabilità. Architetto come formazione, si rifugia a lavorare nella rivista culturale cittadina “Cuore” dove sfrutta il suo sarcasmo innato e la sua buona mano facendo il vignettista e curando il sito web. Il fondatore della rivista, l’enigmatico Diego, e il capo redattore, il passionario Fulvio, sono suoi amici d’infanzia. Nulla sembra turbare la vita tranquilla che Edoardo si è scelto. Il destino vuole, però, che a causa di un malore, Fulvio non possa recarsi in Chiapas per un servizio sugli zapatisti e Diego, promettendo una mini vacanza a Playa del Carmen, convince Edoardo a partire. Inizia l’avventura che porterà Edoardo, contro la sua volontà, ad affrontare situazioni per lui impensabili. Riuscirà questa storia a cambiare Edoardo o rimarrà il solito “surfista” della vita? La domanda rimane aperta e il finale, naturalmente, è a sorpresa.
Simone Falorni, nessuno ha mai capito bene di cosa si occupi. Sembra sia laureato e addirittura ‘masterizzato’. Qualcuno giura di averlo visto insegnare all’Università. Si possono trovare manuali, ricerche e articoli pseudo scientifici da lui curati, ma è possibile si tratti di un omonimo. Molti gli attribuiscono doti di grande organizzatore, altri lo considerano un lupo solitario che si diletta nel fare foto e recensire osterie per conto di Slow Food. Tra le cose che ha fatto, vere o presunte, sicuramente scrive romanzi.
NARRATIVA

STAGIONI (SOGNATE)

Proposti in un ordine che capovolge la più antica sequenza dell’annuale fecondità (in base alla quale si disponevano i mesi dalla primavera all’inverno), i racconti che compongono il volume Stagioni (sognate) tracciano il percorso di un anno che solo in apparenza viene scandito dalla cronologia. Questo particolarissimo anno sognato smentisce ogni linearità dell’esperienza in un rincorrersi sfumato di percezioni, trasalimenti e memorie. Nessuna pretesa di realismo – se non quello che appartiene al sentimento e alle verità del cuore – caratterizza queste cinque brevi narrazioni che piuttosto si volgono verso la dimensione del mito
e verso la leggenda. Partecipe dei sussulti e dei trasalimenti dell’animo umano – anzi, protagonista autentica, insieme agli uomini, di queste pagine – è la natura, la cui voce, fatta di foglie e di petali, di nuvole e di vento, non suona mai uguale, ma ritorna, appunto, stagione dopo stagione.
Francesca Favaro ha pubblicato le monografie Alessandro Verri e l’antichità dissotterrata (Ravenna, Longo, 1998); Nel segno di Ovidio. Giovanni Boccaccio, Luca Pulci e Lorenzo il Magnifico autori di metamorfosi (Bari, Ladisa, 1999); Le rose còlte in Elicona. Studi sul classicismo di Vincenzo Monti (Ravenna, Longo, 2004); Canti e Cantori bucolici. Esempi di poesia a soggetto pastorale fra Seicento e Ottocento (Cosenza, Pellegrini, 2007). Nel 2009 è apparsa la sua prima prova narrativa, il volume Il ciliegio e altri racconti, Perugia, ali&no editrice; del 2010 è il libro Studi e sogni di letteratura, opera miscellanea di saggistica e di scrittura creativa, edito da Ibiskos Editrice Risolo, Empoli. Nel 2011 ha pubblicato il libro di poesie Luci (Cosenza, Pellegrini).

MISS CERETTA

Alba Ferri, commissario di polizia, lavora sotto copertura come prostituta per scoprire chi c’è dietro a una serie di omicidi. Coraggiosa e tenace, ironica e sempre pronta ad aiutare chi ha bisogno Alba nel corso della storia trova l’amore e scopre di poter contare su nuovi amici e vecchie conoscenze per uscire viva dalla brutta situazione in cui si è cacciata. Intraprendente e rispettabile commissario alla guida dei suoi uomini, non disdegna la cura del suo corpo: da brava ex estetista, la ragazza ama essere perfetta in ogni occasione, da questa sua mania il sopranome “Miss ceretta”. Colpi di scena ed emozioni si rincorrono in questo giallo che coinvolge il
lettore sin dalla prima pagina, un romanzo che esce dagli schemi senza tradire il gusto degli amanti del giallo.
Arianna Secciani è una casalinga toscana madre di due figli; la scrittura è la sua passione. Il suo esordio, La sconfitta del male, è la storia di una mamma e una figlia unite da sempre e per sempre. Una donna per le donne, storia di una donna vittima di violenza impegnata ad aiutare altre donne, e Con gli occhi di un uomo nel quale l’autrice si cala nei panni di un uomo per raccontare questo amore tormentato, precedono quest’ultimo romanzo che invece esplora il linguaggio del giallo. Pubblica anche tre libri online: Cenerentola disinnamorata; Passione fulminea; Dolce cara ossessione, tre libri che raccontano storie diverse passando dall’amore che stordisce e illude all’amore folle e malato. Tra un libro e l’altro Arianna Secciani trova il tempo di scrivere anche racconti brevi e poesie. Ironica e solare, mette un po’ della sua ironia toscana in ogni libro, fiera delle sue origini ama far ridere e sorridere chi la circonda, pur non rinunciando ad affrontare con coraggio tematiche sociali di grande attualità.

DUE CASI DIFFICILI PER IL COMMISSARIO CARRANI

Mariquita Zamperla
“Un uomo sulla quarantina con il fisico muscoloso mi ricevette alzandosi in piedi e dandomi la mano in una stretta decisa ma calda, puntandomi addosso due occhi di un azzurro intenso. Alle sue spalle due cartine geografiche delle Apuane con alcune zone cerchiate in rosso, sotto due attestati di partecipazione al soccorso alpino e alcune foto”. Così Emma nel primo racconto, Girasoli, ci presenta il Commissario Paolo Carrani, che sarà il personaggio chiave di queste due storie nelle quali faremo la conoscenza del nuovo protagonista del giallo italiano. L’ambientazione toscana e più precisamente in uno dei tanti incantevoli borghi della lucchesia, Barga, ci regala atmosfere e tradizioni locali che possono però ben estendersi ai tanti altri centri minori del nostro Paese.
Un giallo originale nel quale la dimensione uma-
na dei personaggi, anche dei “cattivi”, supera di gran lunga la spettacolarità delle azioni coinvolgendo il lettore in un gioco di ipotesi tutte verosimili e possibili.
Mariquita Zamperla Fiorentina di nascita, pisana di adozione, artista per vocazione. Divide la sua vita tra la sua professione e l’amore incondizionato per la scrittura, la musica, l’arte e la montagna. Questi due brevi romanzi, tenuti a lungo nel cassetto, sono il prologo di un itinerario narrativo che l’Autrice sta già elaborando in vista di nuove pubblicazioni. La sua scrittura, originale e moderna, ben si adatta a un lettore dei nostri giorni senza deludere gli amanti di una letteratura più classica.

LE INDAGINI DEL COMANDANTE TENAX – FUOCO AMICO

«Ti ho svegliato?!»
«No, stavo facendo un solitario...» aveva risposto Tenax infastidito dall’ironia del collega.
«Allora vedi di vestirti in fretta e vieni a San Giuseppe».
«Che è successo Giorgio?»
«Hanno ammazzato una guardia giurata durante il servizio di controllo a una fabbrica. L’omicidio si è verificato circa due ore fa».
Inizia così una nuova avventura del Comandante dei Carabinieri Tenax, che lo vede protagonista di un caso legato a una vendetta interna a una società di guardie giurate. Ancora una volta il fiuto del Comandante condurrà la squadra verso la soluzione
del caso, ma fantasmi del passato turberanno la sua mente costringendolo a riflettere sul significato di “certezza della pena” e sul ruolo della Magistratura nel considerare una condanna “equa” rispetto alla colpa commessa. La penna dell’Autore, ci porta all’interno delle indagini e delle numerose sinergie necessarie per affidare alla giustizia i colpevoli, trovando le parole più giuste per dare a tutti i protagonisti il valore che meritano, in un quotidiano eroismo che passa attraverso un lavoro spesso faticoso e poco gratificante.
Daniele Venturini nasce a Tendola di Fosdinovo (MS), nel 1956. A 19 anni si arruola nell’Arma dei Carabinieri. In 35 anni di servizio, ha assunto vari incarichi di Comando. Nella sua lunga carriera di investigatore è stato insignito con varie onorificenze. Si congeda con il grado di S. Tenente. Fuoco Amico è il secondo romanzo che vede il Comandate Tenax protagonista di realistiche inchieste in territorio nazionale. Precedentemente aveva pubblicato Una commedia in tre atti.

