Respiro Readers
vi segnaliamo un romanzo fantasy
dell'autrice italiana Isabel Giustiniani.
TITOLO: La tessitrice di sogni
AUTRICE: Isabel Giustiniani
CASA EDITRICE: Self Publishing
GENERE: Fantasy /sci-fi
PAGINE: 272
SERIE: Lullabies from Darkness #2
DATA USCITA: 16 Ottobre 2018
Sogni
e incubi sono fatti della stessa materia, separati da un velo
d’illusione.
Dhalia
vive perseguitata dalla morte di Nimel, il suo promesso sposo ucciso
nel giorno del loro matrimonio, sogno ricorrente nel quale compare
anche uno straniero dagli strani abiti argentati. Solo quando un
Demone dell’Incubo, sfuggito alla Strega delle Nebbie, irrompe
nella sua vita, la ragazza scopre di avere la capacità di entrare
nei sogni delle persone.
Mentre la guerra travolge le terre di
Nemberia e il suo governatore si affida agli alchimisti che hanno
creato una potente droga psicotropa che racchiude la promessa di
potenziare l’esercito in battaglia, Dhalia si trova divisa tra il
ricordo di Nimel, l’attrazione per il conte di Snakestone e l’amore
del giovane Jason.
Contesa
da chi vede in lei solo una possibile fonte di guadagno e braccata da
una creatura spietata, per i suoi più terribili e oscuri progetti,
la ragazza si getterà in una guerra fatta di inganni umani e letali
creature oniriche nel disperato tentativo di cambiare le sorti di una
visione di morte che ha il sapore della profezia e scoprire il
segreto dell’uomo vestito d’argento.
Davanti
a me sono sfilati arcieri con le tre api di Sufwerk ricamate nei
corpetti e fanti col leone nel sole di Ivoria. I cavalieri con il
cinghiale di Blacorn, dalle lunghe spade assicurate alle selle di
cavalli sbuffanti, mi hanno superato con un forte clangore metallico.
I contingenti militari dei vari signori delle terre del Sud sono
magnifici nei loro ricchi abbigliamenti, che mostrano con orgoglio
l’appartenenza alla propria casata, tuttavia rimango colpita più
dai contadini provenienti dai villaggi. Gente comune, come me, armata
dei più raffazzonati strumenti di offesa ma accorsa con entusiasmo e
desiderosa di difendere la propria terra. Il solo vederli mi
rincuora, facendomi sperare che gli scenari cupi dipinti da zio Ludov
sul futuro di Nemberia non si avverino mai.
Una
mezza dozzina di ragazzi nemmeno ventenni, armati di lunghi archi a
tracolla, mi passa davanti ridacchiando e scherzando. Le loro voci mi
giungono allegre. Con un amico al proprio fianco, perfino la guerra
può fare meno paura.
Al
loro passaggio chino la testa, per nascondere il viso. Presi dal loro
vivace chiacchiericcio, non mi notano ma uno di essi, spinto dal suo
compagno, mi finisce addosso, facendomi perdere l’equilibrio.
«Perdonatemi,
mia signora. State bene?» si scusa il ragazzo, afferrandomi
prontamente per le spalle e impedendomi di cadere a terra. Rimango
per un istante a fissare i suoi grandi occhi scuri sotto la zazzera
spettinata e poi mi libero, facendo un passo indietro.
«Sì,
io…»
«Perdonatemi,
mia signora. State bene?» celia alle spalle del giovane un’altra
voce, con affettato tono di scherno. «Dove pensi di trovarti, Jason,
alla corte dell’Akai?»
Il
giovane che ha appena parlato scoppia a ridere, imitato subito dagli
altri compagni.
«Sei
un idiota, Ryan, e non finirò mai di ripetertelo» ribatte quello
chiamato Jason, volgendosi a lui. «Se non conosci le buone maniere,
è un problema tuo.»
Dal
gruppetto si alza un fischio corale e qualche sghignazzo.
«Ma
come siamo suscettibili, oggi!» replica Ryan alzando le mani in
gesto di resa, ma conservando l’espressione tagliente in viso.
«Facciamo così: appena finisce questa faccenda… sai, c’è una
guerra di cui dovremmo preoccuparci, in questo momento… mi porterai
a prendere lezioni dalle damine di Akçakel. Potrebbe essere
divertente, sia per me che per loro.»
Il
ragazzo mi strizza l’occhio e riprende la salita, seguito dagli
altri. Jason sospira, massaggiandosi le tempie, poi torna a volgersi
a me.
«Scusatelo.
Mio fratello sa essere davvero insopportabile quando ci si mette, ma
è una brava persona. Quasi sempre. Siete sicura che vada tutto bene?
Mi sembrate molto pallida.»
«Sì,
non dovete preoccuparvi per me: non è nulla.»
Mi
sento sprofondare nell’imbarazzo. Non sono abituata che qualcuno si
curi di come sto.
«Bene.
Allora io vado» conclude, indugiando nel guardarmi. Sento il sangue
affluirmi alle guance e questa volta so che non è la febbre. Jason
china la testa in un breve cenno di saluto e si avvia per raggiungere
gli altri.
«Grazie
per quello che fate!» lo richiamo, facendolo voltare. «Voglio dire,
grazie per essere venuti a portare il vostro aiuto alle forze di
Nemberia.»
Jason
mi restituisce un ampio sorriso che sembra illuminargli lo sguardo.
«È
nostro dovere» risponde con un’alzata di spalle. «Chi non
combatterebbe per proteggere la propria casa e coloro che ama?»
La
propria casa e coloro che ama.
Lo
guardo raggiungere i compagni e sparire lungo il cammino. Il vuoto
che ho dentro torna a mordermi l’anima.
Isabel Giustiniani è
un’appassionata di Storia innamorata di Bisanzio. Gestisce il blog
Storiedistoria.com, dove si parla di narrativa storica, saggistica,
personaggi ed eventi del passato. È autrice anche della raccolta di
racconti “Kizil Elma. Storie di Costantinopoli”, del racconto
fantasy “La strega delle nebbie”, del romanzo fantasy/thriller
“L'ombra del Serpente”, lo storico (di fantasia) “Il marchio di
Seckmet” e lo storico (puro, mostra la scoperta della tomba di
Tutankhamon") “La tomba del canarino”.
Grazie!! :)
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