Respiro Readers
vi segnaliamo il romanzo
dell'autrice italiana Anna Pia Fantoni.
TITOLO: Io sono la preda. Venezia oscura
AUTRICE: Anna Pia Fantoni
CASA EDITRICE: Self Publishing
GENERE: Romance
PAGINE: 224
PREZZO EBOOK: 3.99
PREZZO CARTACEO: 13.00
DATA USCITA: 8 Maggio 2019
Chi è Gabriele?
Potrebbe essere un normale consulente finanziario parmigiano che trascorre le giornate tra lavoro e filantropia. O potrebbe essere il sadico attore-regista di filmini amatoriali violenti e sanguinosi, con protagoniste ragazze rapite, narcotizzate e violentate.
E chi è Giuditta?
Potrebbe essere un’imprenditrice di trent’anni, irriverente e pasticciona, che si è trasferita da cinque anni al Lido di Venezia. Oppure potrebbe essere la vittima predestinata, la preda finale di un gioco perverso che va avanti da troppo tempo.
Sullo sfondo di una Venezia afosa e affollata di turisti, Giuditta dovrà fare i conti con gli errori commessi, con le proprie insicurezze e, soprattutto, con un passato pronto a sferrare l’attacco decisivo.
"Io sono la preda" è un romanzo breve che sfugge alle classificazioni di genere, una storia umana di redenzione e di violenza, di amore puro e di desiderio implacabile. Un dramma, nero e luminoso al contempo, sul potere della manipolazione e sulla fragilità dell’essere umano.
Si
sveglia all’improvviso.
È
fradicia di sudore, Giuditta. Annientata dall’ansia.
Ha
fatto uno dei soliti sogni. Stavolta era imprigionata in una
ragnatela che occupava tutto lo spazio di un’enorme stanza. Una
lama affilata di luce proveniente da una persiana accostata fendeva
il buio. Era nuda, con uno straccio in bocca che la strozzava, in
preda a un terrore devastante. Mentre si divincolava inutilmente tra
i fili che la avviluppavano, è comparso un ragno. All’inizio,
piccolo come un puntino. Man mano che si avvicinava, diventava
gigantesco. Camminava adagio, muovendo le zampe pelose al
rallentatore, una alla volta, facendo vibrare i fili. Avanzava
fissandola con occhi enormi e inespressivi, simili a bottoni, neri
come la morte. Sulle zanne e sulla testa i peli fremevano.
Lei,
impotente, cercava di chiedere aiuto, ma emetteva solo un flebile
gracidio.
Alle
spalle del ragno, all’improvviso, è sbucato un uomo muscoloso, il
viso in ombra e una lancia con la punta infuocata tra le mani.
È
rimasta immobile. Incredula, speranzosa.
L’uomo,
con forza, ha conficcato la lancia nella testa del ragno, che ha
iniziato a bruciare e a stridere con un
crepitio raccapricciante che perforava i timpani. Poi, quella
bestiaccia orribile ha piegato le zampe
rotolando a pancia in su, squassata dagli spasmi. Il puzzo di
strinato era rivoltante.
Lo
schiocco di un riflettore. Una luce sfolgorante quasi l’ha
accecata. L’uomo ha squarciato i fili, l’ha raggiunta, le ha
sfilato lo straccio dalla bocca.
L’ha
visto in faccia.
E
di fronte a quel viso dai lineamenti fini come quelli di un angelo e
agli occhi celesti e vacui ha iniziato a gridare di orrore.
Anna Pia Fantoni, interprete,
traduttrice dall’inglese e correttrice di bozze freelance da
vent’anni, sta per diventare editor tramite un Master organizzato
dall’agenzia Saper Scrivere.
Ha pubblicato alcuni romanzi ora fuori
catalogo ed è in libreria con il racconto “Vita da marciapiede”
nell’antologia Partiamo da qui, Imprimatur, 2017.
Il suo ultimo libro è Io sono la
preda, pubblicato con Amazon nel maggio 2019.
A 42 anni si è trasferita da Parma
nell’appennino parmense tra neve, castagni e caprioli e dal 2008
organizza presentazioni e partecipa a conferenze per sensibilizzare
sulla violenza sulle donne e la pedofilia. È stata alla Camera dei
Deputati il 13 gennaio 2012 con operatori ed esperti del settore per
invocare la certezza della pena.
Grazie di cuore!
RispondiEliminaPrego
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