LE INCHIESTE DEL COMMISSARIO BERNARD

Il commissario Jean Bernard ha chiuso con il fumo anni fa, ripromettendosi di riprendere quando sarà 65enne. Cioè a breve. A quell’età non avrà il tempo di fargli troppo male. Cammina volentieri sotto la pioggia e spesso si sofferma sul Pont Saint Michel a guardare la Senna e i lunghi barconi neri che si muovono silenziosi. Beve acqua ghiacciata, sente che lo rigenera. Dovunque sia, gradisce mangiare bene, preferendo le specialità locali. In realtà si adatta a qualunque piatto. Del colesterolo alto si preoccupa poco, convinto che camminare molto sia la terapia migliore. Nei momenti decisivi di un’inchiesta, a volte appoggia la fronte sul vetro della finestra
dell’ufficio: quel contatto facilita inventiva e intuito, qualità delle quali è ben provvisto. Se può, quando passa dalle parti del cimitero di Montparnasse, va a salutare la sua Christine, amata compagna di vita. Da quando lei non c’è più, ha scoperto di sapersi commuovere. Ma la grinta è sempre la stessa.
Sirio Malfatti è stato un medico. Ha attraversato per quasi 40 anni le corsie ospedaliere. Tre decenni in Medicina Generale e il quarto, prima nel mondo della Donazione e Trapianto degli organi, poi in quello della Medicina Palliativa. Ha la passione della creta, scrive da sempre, da quando perse la prima fidanzatina perché un piccolo rivale le dedicava poesie decisamente migliori delle sue. Anni dopo smascherò quel falso poeta: erano di Prévert. Il “giallo” è scoperta recente, ma è anche un po’ un ritorno al passato: effettuare una diagnosi a volte è difficile quanto capire chi è il colpevole.

GIALLI

LE INDAGINI DEL COMANDANTE TENAX

«I rintocchi della campana di Comacchio, riportarono alla realtà il Capitano Tenax, cosi lo chiamavano i suoi uomini perché quando “addentava un osso”, non lo mollava mai. Il Tenace, questo era il suo nome di battaglia. Il suo vero nome era Luca Valentini, 32 anni, fisico atletico, 1,85 di altezza, capelli biondi e occhi azzurri…».
Per uomini come il Comandante Valentini, in tantissime missioni la ricerca della verità passa anche dal mettere a rischio la propria vita: ordinaria quotidianità per chi crede ancora nella giustizia e nei diritti di coloro che vivono nel rispetto delle leggi. Ma ci sono storie che lasciano il segno an-
che dentro chi sembra temprato alle violenze più efferate: questa è una di quelle, la prima di una serie di racconti-verità che vogliono mettere in luce la determinazione, il coraggio e la passione di tanti uomini che, nell’ombra, svolgono un ruolo prezioso per contrastare il crimine.
Daniele Venturini, nasce a Tendola di Fosdinovo (MS), nel 1956. A 19 anni si arruola nell’Arma dei Carabinieri. In 35 anni di servizio ha assunto vari incarichi di Comando. Nella sua lunga carriera di investigatore è stato insignito con varie onorificenze, tra cui: Cavaliere della Repubblica e la Medaglia Mauriziana. Gli sono stati concessi vari encomi per meriti di servizio. Si congeda con il grado di S. Tenente. È laureato in Storia con indirizzo archeologico medievale presso l’Università di Pisa, con il massimo dei voti. Ha un Perfezionamento in Tecniche della Comunicazione e un Master in Didattica, Divulgazione e Nuovi Media dell’Antichità, conseguiti presso l’Università di Ferrara.

THRILLER PROTOCOLLO VIENNA

Un messaggio criptato, le ultime volontà di un uomo in fuga. Mark Blak, docente di Harvard, si troverà coinvolto suo malgrado in un piano criminale per sovvertire l’ordine politico del suo Paese. Sull’America l’incubo di un virus dagli effetti più devastanti dell’Ebola. Durante la sua avventura, Mark sarà affiancato dalla bella detective Michelle Santana e potrà contare e sull’amicizia del suo ex alunno Tony Barton. In una escalation di emozionanti colpi di scena, i tre, si troveranno ad affrontare “Il Maestro”, un uomo misterioso che, nell’ombra, dirige e guida un gruppo di uomini e donne senza scrupoli. Ma non tutto è come sem-
bra. Colpi di scena, omicidi e rivelazioni scioccanti, descriveranno una realtà post 11 settembre decisamente unica per il patriottico paese degli Stati Uniti d’America che tutti conosciamo.
Mario Basile, classe 1969, si dimostra fin da ragazzo attratto dalle spy story e dai Thriller cui dedica gran parte del tempo libero. Per lungo tempo l’attività lavorativa lo tiene lontano da quella che scopre essere una sua passione segreta: la scrittura. Solo da poco tempo, e dopo aver finalmente ritrovato la serenità a fianco della nuova moglie Lina, con la quale vive nella sua amata Napoli, ha iniziato a cimentarsi in questa avventura che lo ha condotto a realizzare questa opera prima, Protocollo Vienna, alla quale è intenzionato a dare rapidamente un seguito.

THRILLER SDB

Istanbul, anno 2000. Una sera di giugno un elicottero esplode appena superate le rive del Bosforo, uccidendo le SDB, due efferate assassine appartenenti al Daire, uno dei Clan di spicco del crimine organizzato mondiale. Udine, anno 2001. Dopo sei anni dalla loro improvvisa scomparsa le sorelle Renè e Lisa tornano a casa. Diverse caratterialmente e fisicamente dalle ragazzine che erano, non sono disposte a dare nessuna spiegazione sugli avvenimenti che le hanno coinvolte in quegli anni. Decise a dimenticare quei terribili sei anni, che pure tornano costantemente alla mente, cercano di costruirsi una nuova vita ma la lunga
mano del Daire sembra incombere su di loro per imporre una nuova, terribile sudditanza. Sarà, forse, l’ultimo capitolo di questa drammatica vicenda che segnerà di nuovo col sangue il destino delle due ragazze?
Irene Merlino nasce in Friuli nel pieno dell’autunno del ’79. Quinta di sei fratelli, Irene trova i suoi momenti di fuga nell’immaginazione. Solo durante le scuole medie comincerà a mettere su carta alcuni di quei pensieri, imparando dalle molte letture, cominciate in quegli anni e alimentate nel tempo, a dare maggiore corpo e sostanza a personaggi e azioni. Distante dai sentimentalismi e affascinata dalle culture degli altri Paesi, sebbene sempre bisognosa di dar vita a personaggi in grado di affrontare sfide, crea negli anni un mondo ricco di personaggi, di regole, di modi di agire e pensare che, pur radicati nella realtà, appariranno in una nicchia circoscritta a se stessa. SDB è parte del risultato di questo mondo.

ESOTERICA IL RESPIRO DELL’ANIMA

Prosegue l’attività investigativa dell’Ispettrice Giorgia Clerici intrecciando quotidianità e realtà parallele. La storia si svolge tra Milano, sede della “Speciale”, il parco del Ticino, il lago Maggiore e la riviera ligure. Le vicende umane dei vari componenti della “Speciale” si intrecciano con gli aspetti più tecnici delle indagini, ancora una volta diversi percorsi investigativi dividono e riavvicinano i protagonisti, nuovi affascinanti personaggi accompagnano il lettore alla ricerca dei “colpevoli” e lungo percorsi d’anima che illuminano anfratti di memorie rimosse, di paure e passioni. L’intuito di Giorgia si arricchisce di nuove possibilità grazie all’incontro con il pensiero breathariano, con le potenzialità illimitate della psicodinamica e con la scoperta di verità scientifiche
che rasentano l’impossibile. Lo sfondo meraviglioso della riviera ligure diviene testimone di crimini sofisticati e crudeli, ma anche sa essere grimaldello del profondo, così da raggiungere e svelare verità inconfessabili, misteriose trame ctonie che conducono protagonisti e lettori, spesso confondendo gli uni negli altri, lungo i meandri più intimi dell’io, per potersi osservare da “un altro punto di vista”.
Sono uno scrittore che preferisce l’anonimato: se l’opera regala qualcosa a qualcuno, bello è tacere il nome del donatore, affinché il dono abbia valore per se stesso e non per chi lo ha donato; se nulla lascia di sé, utile è dimenticare il nome dell’autore, inutile come la sua opera”. Questo il pensiero di Gershom Freeman il cui nome, di origine ebraica, significa “io sono solo in una terra straniera”; il cognome, invece, l’ha scelto lui, uno pseudonimo che ben rappresenta la sua essenza di “uomo libero”, di mente, di cultura, da condizionamenti ideologici, politici, religiosi, sempre aperto ad accettare negli altri ogni variabile comportamentale ed etica come forma di rispetto e come opportunità di arricchimento del proprio sapere. In ultima analisi, Gershom Freeman non vuole correre il rischio di divenire un personaggio pubblico: ama troppo la sua libertà per farsi prigioniero del successo.
ESOTERICA

