Respiro Readers
vi segnaliamo un romanzo della Collana Elit
dell'autrice italiana Marilena Boccola.
TITOLO: Un caffè con Raffello
AUTRICE: Marilena Boccola
CASA EDITRICE: HarperCollins Italia
COLLANA: Elit
GENERE : Romance Contemporaneo
PAGINE: 189
PREZZO EBOOK: 3.99
DATA USCITA: 28 Settembre 2018
Un trio indissolubile, quello formato da Melissa, Caterina ed Edoardo, studenti fuori sede all'università di Urbino. Qualcosa però, all'inizio dell'ultimo anno accademico, si incrina tra Edo e Cate, a causa dell'arrivo, nella vita della ragazza, del misterioso Raf. Lei ne sembra irrimediabilmente affascinata, anche perché, durante i loro incontri, lui le parla della vita e delle opere di Raffaello, argomento della sua tesi di laurea, e lo fa come se si identificasse totalmente con l'artista. Edo, che ha cominciato a provare per Cate qualcosa di più di una semplice amicizia, cerca di dissuaderla dal fidarsi di un uomo che non le promette nulla e che sparisce per intere settimane senza lasciarle nemmeno un recapito. I due finiscono per litigare molto spesso e lui teme che rivelarle di essersi innamorato possa decretare la fine della loro amicizia e non l'inizio di una storia d'amore. Se solo quel Raf, che nessuno di loro amici ha mai conosciuto, sparisse dalle loro vite esattamente come è arrivato...
«Onestamente,
vedere Edo allupato mi fa specie...»
«Esagerata!
Semplicemente stava dando corda a una ragazzina che l'aveva notato...
è abbastanza normale per un musicista essere circondato da fan.
Tanto più che, diciamocelo, lui non è niente male...»
«Ah,
no? A esser sincera, non ho mai guardato Edo da questo punto di
vista... e poi gli anni scorsi non mi sembra che avesse chissà quale
seguito...»
«A
parte il fatto che la band è decisamente migliorata da quando hanno
cambiato il cantante, non dirmi che Edo non è un bel ragazzo?!»
La
guardo, dubbiosa.
«Cate,
è inutile che fai quella faccia! Edo, con quei capelli neri un po'
lunghi, la barba incolta, gli occhi scuri e penetranti ha
indubbiamente il suo fascino... per non parlare del fisico! È alto,
prestante...»
Sbuffo.
«I capelli e la barba sono così perché è troppo pigro per
tagliarli con costanza!» protesto.
«Quello
che conta è il risultato... e per il resto, non dirmi che la luce
divertita che ha sempre in fondo agli occhi non sarebbe in grado di
far impazzire una donna?!»
«Infatti,
a volte mi manda in bestia! Anche quando non vedo la luce, per la
verità; mi basta il tono irritante della sua voce per sentirmi presa
in giro...»
«Tu
non fai testo perché sei sua amica, se ne fossi innamorata sarebbe
tutta un'altra cosa.»
L'ascolto
stranita, incapace di ipotizzare situazioni che non ho mai osato
nemmeno lontanamente immaginare.
«Perché non mi vuoi dire niente di
te?»
«Ti sto dicendo tutto di me...»
Ho sbuffato. «Immagino che tu ti sia
reso conto...»
«Che pendi dalle mie labbra? Sì»
mi ha interrotto, spettinandomi affettuosamente. «Sei un'allieva
meravigliosa, prometti bene!»
«Grazie, ma veramente...
intendevo...»
«So cosa intendevi.» Mi ha guardato
negli occhi, serio, e io non ho avuto il coraggio di aggiungere
nulla. «Questo è tutto quello che ti posso dare, bambina.» Si è
chinato verso di me e, incredibilmente, mi ha sfiorato le labbra in
un bacio delicato.
Le
orecchie hanno iniziato a fischiarmi per l'emozione e il cuore si è
messo a correre come un cavallo impazzito, anche se in fondo era
chiara in me la consapevolezza che Raf non ricambia i miei sentimenti
come io vorrei.
