«Ha sempre saputo come accendere il mio desiderio e, se non c'era, lo creava per poi usarlo a suo piacimento. Sono stata istruita all'amore da lui. Per quanto mi piacerebbe dimenticare tutto, non posso. La mia memoria ha già troppe falle e se ne faccio altre, non resterà granché di me.»
Allison Thompson è la classica ragazza per bene che trascorre le sue giornate nella rassicurante e monotona quotidianità di un piccolo paese in Arkansas. Monotona sì, almeno fin quando non verrà sequestrata da uno sconosciuto nel buio parcheggio della palestra. Da quel momento la vita di Allison viene avvolta dal mistero, travolta da un'irrefrenabile passione velenosa che la porta a vivere nella grande città di Tulsa insieme ad Adam, l'uomo che l'ha rapita.
Ma quello che la circonda è davvero ciò che lei crede? Che cosa nasconde veramente Adam?
Ho
fatto una fatica immane finire di leggere questo romanzo. Ho trovato
che la trama fa acqua da tutte le parti come l'ha strutturata
l'autrice. Comportamenti incoerenti per la trama stessa, psicologia
dei personaggi per niente usata in modo corretto, anche alcuni tempi
verbali non sono stati usati in maniera giusta.
Più
che un romanzo mi è sembrato un monologo troppo prolisso di
elucubrazioni mentali da parte della protagonista femminile, mentre
quello maschile faceva solamente da comparsa o da contorno che
appariva ogni tanto.
Presenza
di pochissimi e radi colloqui, per assurdo c'erano dialoghi un poco
strutturati tra Allison e le sue colleghe di lavoro; con Adam si
limitavano a chiamarsi per nome, dirsi ti amo e due parole in croce.
Per
quanto riguarda Adam avrei sicuramente apprezzato se fosse stato più
strutturato.
Sono
consapevole di dare un voto bassissimo, ma non riesco a dare più di
una stella a questo romanzo.
Nessun commento:
Posta un commento