IL QUADRATO DEL SATOR

Dalle morbide penombre lacustri del lago Maggiore, l’ispettrice di polizia Giorgia Clerici ottiene un una promozione professionale e un trasferimento a Milano come membro di una particolarissima squadra investigativa denominata “Speciale”. Professionalità, intuito e un ingrediente misterioso guidano il viaggio di Giorgia lungo intricati percorsi in precario equilibrio tra indagini poliziesche, inquietanti misteri storici, disorientanti itinerari sapienziali intrecciati alla stimolante novità di trovarsi catapultata nel cuore della metropoli più europea d’Italia. Giorgia indaga sul rapimento di un bambino, figlio di una delle famiglie più ricche della provincia milanese; sulla giovane sorella del piccolo, un’insolita adolescente amante di magia ed esoterismi insieme all’inquietante figura
del suo quasi partner genialoide; e sulla madre anch’essa non esattamente come vuole apparire. L’esito annunciato e contemporaneamente inatteso arriva al precipitare degli eventi che non risolvono ogni dubbio ma raggiungono l’inevitabile necessario epilogo, come la vita, che arriva alla conclusione senza essersi del tutto rivelata, col desiderio e la speranza che non sia davvero finita.
Sono uno scrittore che preferisce l’anonimato: se l’opera regala qualcosa a qualcuno, bello è tacere il nome del donatore, affinché il dono abbia valore per se stesso e non per chi lo ha donato; se nulla lascia di sé, utile è dimenticare il nome dell’autore, inutile come la sua opera”. Questo il pensiero di Gershom Freeman il cui nome, di origine ebraica, significa “io sono solo in una terra straniera”; il cognome, invece, l’ha scelto lui, uno pseudonimo che ben rappresenta la sua essenza di “uomo libero”, di mente, di cultura, da condizionamenti ideologici, politici, religiosi, sempre aperto ad accettare negli altri ogni variabile comportamentale ed etica come forma di rispetto e come opportunità di arricchimento del proprio sapere. In ultima analisi, Gershom Freeman non vuole correre il rischio di divenire un personaggio pubblico: ama troppo la sua libertà per farsi prigioniero del successo.
ESOTERICA

L’ALBERO DI ZAFFIRO

Nel mezzo del cammino di sua vita una psicoanalista attraversa una profonda crisi professionale e umana: la sua formazione e la sua esperienza si rivelano ormai impotenti, sia a “curare” i suoi pazienti, che a farla uscire dallo stato di lutto permanente in cui vive dopo la morte del marito. Il suo vecchio Maestro le insegnerà un nuovo, antico, metodo di interpretazione e di cura, per i suoi pazienti e per sé, un metodo fondato non sulla parola, ma sulla “lettera”. Le “lettere” dell’alfabeto ebraico, formano anche le radici e le braccia dell’Albero della Vita, il simbolo più potente della Qabbalah: ognuna di esse istituisce un sistema di corrispondenze
con l’intera esperienza umana, tutte insieme fondano i pilastri degli archetipi universali. La risalita dell’Albero della Vita condurrà Sophia e i suoi pazienti, tramite la sapienza del cuore, alla conoscenza che unisce le polarità, alla creatività che fonde immaginazione e logos, all’armonia fra la lettera mem e la lettera shin.
Il codice occultato nei versi del Cantico dei Cantici solleverà il velo sul segreto della realizzazione di tutte le potenzialità dell’essere umano, oggi e nel mondo a venire.
Dliel ha studiato Filosofia e Psicologia in Italia e in Francia e ha conseguito una formazione psicoanalitica. Dieci anni fa ha incontrato la Qabbalah: in essa ha trovato la sintesi più alta nella dialettica sempre aperta della sua vita.

CONTEMPORANEA STORIE

VOCI DAL SILENZIO

Elettra Candiloro – Maria Serenella Candiloro
Da una Palermo dei primi del Novecento, per lavoro, un giovane pieno di entusiasmo e di curiosità, si avventura all’estremità opposta dell’Italia, a Fiume, prima tappa di un lungo cammino che la “Storia” contribuirà a fargli percorrere. Si parla della disfatta di Ca-
poretto, della guerra in Africa settentrionale, del lungo viaggio per mare dei prigionieri italiani per raggiungere l’India e il campo di Yol, del dramma dell’Istria, della faticosa ricostruzione dell'Italia e della vita degli italiani nel primo dopoguerra. Un viaggio che testimonia come nessuno esca indenne da certe esperienze che cambiano e condizio-
nano in maniera irreversibile scelte di vita. Voci dal silenzio vuole raccontare le vicende di persone che si sono trovate a vivere nel Novecento, un secolo denso di avvenimenti drammatici: due guerre mondiali, emigrazioni, esodi, prigionia… raccontando il loro mondo, il loro modo di vedere il mondo, che è stato quello di molti italiani.
Elettra Candiloro, nata a Fiume, si è laureata in Lettere Classiche all’Università di Pisa e ha conseguito il Diploma presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, per poi dedicarsi all’insegnamento. Perfezionatasi in Storia Antica, ha pubblicato su questo tema alcuni saggi.
Maria Serenella Candiloro, laureatasi a Pisa in Scienze Biologiche, ha sempre avuto un grande interesse per l’Arte e la Letteratura. Da qualche anno si dedica con passione alla scrittura. Ha pubblicato, nel 2012, sotto lo pseudonimo di Serena Mauri, il racconto Che cosa cerchi Marì. Poiché ritiene che lo scrittore sia solo lo strumento grazie al quale dei “Personaggi” prendono vita, preferisce che ad essi e non a lei, venga dato spazio.
STORIE CONTEMPORANEA

LE RIGIDE SCARPATE DELL’ESSERE

Milano1858. Dopo la morte del padre, la vita del giovane Alessandro Corsi, già piena di problemi, si complica sino a divenire ingestibile. Abbandonato dai fratelli, si trova solo a lottare con un’invadente ombra del passato che lo trascina dritto in prigione. Riottenuta la libertà in maniera torbida, viene tradito dalla ragazza che ama e cade vittima dei cattivi sentimenti, i quali prendono totalmente il sopravvento sul suo fragile buon senso e sulla sua scarsa rettitudine.
Inizia così un percorso difficile, privo di equilibrio, che lo porta a compiere azioni sempre più discutibili, persino irreparabili. Toccato il fondo, sarà in nome di
un amore che persegue con tutta l’anima che proverà a rialzarsi.
Il tumultuoso scenario del Risorgimento Italiano fa da palcoscenico a questa epica storia di amori, inganni e riscatti, dove l’ardore e la fervente speranza pervadono non solo le strade, ma soprattutto gli animi di questi indimenticabili personaggi.
Petula Farina è nata a Carbonia il 30 novembre del 1975. Aveva solo quindici anni quando ha preso in mano la penna per scrivere la sua prima storia, un racconto di circa venti pagine. A quel primo tentativo ne sono seguiti altri. Ha sempre amato l’arte in tutte le sue espressioni, ha praticato la pittura su tela, su pannelli decorativi, ha approfondito la tecnica della decorazione su porcellana, ma non ha mai smesso di credere che quella di “raccontare storie” fosse la sua strada. Nel maggio 2014 è stato pubblicato il suo primo romanzo L’alba e il tramonto, la parte iniziale della trilogia alla quale sta ancora lavorando.

I VIANDANTI DI BOSCORINATO

C’è un tempo sospeso tra l’ieri e il domani oltre una Cascata che canta: si chiama la Terra Oltre la Cascata, T.O.C per Voi Amici. Ci si arriva il Mercoledì notte portati da due vecchietti buoni ed eccentrici in un carrello della spesa (e potete fare a meno della maglia di lana), o su un’astronave-dromedario. Si scende dalla Cascata aggrappati a una risata ma, attenzione, solo se si ride “con” gli altri, non “degli” altri, sennò mica funziona! Arrivi fino a un Osservatorio, che prima era un Faro, e vieni subito interrogato; se sbagli, ma il tuo animo è gentile, puoi entrare nel Boscoblu. Trovi tutti gli animali fantastici che vuoi, soprattutto quelli che fanno figuracce nelle altre storie ma che, se rispettati, si comportano bene.
Alessandra Marinacci nata a Milano il 17 Gennaio 1966 è sposata e ha un cane, con cui appena può cammina. Dato che ha studiato Filosofia alla Statale, talvolta ha nostalgia di Socrate e Kant e scrive dei saggi che sembra trovino l’interesse dei lettori. Quando non fa disperare le Colleghe, non dipinge cuscini e non prepara borse stile Disney, vola sull’Idroscalo su un carrello della spesa (la scopa è un po’ scomoda passati i cinquanta!).
Patrizia Melis nasce da genitori sardi ad Aosta nel 1963 dove rimane fino all’età di 9 anni, quando i genitori si trasferiscono in Sardegna, nel Sulcis, loro luogo d’origine. Il diploma di Tecnico dei servizi sociali le consentirà di lavorare nel settore e nel frattempo di continuare con tenacia a seguire la sua vena creativa. È stata allieva della Maestra Virginia Siddi, grazie alla quale affina le tecniche di pittura che, da autodidatta, integra con la sua altra grande passione, la fotografia. Adora il Fantasy e le illustrazioni di questo volume sono il suo primo lavoro.