Sento Edo mormorare qualcosa nel
sonno. «Cate...»
Pronuncia il mio nome in un modo
talmente dolce da farmi sciogliere. Sembra profondamente addormentato
e mi stringe sempre più forte a sé.
Oddio,
e adesso cosa faccio?
Dovrei svegliarlo, ma... sto così
bene qui fra le sue braccia; è passato davvero troppo tempo
dall'ultima volta in cui un uomo mi ha abbracciata in un letto.
Decido di aspettare ancora un po'. Stavolta, non mi sbaglio, deve
avere proprio una potente erezione perché sento inequivocabilmente
qualcosa di duro premere contro le natiche.
No,
no! Così non va... Edo è un mio amico, non posso stare a letto con
lui! E Raf?
Immagino i suoi occhi scuri
accusarmi.
Ecco!
Ho rovinato tutto!, mi
rimprovero.
Quando sento una mano risalire da
sotto il cotone della maglietta, fino a sfiorarmi un seno, salto su
come una molla e urlo: «Fermo! Cosa diavolo stai facendo?».
Perché
è tutto così complicato, quest'anno? Quando hanno iniziato a
cambiare le cose tra di noi? Rivoglio il mio amico.
«A cosa stai pensando?»
«A Edo...» ammetto con sincerità.
Melissa mi guarda maliziosa. «Cos'è
successo stanotte? Raccontami!»
«Stanotte non è successo
assolutamente niente!» rispondo, offesa.
«Hai dormito da lui...»
«Hai detto bene: ho dormito!»
«Sì, ma con lui...»
«Meli! Quante volte è già successo
che abbiamo dormito insieme noi tre?»
«Noi tre, non voi due...»
«Ti sbagli! Abbiamo dormito insieme
sul divano anche quella volta che ti sei ubriacata tu.»
«Sarà! Ma da allora mi sembra che
sia cambiato qualcosa...»
«Hai ragione! È diventato più
stronzo nei miei confronti!»
«Secondo me è geloso!»
La guardo interrogativa.
Fa sì con la testa rispondendo alla
mia domanda, anche se non l'ho nemmeno formulata. «E anche tu lo
sei...»
«Ti
sbagli, io voglio Raphael.» Un brivido mi percorre la spina dorsale
al pensiero dei suoi occhi penetranti che mi scrutano. La reazione
del mio corpo mi rassicura rispetto a quello che voglio realmente,
tanto da farmi decidere di non badare al calore che, al contempo, mi
invade le guance quando l'immagine di Edoardo, disteso tra le
lenzuola a torso nudo e con i capelli scomposti, mi attraversa la
mente in modo del tutto inaspettato.
«Non
ne vale la pena, lo capisci?» Mi solleva il viso verso di lui,
tenendomi le guance tra le mani.
«Io...»
singhiozzo. «... io... credo di essermi innamorata, ma lui non mi
vuole.» E giù a piangere sempre più forte.
Edo
stringe i denti – vedo la sua mascella contrarsi – ma non dice
nulla. Lascia che i singhiozzi mi scuotano le spalle e continua ad
accarezzarmi dolcemente la testa e la schiena, fino a quando il suo
tocco caldo e rassicurante piano piano mi calma. Ormai stremata, mi
fa sdraiare sul divano, senza smettere di stringermi forte a sé, e
inizia a disseminarmi la fronte, gli occhi e le guance di piccoli
baci consolatori. La vicinanza del suo corpo vigoroso rianima la
fiammella che si accende in me ogni volta che sto con lui, ma adesso
i suoi baci apparentemente innocui la stanno trasformando in un
incendio che sento divampare improvviso e devastante dentro di me.
«Non
piangere, non ne vale la pena, credimi!» ripete in un sussurro,
tornando poi ad asciugarmi le lacrime con le labbra.
Apro
gli occhi di scatto e dall'espressione che assume il suo viso sono
certa che ha notato l'eccitazione che si sta facendo strada in me.
