Respiro Readers
vi segnaliamo l'uscita del nuovo romanzo
dell'autrice italiana Elle Eloise.
TITOLO: Come una tempesta
AUTRICE: Elle Eloise
CASA EDITRICE: Self Publishing
SERIE: How to disappear completely #2
GENERE: Romance , New Adult
PAGINE: 507
PREZZO EBOOK: 2.99
PREZZO CARTACEO: 14.55
DATA USCITA: 14 Novembre 2019
Solo nel silenzio della nostra immobilità distinguo la canzone che proviene dalle casse dell’autoradio: Playground Love degli Air.
"I’m a high school lover, and you’re my favorite flavor, Love is all, all my soul. You’re my playground love."
Alzo il volume quando attaccano i sassofoni e la osservo attraverso il fine
strino con questa colonna sonora: Noemi, ferma di fianco alla pompa di benzina, sta componendo un messaggio con il cellulare. Il vento scompiglia i suoi capelli e li fa volteggiare come tentacoli intorno alla testa. Alla luce del sole sembra che prendano fuoco.
"Yet my hands are shaking/I feel my body remains, themes no matter/ I’m on fire/On the playground, love."
Non credevo fosse la ragazza giusta per questa canzone, eppure devo ammetterlo: lo è. Sembra sia stata scritta sul cemento di un cortile apposta per lei.
Dopo il tragico evento che ha coinvolto le sue amiche Sara e Monica, le giornate di Paolo procedono in totale apatia e distacco, sullo sfondo di una piovosa Torino. La svolta arriva con Noemi, la nuova affittuaria della camera lasciata vuota da Sara, dopo la sua partenza per l’Austria. Svampita runner affetta da diabete mellito di tipo uno, Noemi è dotata di una determinazione senza pari e che poco si concilia con l’inconscio bisogno di Paolo di “salvare” tutte le donne in difficoltà. Dopo Cuore d'inverno, un nuovo romanzo sul senso dell’amore, un invito a cogliere l’attimo per non sprecare neanche un secondo della propria esistenza, perché La vita non è un accumulo di tempo, è l’intensità dei nostri respiri.
“Come una tempesta" è la nuova edizione self publishing, riveduta e corretta, di “Tu che colori la mia ombra”, secondo volume autoconclusivo della serie “How to disappear completely”.
Nella
mia testa ci sono solo rumori assordanti che non riesco a governare,
ma mi piace questa confusione, perché sono anni che devo tenere
tutto sotto controllo: il livello della glicemia, il mio peso, gli
zuccheri che assimilo, i miei sentimenti. Ma ora basta, mi sento
fluttuare a cavallo di un’onda, mi lascio trascinare dalla sua
corrente.
È
pura energia.
È
vento.
È
sole.
È
acqua scrosciante.
È
la tempesta che si abbatte su di me.
Appena
chiudo gli occhi immagino di essere in quella spiaggia di Tofino,
avvolta dalla sabbia e dal vento. Mi sembra quasi di scorgere un
ammasso di nubi scure in lontananza, di sentire l’odore di una
tempesta in avvicinamento. Vedo la scarica dei fulmini a est, ascolto
il rombo dei tuoni. Mentre sono divorata dai suoi baci, apro gli
occhi e il sole alto quasi mi acceca. Li serro di nuovo per tornare
sotto quella pioggia che ora definisce la silhouette del mio corpo,
come se esistessi grazie alla tempesta che è appena cominciata.
La
realtà si dissolve quando sono con lui, ci siamo solo noi due e
questo mi basta.
Avverto
le sue dita accarezzarmi il petto e poi ridiscendere verso l’addome,
fino a raggiungere la cintura. Avvampo. Quando però quelle mani
cominciano a sganciare la fibbia, le blocco i polsi.
«Noemi»
sussurro nella sua bocca, ancora avida della mia.
Ma
è come se non mi sentisse. Mi zittisce con altri baci e continua a
sbottonarmi i pantaloni. Io entro nel panico. Perché sono nel
panico? Perché sto sudando freddo e non respiro?
«Noemi!»
dico più deciso stringendole le braccia e allontanandola.
«Che
succede?» Lei mi guarda atterrita. È delusa, lo leggo nei suoi
occhi. Io non riesco a darle una spiegazione: non ce l’ho. So solo
che mi sembra sbagliato e che non riesco a respirare.
La
tolgo da me, mettendomi seduto e riallacciandomi i jeans. Non la
guardo per la vergogna che provo.
«Paolo?
Cosa ti succede?»
«Cosa
succede a me? Cosa succede a te? Non sei capace di trattenerti,
cazzo?» sbotto.
Sto
scaraventando tutta la colpa su di lei, mentre mi tocco il petto
all’altezza del cuore: ho paura possa venirmi un infarto da un
momento all’altro. Sento la mia faccia esplodere come un pallone
volato troppo in alto. La pelle del volto brucia, mentre uno strano
formicolio mi percorre dal palato fino agli occhi.
«N-non
vuoi stare con me?» balbetta con voce rotta.
Io
mi volto e mi faccio schifo da solo. Ora so che sono lacrime quelle
che mi fanno bruciare gli occhi: le ricaccio indietro con uno sforzo
notevole, ma ci riesco. Lei invece sembra sull’orlo di una crisi
isterica.
«Paolo?»
«Non
sei tu…» Sono io. Sono io che non riesco ad andare a letto con una
ragazza da più di un anno. Sono io che non riesco più ad
avvicinarmi a nessuna. Sono io che sto mandando tutto a puttane per
un fantasma.
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