LA FELPA ROSSA DI TOMMY

Daniela Dose
Tommy è la sua felpa rossa inizieranno un nuovo cammino: diventare grandi. Tommy scoprirà come è bello crescere anche se dovrà rinunciare alla sua felpa preferita! LA FELPA RODI TOMMY SA Daniela Dose, nata a Milano nel 1961, da 30 anni
Daniela Dose
JUNIOR circa vive e lavora a Pordenone. Laureata in Filosofia e lettere, collabora con diverse associazioni culturali e sociali del territorio. Nel 1999 ha ideato il progetto di lettura di fiabe ad alta voce “Matilda: mi racconti una storia?”, rivolto ai bambini e ai loro genitori. Il progetto è stato attuato nelle sale d’aspetto degli ambulatori pediatrici (dell’Ambito) e del centro Materno infantile di Pordenone; è presente nelle biblioteche di quartiere e nella Biblioteca civica di Pordenone. Diverse anche le collaborazioni con il territorio, tra le quali Pordenonelegge e Favole in festa, al Teatro Verdi di Pordenone. Nel 2013-2014 sono stati avviati anche il progetto “Leggiamo insieme”, un percorso di lettura ad alta voce per i ragazzi delle superiori, e “leggiamo i Manga”, sempre per ragazzi. Da diversi anni tiene conferenze sul valore della fiaba e l’importanza della lettura ad alta voce. Ha pubblicato 5 fiabe: La storia di Matilda; Tommy e Babbo Natale; Matilda in biblioteca e Matilda e l’avventura nel bosco nero; Matilda e il gatto strapazzato.
Silvia Pignat, 1982, laureata presso l’I.S.I.A di Urbino e diplomata all’ISA di Cordenons, si occupa di comunicazione visiva. Ha illustrato diversi libri per bambini e dal 2009 al 2015 ha collaborato con la rivista “Focus Pico”.
Vari i laboratori svolti in biblioteche, scuole, eventi e centri culturali. Segnalazioni MIUR, Premio nazionale giovani artisti (design 2004; comunicazione 2006) e AIAP (2006) Diverse le mostre personali e collettive e le campagne pubblicitarie realizzate come grafica,
prediligendo la comunicazione sociale: www.silviapignat.com

STORIE DA FAR PAURA

Tre racconti sui grandi passi che i piccoli devono fare per superare le loro paure e gioire per le loro conquiste.
Lucia Filippi nasce il 2 novembre 1964 a Livorno, dove vive con la figlia Camilla. Nel 1982 consegue il diploma di maestra all’Istituto Magistrale “Angelica Palli”. Ha studiato pianoforte da privatista. Amante dei cani, consegue l’attestato di Educatore cinofilo nel 2013 e Tecnico di Dog Dance nel 2017. Partecipa a stage e gare di dog dance. Dal 2009 lavora presso un RSA come Operatore socio sanitario. Ma un’altra non secondaria parte di lei si misura con la scrittura: scrive poesie e piccole storie per bambini tra una passeggiata e l’altra nei boschi insieme ai suoi amati cani, ascoltando musica. Storie da far paura è la sua prima pubblicazione ma tante altre attendono impazienti nei suoi cassetti.
Valentina Gelli, Psicologa-Psicoterapeuta, laureata in Psicologia Clinica e di Comunità, specializzata in Psicoterapia presso l’Istituto dell’Approccio Centrato sulla Persona e insegnante di sostegno nella scuola primaria.
La sua passione è l’illustrazione per l’infanzia.

LE STORIE DELLA BUONANOTTE

Le storie della Buonanotte nasce così: la trascrizione delle favole inventate, prima di addormentarsi, da un papà in risposta alla richiesta di sua figlia di 6 anni, che, oltre ad essere la protagonista di una di esse, sceglie di volta in volta i personaggi delle favole e, spesso, anche i loro nomi.
«Papà, mi racconti una favola per farmi addormentare?»
«Certo Niky, scegli tu i protagonisti…»
«Vorrei la storia di una giraffa papà!»
«C’era una volta una cucciola di giraffa che si chiamava Sally…»
Il libro Le storie della Buonanotte nasce così: la trascrizione delle favole inventate, prima di addormentarsi, da un papà in risposta alla richiesta di sua figlia di 6 anni, che, oltre ad essere la protagonista di una di esse, sceglie di volta in volta i personaggi e spesso i loro nomi.
Stefano Scalvini e sua figlia Nicole sono gli artefici di questa raccolta.

BARTOLOMEO IL GUARDIANO DEL BOSCO

Bartolomeo, un ometto piccolino con una faccetta tonda e un buffo cappellino, è il guardiano di un bellissimo bosco.
Gaia, Trippa, Bruno, Orzo, Speedy e Maya sono gli amici che aiuteranno Bartolomeo a salvare il bosco da Peter, un uomo che non rispettava le regole della natura.
Simone Pecchia, in arte Brezza, nasce a Pisa il 27 dicembre 1968. Appassionato da sempre di moto e della
buona tavola, non riesce mai a fare una cosa senza, nel frattempo, pensare a quello che farà subito dopo! Lavora a Pisa come artigiano e l’idea di scrivere Bartolomeo Il guardiano del bosco, l’ha avuta da un sogno fatto dopo un’escursione nei boschi sloveni.
Valerio Cioni, in arte VUìCS, nasce a Livorno il 29 novembre 1972. Fin da piccolo adora disegnare mostri e costruire con il LEGO. Si diploma nel 1997 al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Oggi lavora come illustratore, scenografo, scrittore e attore; insegna materie artistiche, pensa e realizza tutto ciò che riesce a immaginare nel suo studio privato“Imeji” a Pisa.

CRONACHE DALLA CAMPAGNA

Cronache dalla campagna è una raccolta di storie che hanno come radice la pratica, la terra, l’acqua, i semi, il lavoro. I protagonisti sono alcuni degli “abitanti” della campagna: il Lombrico, la Cornacchia, l’Istrice, il Pulcino, la Mucca, il Maiale, il Cavallo e ovviamente mamma Chioccia.
Pietro Isolan nasce a Verona nel 1975, e scorrazza per 11 anni nella fattoria di famiglia, assorbendo la libertà, la poesia e la concretezza del contatto con la terra, le piante e gli animali. Nel 1986 si trasferisce con la famiglia per una nuova avventura in provincia di Firenze, dove studierà l’agricoltura e lavorerà in una azienda vitivinicola. Negli anni Pietro sviluppa un grande amore per la musica, l’arte, la lettura e la scrittura, e ovviamente per la natura vissuta attraverso l’agricoltura. Nella sua attività di educatore applica in vari progetti italiani e internazionali, in primis RuralAcademy, l’imparare facendo come primo ed essenziale metodo di apprendimento. La molla essenziale che lo spinge è la visione dell’unità tra l’uomo e la natura, vissuta attraverso l’agricoltura ecologica e l’arte.
Eleonora Moretti romana di nascita e toscana di adozione, si è formata nel campo della grafica, dell’illustrazione e del cartone animato presso l’Istituto Cinematografico e Televisivo Roberto Rossellini di Roma.
Dopo aver conseguito la laurea in Lettere presso l’Università La Sapienza con una tesi in Storia dell’Arte Contemporanea, ha applicato le competenze acquisite nel campo della grafica, dell’illustrazione editoriale e multimediale per Luxe Vide, Rai e Mediaset, collaborando poi con molte altre realtà editoriali.