Che donna assurda sono! Amo
Raf, ma in questo momento desidero Edo,
mi dico prima che le nostre bocche si cerchino contemporaneamente in
un bacio che si fa subito più esigente e al quale mi ritrovo a
rispondere con una passione che non credevo di possedere.
Mossa
da una smania che non ho mai provato prima, salgo a cavalcioni sopra
di lui, continuando a baciarlo con foga. Solo il tempo di sfilarmi la
maglia e torno a catturare le sue labbra, a inseguire la sua lingua
irruente che cerca la mia. Gli tiro il maglione e glielo tolgo come
assatanata, mentre i suoi occhiali volano sul pavimento e le mie dita
scorrono sui muscoli guizzanti del suo torace. Sospiro e mugolo come
una bestia ferita, continuando a sfregarmi contro la sua eccitazione,
evidente sotto i pantaloni della tuta.
Infilo
una mano oltre l'elastico, fin dentro ai boxer, e lo accarezzo con
forza. Lui soffoca un gemito, mi morde le labbra, mi lecca il collo,
risale verso l'orecchio; un brivido mi scuote dalla testa ai piedi,
sento i capezzoli tesi premere contro il pizzo del reggiseno. Edo, il
respiro affannoso, sembra cogliere la mia impazienza e con un'abile
mossa delle dita lo slaccia, restando per qualche secondo a guardare,
estasiato, i miei seni nudi davanti ai suoi occhi. Esita, poi inizia
ad accarezzarli e a succhiarli, affamato. Le sue mani sono roventi e
vibranti a contatto con la mia pelle e mi fanno rabbrividire di
piacere. Le cortine della passione sembrano essere scese sulla mia
mente fino a obnubilarla del tutto: ormai sono una nave in balia
delle onde, alla completa mercé dei sensi e degli istinti.
Impaziente,
mi tolgo i pantaloni e gli slip in un solo gesto e abbasso i suoi
boxer, facendoglieli scorrere lungo le cosce muscolose, ma quando sto
per sedermi sul suo sesso teso, totalmente in preda alla frenesia più
irrazionale, il suo: «No!» strozzato mi blocca.
«Cate...»
È
evidente che gli costa fatica fermarmi.
«Era
da tanto tempo che avevo un bisogno disperato di toccarti così, ed è
questa la mia unica giustificazione, ma non voglio che avvenga in
questo modo.»
Marilena Boccola è
un'appassionata lettrice che scrive da sempre per il puro piacere di
farlo. Laureatasi a Padova in Scienze Politiche, vive a Mantova con
il marito e due figli e lavora presso una cooperativa sociale.
Fin da piccola ha
tenuto un diario e negli anni ha scritto diversi racconti, tra cui
alcuni per i suoi bambini. Uno di essi, Il
Ragno Luigi,
vincitore del concorso letterario Racconti
nella rete 2011,
è stato pubblicato nell'omonima antologia edita da Nottetempo.
Romantica e
sognatrice, negli ultimi tempi si è cimentata nella scrittura di
romanzi rosa senza tralasciare un pizzico di erotismo. A partire dal
2015, ha pubblicato in self Una
casa per due,
Una
vita in più, Abbracciami più forte,
la raccolta Abbracciami,
è Natale e altri racconti,
Sposa
per vendetta
e il suo seguito Maledetta
gelosia
riscuotendo apprezzamenti e recensioni favorevoli.
Con HarperCollins
Italia ha pubblicato in digitale i romanzi Baci,
sabbia e stelle
(giugno 2016) e Nella
rete di Shakespeare
(settembre 2017) raccolti in un'unica edizione cartacea nella collana
eLit Harmony a luglio 2018.
Positiva e solare, è
convinta che la vita ricambi nello stesso modo chi le sorride.
Titoli
della stessa autrice usciti su eLit:
1)
Baci, sabbia e stelle
2)
Nella rete
di Shakespeare
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