martedì 24 dicembre 2019

Evento Natalizio " UN REGALO SOTTO L'ALBERO" : BULLA di Kiara Maly









Respiro Readers

anche oggi ospitiamo il grande evento natalizio

" UN REGALO SOTTO L'ALBERO"

con cui il nostro blog collabora con tanti altri blog.

Ogni giorno troverete segnalazioni di autrici.










TITOLO: Bulla

AUTRICE: Kiara Maly

CASA EDITRICE: Self Publishing

GENERE:   Romance

PAGINE:  227

PREZZO EBOOK: 0.99

PREZZO CARTACEO: 11.69

DATA USCITA: 5 Dicembre 2019








Le maschere che indossiamo ci danno l’illusione di tenerci al riparo dal dolore, quando in realtà si limitano a rimandarlo.
Un prestigioso liceo della Capitale diventa teatro di un’umana commedia che assume man mano le sembianze di una tragedia. Chiara, la Regina, governa questo mondo fittizio dettandone le regole, coadiuvata da vallette obbedienti e spalleggiata da un Re ammirato dalla massa. Tra i sudditi, i borsisti occupano il gradino inferiore per considerazione e popolarità.
Juan, etichettato come ‘sfigato’, nella vita reale si trova ad affrontare ostacoli rispetto ai quali le offese ricevute dai compagni appaiono minuzie, e si destreggia per superarli tutti con coraggio e determinazione. Tranne uno: il suo punto debole, il suo chiodo fisso. Chiara.
Le strade di Juan e Chiara, che sono rimaste parallele per anni, sembrano destinate a incrociarsi di nuovo, nel luogo che conserva il dolce ricordo del loro primo bacio. Basterà un afflato di sincerità a riaccendere la scintilla? Sarà sufficiente promettersi un ballo alla festa di fine anno per concedere e meritare fiducia?
Amore e odio, amicizia e rancore, crescita e involuzione. L’esistenza di ognuno di noi è punteggiata di sorrisi e lacrime, di luci e ombre, di ascese e cadute. Ciò che conta non è raggiungere la destinazione finale, ma vivere fino in fondo ogni tappa del viaggio, credere nelle proprie capacità, aspirare a migliorarsi, perdonare e perdonarsi gli errori commessi. Con il sorriso di chi ci sta provando sulle labbra.










[…] È impazzito? “Io sto con Brad”, premessa maggiore del mio sillogismo. Che sarà valida ancora per una settimana, certo, ma lui non ne è a conoscenza. E non intendo colmargli questa lacuna. “Devi lasciarlo pure tu”, sua premessa minore.
La mia conclusione di sicuro è più logica della sua: “Devo, cosa? Io non devo niente. Non ti devo niente”. Non sono uno zerbino, sono la Regina. Forse ho colpito nel segno, perché i suoi riccioli si spostano incerti e smarriti nell’aria della sera. Sembra indeciso nella scelta delle parole per controbattere: “Chiara, lui…” China lo sguardo verso le nostre mani unite. Già, mi ero scordata di questo legame temporaneo tra noi. Le strattono per riappropriarmi di ciò che è mio. “Lui non ti merita”, conclude rassegnato a non si sa cosa.
Non sono migliore di Brad, Juan”, ammetto in questo valzer delle verità. Mi sento quasi leggera a parlare con tale franchezza.
Questa non sei tu. Io ti conosco.”
Da dove deriva le sue acute osservazioni? Non vede come mi comporto a scuola? Non è proprio lui che prova pena per come sono diventata? Incrocio le braccia al petto e sputo l’ultima, amara, verità: “Io sono questa. Se mi vuoi, prendimi”.
Dopo dieci secondi netti, mi ritrovo da sola. Il cigolio metallico successivo è un suono nostalgico che si disperde nella pace della sera.











[…] E cosa rimarrà di me? Perché proprio a me? Mamma, perché ancora a me?
Mi rialzo a fatica e vado ad appoggiarmi al lavandino per sciacquarmi il viso. Mi vedo riflesso in uno specchio che potrebbe anche essere di cristallo, considerando il lusso assurdo di questo posto. E fissandomi, senza filtri, comprendo.
Non importa quanto latte sia mescolato e amalgamato al caffè, gli altri vedranno sempre e solo la bevanda scura. La pelle bruna, i ricci corvini, la bocca carnosa. Vedranno la parte di me che fa comodo alle loro coscienze per provare quel pizzico di superiorità su un altro essere umano, per sentirsi, almeno una volta nella vita, migliori a prescindere. A prima vista, non sarò mai un loro pari. Dovrò sempre dimostrare nei fatti di valere, di essere istruito, di possedere un poco di benessere materiale. Mi sono illuso che Chiara fosse diversa.
Mamma, le ho dato il mio cuore...










1 commento:

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