MEMORIE BIOGRAFIE/AUTOBIOGRAFIE 
LA CASA DI PIETRA
Spesso nella vita è necessario procedere a ritroso nei ricordi per dare un nuovo significato al proprio esistere e questo cammino sui sentieri più antichi dell’anima è difficile: sono sentieri sdrucciolevoli, è facile scivolare e farsi male o lasciarsi prendere dallo sconforto e sentirsi tentati di abbandonare l’impresa. Ma alla fine, quando si raggiunge la meta, tutto si ammanta di una luce diversa e assume diverse significazioni. Così fa l’autrice in questo percorso: riscopre la sua identità più profonda ri-trovando le sue radici ancorate alle pietre di una casa persa nei boschi, a un prato e a una donna essenziale delle montagne dalla quale han-
no avuto origine le donne legate alla sua vita. Poco alla volta conosceremo Maria Ventura, una donna forte, indipendente e saggia che ha trasmesso, per linea di sangue femminile, una forte consapevolezza del sé a tutte le donne di quella stirpe e una generosità indispensabile alla sopravvivenza di quanti vissero tempi difficili in luoghi altrettanto difficili…
Il lavoro l’ha portata a condividere la sua esperienza e i suoi valori tra i più giovani, l’aver vissuto tra pianura e montagna l’amore per le diverse espressioni della natura, leggere, le ha regalato mondi e vite parallele alla sua che l’hanno aiutata a crescere. La famiglia, il lavoro, gli interessi sono stati e sono motore della sua voglia di vivere, l’amicizia una ricchezza ineguagliabile. Scrive perché crede nel valore della trasmissione della memoria e perché profondamente legata alle sue radici, ma anche perché nella scrittura vede il seme di una rinascita continua e di una semina ampia e fruttifica di idee nei confronti dei possibili lettori.
BIOGRAFIE/AUTOBIOGRAFIE
MEMORIE DIARIO VERSILIESE
Un diario non è solo uno scrigno di memorie personali. È, in qualche modo, un crocevia di vite diverse che si incontrano e si raccontano. Lo fanno con la soggettività di chi li osserva o si interfaccia con loro, lo fanno trovandosi, più o meno casualmente, nei luoghi nei quali chi scrive è presente per vicende proprie. Questo diario è un puzzle di memorie che ritraggono, con amore ed emozione, la Versilia nelle sue diverse espressioni naturalistiche, artistiche, storiche e tradizionali. L’autrice ci conduce con delicatezza nei luoghi a lei più cari per poi raccontarci con un equilibrio di ironia, malinconia e
gioiosità ciò che la memoria evoca del suo passato,
ma anche del passato di coloro che con lei hanno avuto l’opportunità di viverlo con tanti sogni e tante speranze. Questi bozzetti definiscono la complessità di quei decenni nei quali “tutto era diverso” e li paragona ai nostri giorni, più pesanti e opachi (nonostante “il benessere” sembri aver raggiunto anche i borghi più sperduti) fino a creare un efficace e suggestivo affresco che funge da cornice alle storie.
Maria Graziana Baccelli, ha diviso la sua vita tra la famiglia e la cultura. Organizzatrice di eventi culturali e lirici in Lucca e provincia; membro del Comitato Organizzatore del Premio Massarosa; socia del circolo culturale Michele Marcucci, ha organizzato la collettiva di pittura “Arte e Solidarietà”; socia dell’Istituto Storico Lucchese; membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Culturale onlus Il Sicomoro; Presidente dell’ASD Jump Spazio Dinamico. Dal 2012 collabora col Circolo Culturale “Borgo di Genere” di Pieve a Elici dove si interessa del settore dedicato alla poesia. Diario Versiliese è la sua opera prima di narrativa.
MEMORIE BIOGRAFIE/AUTOBIOGRAFIE 
ADONE DEL LAGO
Nel 1931, a soli sette anni, Adone Spadaccini ebbe l’opportunità di vivere la straordinaria esperienza della messa in scena di Butterfly davanti alla villa dove Puccini era vissuto, proprio come il Maestro aveva auspicato parlando con Forzano. Amore a prima vista che ha legato indissolubilmente il nostro protagonista a un progetto che ancora attende una definitiva realizzazione: la nascita di un Puccineum. Torre del Lago come Salisburgo, centro mondiale delle attività legate alla musica del compositore lucchese. Anno dopo anno, dalle idee e dal lavoro di un piccolo gruppo di coraggiosi amanti della musica di Puccini, è nato il Festival Pucciniano e il piccolo e provvisorio teatro da smontare ad ogni stagione è diventato la realtà che oggi possiamo ammirare, proprio davanti a quel lago che ha ispirato le pagine del Maestro.
Marilena Cheli, dopo aver concluso la sua attività di docente in discipline umanistiche, collabora con il Gruppo Letteratura della Casa delle donne di Viareggio; è relatrice di seminari per le scuole medie inferiori e superiori per il Centro Immaginaria (Centro di educazione alla multimedialità) del Comune di Viareggio. Cura gli incontri culturali organizzati dal Club La Bohème, del cui Direttivo è membro, e collabora con la Fondazione Festival Pucciniano sia nella presentazione di volumi degli autori ospiti del festival, sia introducendo l’aspetto storico-letterario delle opere in cartellone. Durante la stagione invernale la stessa attività è svolta con incontri pomeridiani nella Biblioteca Comunale di Torre del Lago. Questa biografia è il suo libro d’esordio.

Filosofia

FILOSOFIA PER CONTEMPORANEI - Dieci lezioni propedeutiche

Giovanni Bruno
Il testo Filosofia per contemporanei intende proporsi come strumento introduttivo e orientativo alla “lettura” della filosofia (e della sua storia). A partire dalle istanze contemporanee della filosofia, propone infatti alcuni percorsi introduttivi per rileggere, con terminologia accessibile e propedeutica, alcune grandi questioni-chiave della filosofia, aggiornate allo scopo di essere strumenti concettuali adeguati alla comprensione del mondo contemporaneo, senza tuttavia semplificazioni psicologiche, sociologiche o esistenziali.
La filosofia, lungi dall’essere una materia astratta e “in-utile” (nel senso di superflua e che non porta vantaggi immediati e/o materiali…), rappresenta, in realtà, il tessuto integrato della storia e della società di ogni epoca.
Giovanni Bruno nasce a Pisa il 22 aprile del 1961. Laureato in Filosofia con una tesi su Jean Paul Sartre, entra nel mondo della scuola all’inizio degli anni Novanta. Attualmente insegna Filosofia e Storia nel Liceo “Filippo Buo-
narroti” di Pisa. I suoi interessi sono molteplici e la partecipazione attiva ai movimenti di carattere politico-sociale, ha alimentato analisi e riflessioni sviluppate tramite un’attività intellettuale intensa: ha scritto molti articoli di analisi e denuncia, rispetto ai processi di aziendalizzazione e privatizzazione della scuola pubblica, in varie riviste di area politico-sociale della sinistra radicale, nonché interventi contro la crescente militarizzazione dei territori e delle coscienze, e infine di carattere più prettamente politico-culturale.

INCONTRI NON CASUALI

Ognuno di loro ha voluto raccontarmi la sua storia alla sua maniera, senza paura di apparire diverso da come è abitualmente conosciuto, senza retoriche né pregiudizi.
Li ho incontrati tanti anni fa, in quel momento epocale che ci portava dal XX al XXI secolo e tutto sembrava sull’orlo di interrompersi, forse per sempre; li ho ascoltati con interesse, con amore, con rispetto, e oggi, a distanza di quasi vent’anni, li sento ancora preziosi compagni di una parte della strada che ho fatto e di quella che devo ancora fare. E così ve li porgo, con la speranza che possano dirvi qualcosa di importante come
hanno detto a me.
Stefano Mecenate, giornalista, critico musicale, regista di opere liriche, editore.
Far scrivere mi è più facile che scrivere tant’è che ho atteso quasi vent’anni prima di pubblicare queste poesie dopo aver dato alle stampe, nel lontano 1986, un’altra piccola silloge intitolata Ombre cinesi che ricordo con affetto insieme alle tante poesie che hanno trovato accoglienza in una gloriosa rivista, Futurismo Oggi, diretta da un grande artista nonché grande uomo come Enzo Benedetto.
Nonostante questo continuo a non considerarmi un poeta. Amo la lettura e la musica, non solo quella lirica o sinfonica: entrambe mi fanno viaggiare con la mente regalandomi immensi spazi di libertà che ripaga una quotidianità talvolta troppo stretta.
Forse, nei prossimi vent’anni, metterò mano anche al mio romanzo incompiuto, ma questa è un’altra storia o forse no, dal momento che queste poesie “raccontano” persone e stati d’animo proprio come in un romanzo.

