Respiro Readers
vi segnaliamo il romanzo
dell'autrice italiana Maria Grazia Crozzoli.
TITOLO: 7 sfumature di micio
AUTRICE: Maria Grazia Crozzoli
CASA EDITRICE: Morphema Editrice
GENERE: Narrativa
PAGINE: 112
PREZZO CARTACEO: 15.00
DATA USCITA: 25 Settembre 2019
In
questo libro incontrerai qualcuno e scoprirai quanto possa essere
bella la sua anima.
Non c’è bisogno della telepatia per sapere
quanto è profonda l’anima degli animali. Basta incontrare il loro
sguardo.
Attraverso il percorso per diventare animal
communicator
sono riuscita a riprendere e affinare le capacità che ognuno di noi
possiede.
La comunicazione telepatica mette in contatto profondo
le anime. Ma perché con gli animali? Perché sono privi di
sovrastrutture e le immagini che inviano (perché di immagini si
tratta) sono così nitide e inequivocabili che non ci possono essere
fraintendimenti. Devono solo essere lette per quello che sono.
In
questa storia realmente accaduta è racchiusa la vicenda della Vita,
un ciclo continuo senza fine nel quale chi hai amato ed è stato
amato cerca sempre di tornare.
Io
non
seguii
il
mio
corpo.
Il
mio
spirito
si
sganciò
con
leggerezza,
libero
da
ogni
dolore
e
non
potei
fare
altro
che
salutarle
dal
cielo.
Non
fu
un
grande
sforzo.
Rimasi
in
una
nuvola
fino
a
quando
le
mie
umane,
non
si
accorsero
del
mio
aspetto
mutato.
Nonostante
il vento forte provasse a dissolvermi mescolandomi
alle
altre
nuvole
del
cielo,
il
mio
spirito
e
il
mio
amore
verso
chi
avevo
lasciato
sulla
terra
erano
più
forti.
Il
sole
illuminava
il
mio
profilo
in
modo
da
renderlo
ben
visibile
agli
occhi
di
chi
mi
guardava.
Un
profilo
chiaro
che
osservava
la
scena
dall’
alto.
Il
mio
sguardo
rivolto
a
loro
che
mi
stavano
fissando
con
stupore
e
sbigottimento.
È
vero,
avevo
finito
di
soffrire,
ma
vedevo
dall'alto
che
loro,
tutti
quanti
loro
si
sentivano
spaesati
e
distrutti.
Sarei
rimasta
di
più
nel
mio
branco,
ma
era
diventato
davvero
impossibile.
Quando
il
sole
sparì
e
l’imbrunire
cominciò
a
fare
capolino,
mi
dileguai
anche
io
nell’ultimo
raggio
di
luce.
Rotolai
in
un
prato
in
mezzo
ad
altri
cani
che
non
conoscevo,
ma
da
cui
ricevetti
informazioni
su
cosa
stava
capitando.
Qualcuno mi attendeva con impazienza.
Forse
lo
stesso
che
mi
aveva
seguito
durante
la
mia
malattia.
Sentivo
verso
di
lui
un’attrazione
mentale
potente,
come
se
ci
conoscessimo
da
tempo.
Non
so
se
il
suo
colore
fosse
realmente
bianco
o
simile
al
mio,
ma
rifletteva
una
luce
colma
d’amore.
“Ciao
Birra,
benvenuta”.
“Ciao,
chi
sei?”
Sorrise,
anzi,
scodinzolò
a
quella
domanda.
Lo
vedevo
dal
movimento
del
riverbero
intorno
a
lui,
perché
la
sua
coda
era
più
corta
della
mia.
Era
il
cane
più
bello
che
avessi
mai
visto.
“Seguimi!
Non
avere
paura.
Qui
sei
tra
amici
che,
come
te,
hanno
fatto
il
grande
salto.
Io
comunque
sono
Cico.”
“Cico?
Il loro Cico? Il Cico che Grazia
salutava
sempre
ogni
mattina
e
ogni
sera?
Quel
Cico?
Hanno
parlato
tantissimo
di
te.
Sei
bello
come
ti
descrivevano.
Se
ci
fossi
stato
tu
mi
avrebbero
fatto
diventare
mamma.”
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