Respiro Readers
anche oggi ospitiamo il grande evento natalizio
" UN REGALO SOTTO L'ALBERO"
con cui il nostro blog collabora con tanti altri blog.
Ogni giorno troverete segnalazioni di autrici.
TITOLO: Il Conte
AUTRICE: Barbara Buttiglione
CASA EDITRICE: Io me lo leggo
GENERE: Romance Storico
PAGINE: 145
PREZZO EBOOK: 1.99
PREZZO CARTACEO: 14.50
DATA USCITA: Dicembre 2019
Vienna,
otto gennaio 1866: l’Imperatrice Elisabetta, nota a tutti come
Sissi, riceve emozionata a corte una delegazione ungherese, parlando
la loro lingua, imparata fin da bambina grazie al padre e
perfezionata attraverso le amicizie ungheresi di cui è riuscita a
circondarsi a Vienna, nonostante il malcontento dell’Arciduchessa
Sofia, suocera di Elisabetta e simbolo indiscusso del rigore
austriaco alla Hofburg. L’Imperatrice indossa il suo abito
ungherese e una splendida acconciatura: il suo stile così ribelle ai
canoni di corte la rende la sovrana più ammirata e misteriosa
d’Europa.
Nei
ranghi magiari, impeccabile e affascinante, è presente il Conte
Gyula Andrássy: Sissi sa tutto del “beau pendu”, il ribelle
scampato all’impiccagione, grazie alla sua amorevole amica e
confidente ungherese, Ida Ferenczy e si tengono in contatto con
assiduità.
Il
bel Conte desidera conquistare il cuore della Sovrana che sa già
palpitare per il suo paese. L’Imperatrice infatti, si tratterrà
dopo pranzo con Andrássy confidandogli quanto le stiano a cuore
l’Ungheria e il popolo magiaro; egli, subendo il suo irresistibile
fascino, comprende di avere un’alleata sincera ed appassionata che
lo aiuterà a negoziare un compromesso tra Ungheria ed Austria: in
verità, d’ora in poi si sentirà indissolubilmente legato a Sissi.
L’otto
giugno 1867 Francesco Giuseppe ed Elisabetta vengono incoronati
sovrani d’Ungheria: è il Conte Andrássy a porre la corona sul
capo di Sissi nella Cattedrale di Mátyás mentre fuori risuonano gli
“Éljen, éljen Erzsébet!” (Viva, viva Elisabetta!) dei magiari
e il suono delle campane a festa riempie le strade.
Da
questo memorabile giorno, i fili dei loro destini sono intrecciati
nella stessa trama.
E
se Sissi si fosse innamorata del Conte Andrássy?
Riscrivere
la Storia è possibile? Sì, se l’autrice è un animo inquieto!
Vivete questo sogno d’amore e libertà irresistibile con IL CONTE.
“Maestà,
aprite subito! Non sono venuto fin qui per parlare attraverso una
porta! E se mi conoscete abbastanza, sapete che non me ne andrò fino
a che non vi avrò vista!” L’Imperatrice è agitata e passeggia
nervosamente per la stanza, quando ascolta quelle parole. Si avvicina
alla porta e dice con voce ferma: “Ho detto che non voglio vedervi
e vi prego si smettere di urlare! Andate via! Non è così che si
comporta un gentiluomo!”
“Non
è l’etichetta che mi sta a cuore! Aprite subito o butto giù la
porta!”
Immaginando
che sia davvero capace di farlo, Elisabetta si ricompone, cerca di
respirare piano, costringendo il cuore ad un battito più umano e,
afferrando la maniglia della porta, la apre restando sull’uscio, di
fronte all’ostinazione del Conte. Con tono di voce serio e
inflessibile, Elisabetta dice: “Ditemi ciò che dovete e andate
via. Non apprezzo affatto i vostri modi.”
“E
io non apprezzo affatto che scegliate di nascondervi!” Con un
passo, si insinua tra la porta ed Elisabetta, riuscendo ad entrare
nella stanza, davanti alla servitù allibita. “Ora potete chiudere
la porta” dice accomodandosi sulla poltroncina, come se avesse
appena finito di sorseggiare il tè. “Smettetela di dirmi ciò che
devo o non devo fare! Cosa volete? Perché siete tornato?”
“Dovevo
tornare, Maestà, dovevo parlarvi. Vi prego, sedetevi accanto a me.
Non tenetemi il broncio.”
“Dite
presto ciò che dovete” dice Sissi, sedendosi sulla poltroncina di
fronte a lui.
“Perché
vi rifiutate di vedere con il cuore ciò che agli occhi è così
evidente? Di cosa avete paura? Voi ed io siamo legati da un
sentimento vero! Non ve ne accorgete?” dice, sporgendosi in
avanti.
“La
vostra arroganza è pari solo alla vostra impertinenza! Cosa ne
sapete voi? Pensate di conoscermi e venite qui, con modi a dir poco
brutali a parlare di paure e di cuore…ma come osate?”
“Oso
perché non posso sopportare di vedere una donna splendida e forte
come voi che si nega all’amore perché lo teme. Avete paura di
essere amata e fuggite, trincerandovi nel vostro orgoglio! Se pensate
che ciò vi renda inattaccabile, beh…non è così – abbassa d’un
tratto il tono di voce, finora concitato – ed io ve l’ho
dimostrato.” L’allusione a quel bacio la manda su tutte le furie:
“Presuntuoso e sfacciato! – si alza e gli si avvicina minacciosa.
Anche il Conte è in piedi e i due si fronteggiano come due
guerrieri: l’Imperatrice sembra alzare il braccio per
schiaffeggiarlo, ma il Conte le afferra il polso e dice: “Io vi sto
offrendo il mio cuore e tutto me stesso e voi non potrete soffocare a
lungo ciò che provate” pronuncia queste parole ad un soffio dalla
sua bocca. Elisabetta stringe il pugno e cerca di liberarsi,
sussurrando con rabbia “Lasciatemi subito. Ve lo ordino.” Il
Conte lascia la presa: “Vedo bene che il muro che vi siete
costruita intorno non è facile da scalfire. Vi lascio al vostro
orgoglio e alla vostra solitudine. Non mi rivedrete mai più, a meno
che non verrete a cercarmi. Sono addolorato e me ne vado con la morte
nel cuore…addio, Maestà.”
Mi
chiamo Barbara Buttiglione e sono nata a Bari nel 1967.
Mi
occupo di eventi culturali, sono una lettrice appassionata, esperta
di letteratura inglese, amo la poesia e il tè.
Ho
scritto alcune poesie, spettacoli musicali e due romanzi, Il
Conte
e L’ho
chiesto alle stelle.
Nessun commento:
Posta un commento