SOGNINVERSI

EREDITARE IL VENTO

Le chiavi di lettura di questa mia silloge sono molteplici. Il mio intento è sempre quello, nello scrivere poesie di raggiungere, attraverso la forza della parola, la sensibilità di chi mi legge. È bellissimo ascoltare la voce di un lettore o lettrice che mi riferisce: “Ho ritrovato in alcune immagini e in varie espressioni la specularità con le mie emozioni”. Questi sono, come io stessa li appello, “i miei ritorni”, che mi danno la possibilità di comprendere quanto il mio messaggio abbia raggiunto l’anima altrui.
La mia poetica abbraccia differenti momenti dell’esistenza, dove continuo a scavare per
ritagliare la diversità di ogni piccolo o grande istante e condividerlo. Non a caso il poeta Inglese Walt Whitman sosteneva “Scrivo poesie per dare al mondo il permesso di parlare schietto”. Ho seguito il suo esempio, sperando venga apprezzato nel modo giusto.
Patrizia Pallotta
Patrizia Pallotta è fiorentina di nascita, ma vive a Roma, dove insegna Lingua e letteratura Inglese. Le sue passioni sono lettura e scrittura.
Ha conseguito diversi premi Letterari. Tra le sue pubblicazioni , per la poesia: “Germogli di poesia”, “Assolo”, “Insoliti sguardi”, “Dimensione K”, “Armonie dell’Amore Infinito”, “Il Dolce e L’Amaro”, “Sono con voi, bambini”, “Echi da Amori diversi”, “All’ombra del Giglio”, “L’Isola delle bianche farfalle”.
Per la narrativa: “La giostra del vuoto”, “Racconti senza polvere”.
Romanzi : “Il senso della scelta”, “I due volti della pioggia” e “La torre di Giada”.
È presente in numerose raccolte di racconti e sillogi di poesie di altri editori.

RESIDUI DI TUONO

Se è vero che, sia pure con eccezioni, la poesia sgorga improvvisa come secreto dell’inconscio, allora Residui di tuono si propone come riverbero dei suoi contenuti archetipici all’avanzare della Grand’Età. Ma le cadenze del tuono di un tempo, quando tutto era luce quando tutto era sogno, ora sono solo un lontano brusio. Nelle sue sei sottoraccolte scorrono in sequenza, in un excursus atemporale e aspaziale (ah, quante vite può simultaneamente vivere il poeta!), temi quali l’assenza di sentimento del tempo nell’amicizia, la voga “a vista” delle navigazioni sentimentali più tormentate, i dialoghi silenti con il forestiero che alberghiamo, nei quali, per dirla con Saint-John Perse, l’occhio arretra di secoli nei distretti dell’anima, il rapporto rispettoso con gli
elementi naturali, il vento, il mare (“Raccontano che il mare abbia il vizio di parlare da solo. E chi potrebbe mai sostenerne il discorso?”). In Residui di tuono unico approdo alla serenità è il desiderio persistente di resistere alle disgregazioni che vento e pioggia degli accadimenti recano al nostro consistere.
Giorgio Cittadini nasce a Palermo, compie gli studi classici a Roma ove, nel 1960, si laurea in Medicina e Chirurgia. Intraprende la carriera scientifica prima a Siena e poi a Genova ove approda alla direzione dell’Istituto di Radiologia dell’Università, attività nella quale esplica una intensa attività didattica e scientifica. Nel 1985 pubblica la sua prima raccolta di poesie La gioia di cercare, seguita nel 1988 da Il pensiero del coccio. Nel 1989 la sua silloge La morte di Mirsilo (Sellerio Editore, Palermo) ottiene il premio Rhegium Julii. Un suo romanzo, Ariele e dopo, viene tradotto in lingua romena da Stefan Damian. Nel 2000 pubblica una traduzione del celebrato poema Anabase di Saint-John Perse corredata da una Guida alla Lettura dell’opera. Un suo poema En pensant à Ulysse compare nel maggio 2009 su La Revue des Archers. Dopo un lungo periodo di gestazione, nel 2016, pubblica, in stretta collaborazione con la semiologa e scrittrice francese Joëlle Gardes, una traduzione de I Poemi Provenzali di Saint-John Perse “Chronique” e “Chant pour un Èquinoxe” (Crocetti Editore, Milano).
SOGNINVERSI

CICATRICI

Cicatrici è un raccolta di 101 poesie non convenzionali di crescita personale in cui danzano cicatrici visibili e invisibili.
Prendersi cura delle cicatrici e del proprio vissuto, è un atto d’amore verso se stessi.
Anna Maria Ricci, Professional Counselor, Rebirther e Armonizzatrice Cicatrici. È nata nel 1969 a Peschiera Borromeo in provincia di Milano. Vive e lavora in Toscana. Cicatrici - 101 poesie non convenzionali di crescita personale è il suo primo libro.

IO MI BACIO DA SOLA

“Io mi bacio da sola” è la mia prima raccolta poetica e racchiude le ultime poesie che ho scritto e che sono molto personali e intime.
Questa raccolta custodisce una varietà di emozioni che ho filtrato col mio respiro, che hanno otturato la mia pelle, che ho sfiorato senza talvolta volere, contro cui ho combattuto le mie battaglie. Racchiude scetticismo. Racchiude rabbia. Racchiude indipendenza.
Il titolo nasce proprio da questa volontà: di voler riaffermare la mia indipendenza. Un’indipendenza in primis in quanto donna di natura prevalentemente emotiva, talvolta sentimentale, incarce-
rata dentro un solo termine: bacio. Un bacio rivolto verso me stessa.
Khrystyna Gryshko è nata nel 1992 a Pidluzhzhya, un piccolo villaggio Ucraino. Sin dall’età di 9 anni non ha mai smesso di scrivere poesie. Nei suoi progetti futuri rientrano pubblicazioni di raccolte risalenti agli anni della gioventù, oltreché altri romanzi attualmente in via di sviluppo.

SOGNINVERSI INFINITO

Ho iniziato la stesura di questo libro attorno all’anno 2005, dopo la scomparsa di quello che era all’epoca il mio più caro amico. Quella perdita mi gettò in uno stato di profondo smarrimento e di isolata solitudine. Ho cercato, nello stile letterario e nella stesura, di lasciare al lettore quante più possibilità di interpretazione. Sebbene lo stile sia volutamente caotico e forse poco lineare, ridondante di licenze poetiche, ho tentato di far si che il messaggio potesse arrivare sempre forte e chiaro ricorrendo anche all’utilizzo di una poesia nascosta dietro allo squallore, all’insulto, alla bestemmia. Il dolore, il coinvolgimento sentimentale, la speranza propria delle incertezze
sospese, sono espressi con purezza e passione. Non mancano i componimenti che trattano l’amore, (l’amore per una donna, intendo) ma anche questi li ho dedicati all’amico perduto perché tanto mi sentivo solo che nessuna donna, o le mille che mi stettero al fianco, bastarono a farmi sentire meno solo. Per questo ho deciso di dedicare quest’opera, o più precisamente tutta la mia vita, come testimonianza, per provare a ricambiare il caro amico di tutto il tempo trascorso, dell’affetto che ha saputo darmi senza nulla chiedere, della gioia di esser cresciuti insieme.
Mauro Vaghini nasce a Genova il 20 gennaio 1981, frequenta il Liceo Artistico. Nel 2003 partecipa al 9° Festival Internazionale di Poesia a Genova con “Epigrafi per un madrigale triste” pubblicata ne LA CITTÀ DEI POETI - Seconda Edizione - nell’ambito della manifestazione 2004 “Genova Capitale Europea della Cultura”. Nel 2005 ha pubblicato la raccolta poetica “Un Gioco Assurdo”.
Nel 2007 partecipa all’8° Campionato Provinciale di poesia popolare con “Luna nel cielo”, terza classificata. Attualmente vive solo e fa il pittore.

CONTAMINAZIONI SAGGISTICA

LA BELLA E LA BESTIA

Stupro, violenza fisica e psicologica, femminicidio: termini ormai proposti allo sfinimento dai media, tanto che non ci rendiamo nemmeno più conto dell’emergenza in atto. Lo scopo di questo libro, che nasce dopo una lunga osservazione di cronaca giudiziaria e dopo molteplici colloqui con vittime di questi fenomeni, consiste nel tentare di dar voce alle donne e agli uomini che per troppo tempo sono stati nel silenzio, soffocando il proprio dolore. Tu, lettore o lettrice potresti riconoscerti in qualcuna di queste dinamiche. Oppure, forse, stai leggendo questo volume solo con la curiosità di sapere, di studiare, di capire:
in questo caso potrai forse aiutare le vittime di questi traumi a rivolgersi alle autorità competenti e alle associazioni presenti sul territorio. Questo volume è rivolto anche a coloro che raccolgono le denunce delle vittime di maltrattamenti, in modo che abbiano uno strumento in più per riconoscere l’emergenza e per poter intervenire nel modo giusto.
Lara Vanni, nata nel 1979, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso “La Sapienza” di Pisa con una tesi in diritto penale e il master di secondo livello in Criminologia. L’esperienza di tirocinio presso la Casa Circondariale “le Sughere” di Livorno, la fa appassionare alle tematiche e ai problemi sociali legati alle vittime di reato. Dopo esperienze di pratica forense, ha deciso di impegnarsi in prima persona, realizzando progetti per combattere il bullismo nelle scuole e i vari problemi in cui possono incorrere i giovani; ha tenuto e organizzato convegni dedicati alla violenza in famiglia. Ha pubblicato numerosi articoli sulle forme di violenza e sulla tutela delle donne e dei minori; questo è il primo saggio sul tema.

SAGGISTICA


CONTAMINAZIONI LA VITA È UNA CONTINUA VENDITA

Che tu sia un venditore di professione oppure no, non importa. In questo libro ti spiego perché la Vita è una continua Vendita. Parlo del vero valore e significato della Vendita e della sua totale corrispondenza con la Vita. Tutta la Vita è una Vendita e per vivere meglio, raggiungere i propri obiettivi in qualunque area personale e professionale, è necessario, prima di qualunque tecnica, avere le conoscenze di base che nessuna scuola tradizionale, ahimè, ti ha mai insegnato. Ti aiuto a prendere consapevolezza delle basi comuni che hanno la Vita e la Vendita per intraprendere un nuovo cammino di crescita, è un libro per te, solo per te,
che cerchi concretezza e semplicità. Buona consapevolezza!
Pierluigi Micheletti, nato a Volterra (PI) nel 1969, vive ancora in Toscana e si occupa di vendite dal 1992. Ha svolto per alcuni anni un’attività di network marketing e dal 1997 si occupa di vendite nel settore dell’ICT (Information & Communication Technology), prima come agente di vendita fino ad arrivare a direttore vendite. Oggi è direttore commerciale di un importante operatore di telecomunicazioni e per passione si occupa di formazione e crescita personale. Cura il suo blog intitolato “La Vita è una continua Vendita”, www.viverevenderemeglio.com.
CONTAMINAZIONI SAGGISTICA

LE MONETE BILINGUI DI MAHMUD DI GHAZNA

Tra il 418 e il 419 AH, il sovrano turco-islamico Mahmud di Ghazna conia una serie di monete bilingui, che costituiscono uno straordinario esempio di interazione culturale tra civiltà islamica e mondo indiano. Le loro legende sono particolarmente interessanti perché vengono tradotte dall’arabo al sanscrito attraverso termini propri della tradizione religiosa, letteraria e filosofica indiana. Questo libro racconta la loro storia e ricostruisce il loro contesto di produzione e di circolazione, mettendo in luce come le monete siano spesso importanti strumenti di comunicazione culturale e di propaganda politica. È in particolare l’analisi della versione in san-
scrito della sahada (la professione di fede musulmana) a svelare la grandezza della corte di Mahmud di Ghazna, caratterizzata da continui contatti e scambi culturali tra eruditi indiani e sapienti islamici. Tra questi, un ruolo di primo piano spetta senza dubbio a uno dei più notevoli intellettuali di tutti i tempi: al-Biruni.
Sara Cappelletti (Como, 1989), si occupa di India islamica e numismatica orientale. Nel 2012 ha conseguito il diploma di laurea triennale in Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano. Nel 2014 si è laureata in Orientalistica: Egitto, Vicino e Medio Oriente presso l’Università degli Studi di Pisa. La sua tesi di laurea magistrale (Le monete bilingui di Mahmud di Ghazna) prende forma durante un soggiorno di studio e ricerca in India, presso il Dinesh Mody Institute for Numismatics and Archaeology di Mumbai.

MUSICA CHIAVE DI DO

MASCAGNI E LIVORNO - Un caso internazionale
Fulvio Venturi
Il rapporto fra Pietro Mascagni e Livorno, sua città natale, è stato e rimane un rapporto di amore. Dal 1881, anno in cui Pietro Mascagni non ancora diciottenne presentò al Teatro San Marco la sua cantata IN FILANDA ad oggi, sulle scene livornesi si sono alternate un gran numero di opere di questo autore. E dal 1890, quando CAVALLERIA RUSTICANA dette a Mascagni popolarità e successo imperituro, quel rapporto è stato quasi sempre entusiastico.
Venturi racconta questo rapporto attraverso i fatti e le persone che hanno avuto a che fare con Mascagni: cantanti, direttori d’orchestra, impresari
ma anche quelle figure che, a latere della sua attività artistica, hanno segnato tappe importanti della sua crescita di uomo e di compositore.
Nato e cresciuto a Livorno, Fulvio Venturi svolge un’intensa attività di saggista, essenzialmente nel genere musicologico. In questa veste le collaborazioni maggiori sono quelle con il Maggio Musicale Fiorentino, Wexford Opera Festival, Teatro dell’Opera di Roma, Opéra de Monte Carlo, Teatro Lirico di Cagliari, Festival Pucciniano di Torre del Lago, e quelle con la Fondazione “Goldoni” di Livorno, con numerose case editrici e con la testata online Toscanaeventinews. I suoi scritti sono anche stati tradotti in lingua straniera. Specializzato nel teatro “verista” e novecentesco, ha perlustrato l’intero repertorio mascagnano, ma ha anche scritto di autori quali Giordano, Puccini, Pietri, Respighi, Zandonai, Cilea, Strauss, Massenet, Leoncavallo, Gabriele D’Annunzio.
In precedenza si è occupato di pittura, arte e arte applicata.
Autore teatrale, ha scritto le pièces Tramonta è la luna, omaggio a Maria Callas, Estate, ispirata dall’Alcyone dannunziano ed Elvira, povera donna, dedicato a Giacomo Puccini.
CHIAVE DI DO

MUSICA

PUCCINI AL GIGLIO - Le opere di Puccini al teatro di Lucca
Emiliano Sarti
La storia del Teatro del Giglio è intimamente legata da oltre un secolo a quella di Giacomo Puccini. Dalla prima rappresentazione di un’opera pucciniana al Giglio (Edgar, 1891) il teatro lucchese ha messo in scena, quasi ogni anno, un lavoro del grande musicista lucchese, con un successo sempre crescente e che non conosce pause. Questo testo ripercorre la storia di tutte le rappresentazioni pucciniane al teatro di Lucca. È un percorso affascinante attraverso oltre 100 anni di storia del teatro lucchese, mediante i quali è possibile anche rivivere momenti culturalmente rilevanti della storia della città. La
storia delle opere di Puccini al Giglio ci proietta in una vicenda appassionante, in cui si alternano grandi cantanti, direttori d’orchestra, registi e ci offre il ritratto di una città sempre attenta e curiosa di fronte alla musica del suo più grande figlio.
Emiliano Sarti, cresciuto nel piccolo borgo di Gualdo sulle colline della Versilia, vive da molti anni a Lucca, dove insegna Latino e Greco al Liceo Classico “Machiavelli”. Ha pubblicato: Amore e morte nella lirica greca; Carpe diem. Pagine di poesia latina; L’eco della pia campana. Vita e opere di Alfredo Catalani; Antologia tematica di lirici greci; L’eroe e il suo destino (Aiace - Edipo re - Filottete); un commento all’Edipo a Colono e all’Elettra di Sofocle e altri saggi di letteratura greca e storia romana. La sua passione per la musica di Puccini lo ha spinto, nel corso degli anni, ad approfondirne la personalità e l’opera.
MUSICA CHIAVE DI DO
IL MIO MISTERO È CHIUSO IN ME - Vita e opere di Giacomo Puccini
Emiliano Sarti
Nel cuore della città di Lucca, a due passi dalla centralissima piazza San Michele, c’è una piccola strada, via di Poggio, che conduce in un’altra piazzetta, detta Cittadella, in cui dal 1994 si innalza una statua, omaggio della città al suo più grande figlio: Giacomo Puccini. Appunto in via di Poggio il piccolo Giacomo nacque il 22 dicembre 1858. Questo volume ripercorre la vita del Maestro seguendone il percorso artistico, ma anche le influenze che i vari luoghi e incontri hanno avuto sulla sua produzione: dagli anni di formazione a Lucca e a Milano, con la nascita delle prime opere, alla fama raggiunta con Ma-
non Lescaut, fino all’incompiuta Turandot. Il tutto senza tralasciare i momenti più complessi della sua vita e della sua produzione artistica, che frequentemente ha vissuto fasi di ripensamento e modifiche più o meno sostanziali.
Emiliano Sarti, cresciuto nel piccolo borgo di Gualdo sulle colline della Versilia, vive da molti anni a Lucca, dove insegna Latino e Greco al Liceo Classico “Machiavelli”. Ha pubblicato: Amore e morte nella lirica greca; Carpe diem. Pagine di poesia latina; L’eco della pia campana. Vita e opere di Alfredo Catalani; Antologia tematica di lirici greci; L’eroe e il suo destino (Aiace - Edipo re - Filottete); un commento all’Edipo a Colono e all’Elettra di Sofocle e altri saggi di letteratura greca e storia romana. La sua passione per la musica di Puccini lo ha spinto, nel corso degli anni, ad approfondirne la personalità e l’opera.
CHIAVE DI DO

MUSICA

EPISTOLARIO DI ALFREDO CATALANI

36 lettere inedite di Alfredo Catalani. Un autentico “vaso di Pandora” che Daniele Rubboli apre a poco a poco per non perdere nessuno dei segreti che permettono di far nuova luce su questo autore passato alla storia come “Il Cenerentolo della Musica Italiana”. Un’occasione per sapere di più della vita e dell’arte di questo compositore spesso in bilico tra la vita e la morte. I suoi amori di uomo, le sue passioni artistiche, le sue smanie per i viaggi, le sue ansie per i familiari che si ammalano e muoiono, per le sue opere programmate a fatica nei teatri, per gli imprevisti della vita che gli impongono cambiamenti di programma fastidiosi, ci
danno finalmente un quadro più umano dell’autore della “Wally” mettendo anche in più nitida luce tutto il suo teatro e la sua poetica. Così le 36 lettere, diventano quasi un romanzo.
Daniele Rubboli nasce a Modena (1944) e a 9 anni debutta in teatro, a Finale Emilia, iniziando un’avventura che non si è ancora conclusa. Dall’età di 16 anni ha iniziato a scrivere sui giornali, nel 1970 è diventato giornalista professionista e nella lunga carriera ha lavorato in quotidiani e periodici. Ha collaborato con varie TV e dal 1990 con la RAI TV di Roma conducendo programmi radiofonici della notte, e realizzando documentari sul mondo musicale per la Direzione Esteri della RAI-TV. Ha pubblicato 46 libri, quasi tutti di saggistica musicale, ma anche due romanzi. Unico biografo al mondo di Ruggero Leoncavallo, Luigi Arditi e di tante voci liriche, ha scritto 3 libri su Giacomo Puccini. La sua ultima biografia dedicata al mitico direttore d’orchestra Francesco Molinari Pradelli è stata presentata nel 2014 al teatro alla Scala di Milano, al Regio di Torino e al museo del teatro di Trieste.

FOTOGRAFIA ISTANTANEE

VERDI TRA LE NEBBIE

Gigi Montali, nato a Parma, cittadino del mondo, ha occhi attenti e mano salda. Nel suo percorso fotografico ha attraversato molte aree problematiche del “terzo mondo” allenando così il suo sguardo a paesaggi maestosi e incontaminati in cui l’uomo sembra essere solo una formica, un granello di polvere lungo il fiume della vita che scorre. Umile e silenzioso, oltre a saper catturare la magia di luci, tramon-
ti e paesaggi, rendendoli immortali con tecnica sapiente e sguardo lento, nei viaggi che hanno riempito gran parte della sua carriera di fotografo Montali ha imparato a vedere da vicino il mondo, osservandolo di lato e cogliendo i segni che parlano dell’uomo. Gigi Montali sa catturare i valori che costruiscono e rendono forti le comunità. Sottolinea le similitudini molto più delle differenze che rendono l’uomo, suo soggetto d’elezione, un assoluto protagonista e talvolta un eroe. Trasmette la sua essenza con rappresentazioni chiare, suggestivamente narrative, inventando un’immagine nuova rispetto al reportage e alla fotografia di viaggio. Resistendo alla tentazione del pietismo, Montali registra la verità, esaltando la purezza come arma di sopravvivenza.
Merika Rossetti, si laurea in lettere moderne con un grande maestro, il professor Marzio Pieri, docente di letteratura italiana, e inizia a insegnare nelle scuole. Dopo una serie di altre esperienze che la portano anche all’estero (Svizzera, Francia, Germania, Irlanda), torna in Italia dove le viene data l’opportunità di lavorare nella Fondazione lirico-sinfonica Arturo Toscanini di Parma che proprio in quel periodo vede il massimo splendore della sua Filarmonica. Per circa due anni prepara concerti e tournée in Italia ma soprattutto in molti paesi europei e nel Medio Oriente Conosce e lavora con alcuni dei più importanti esponenti contemporanei della musica classica e pop. Nel 2010 pubblica il suo primo libro di poesia intitolato “Il canto di Amore e Psiche” edito da Ibiskos, che comprende cinque raccolte.
IN CUCINA
LA CUCINA DELLA TRADIZIONE A MODO MIO
Gianfranco Minella
“Dopo anni di ricerche, sono convinto che alla base della buona cucina ci siano, oltre la passione e la creatività, le materie prime di alta qualità.
Sembra banale ma spesso si trascura questo particolare abituati, dalla fretta e dalle congiunture economiche, ad accontentarsi acquistando i prodotti alimentari dove capita. Mi sono innamorato delle ricette della mia terra, che ho conosciuto attraverso le esperienze e le confidenze di coloro che le hanno raccolte dai loro avi e conservate gelosamente. Le ripropongo volentieri assieme ad altre rivisitate, mentre alcune ricette che troverete nel volume sono state create dalla mia fantasia. Dopo 20 anni trascorsi a Roma non potevo non innamorarmi delle ricette romanesche, che ripropongo in questo libro. Il mio motto è cucinare sano e con materie di alta qualità”.
Gianfranco Minella (detto Sorminella) nasce a Gallese nella provincia di Viterbo il 09/08/1947.
Inizia a conoscere e apprezzare la cucina già da piccolo seguendo il padre Francesco che cucinava per i signori nei loro locali (matrimoni, comunioni, cresime e banchetti vari), poi frequenta corsi di cucina per approfondire meglio la materia.
Invitato da AliceTV (Canale 221) come cuoco nei primi programmi televisivi dedicati alla cucina, pubblica nel libro I Grandi Classici della tradizione Italiana la sua ricetta del coniglio alla Viterbese.
Ha deciso di riunire nel suo libro ricette semplici e alla portata di tutti.
ANTOLOGIE FRAMMENTI

SOGNALIBRO - Storie di autori sardi nel mondo

“Esiste un filo, ed è un filo d’oro a mio avviso, che unisce per sempre i sardi alla Sardegna. Credo si possa portare via un sardo dall’isola, ma non l’isola dal cuore di un sardo. E coloro che non vivono più nella nostra terra, magari lontani da generazioni, hanno dimostrato di restare legati alla Sardegna. Così accade con questo volume, voluto dalla casa editrice dreamBOOK, un prezioso legame tra la Sardegna e i suoi ambasciatori nel mondo che, seppure lontani, non hanno scordato – ma anzi portano avanti – tradizioni e lingua. Sia le opere premiate che quelle in gara, permettono di fare un ideale “giro del mondo”
nel quale sventola sempre la bandiera dei quattro mori: dal Brasile alla Scozia passando per il Sudamerica.
Il sogno, tema conduttore dei racconti, è quello di creare un terreno culturale ed esperienziale tra la società sarda e il mondo dell’immigrazione, che possa portare un arricchimento per tutti, con lo scambio e le aperture verso quei conterranei lontani”.
FRAMMENTI

ANTOLOGIE I SOGNI POSSIBILI

Un’antologia è simile a un prato, dove fiori di diversa natura si alternano in un’armonica casualità. Alcuni di essi spiccano per il colore, altri per il profumo, altri ancora, apparentemente più dimessi, colpiscono per l’arditezza delle architetture che li costituiscono; e infine i più timidi, che sembrano nascondersi allo sguardo e chiedere di essere cercati con attenzione e scelti per la loro peculiarità.
Questa antologia ci narra di come il sogno, nelle sue diverse declinazioni, rappresenti una parte importante della nostra vita. Ognuno di questi racconti è una finestra che si spalanca sulla vita del suo autore ma, al tempo stesso, è anche uno specchio
che riflette la nostra, di vita, obbligandoci a un confronto.
Siamo certi che in alcuni casi ne verrete attratti, in altri cercherete di sfuggirvi: è normale quando in gioco ci sono le emozioni più profonde, le “ombre” della nostra anima, o solo quei momenti che ancora non hanno trovato una collocazione dentro di noi.
Vi offriamo questi racconti così come ci sono giunti, affinché il sapore dell’autenticità sia mantenuto e giunga al lettore in tutta la sua freschezza; non si tratta di una prova di bella scrittura, ma di una “confessione” vera o mediata dalla fantasia, di ciò che dentro di noi assume un valore così importante da essere gelosamente conservato.





















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