Respiro Readers
vi segnalo la prossima uscita
del nuovo romanzo dell'autrice italiana Mariella Mogni.
TITOLO: inconciliabili
AUTRICE: Mariella Mogni
CASA EDITRICE: Self Publishing
GENERE: Romance
DATA USCITA: 1 Ottobre 2018
PREZZO: 0.99 ebook
«Avevo un sogno, ricordi? Sono venuto a realizzarlo. Ne avevo molti altri cui ho dovuto rinunciare, progetti che riguardavano anche te. Non ti permetterò di distruggere anche questo. Sono tornato per rimanere, dovrai fartene una ragione, affari tuoi se la mia presenza ti disturba.»
Che cosa accade quando la persona che non hai mai smesso di amare torna di prepotenza nella tua vita?
L'amore tra Beatrice e Davide è stato importante, sarebbero ancora insieme se un evento grave e imprevisto non li avesse allontanati.
Davide l’ha tradita, imbrogliata, le ha nascosto un terribile segreto, ma lei non è mai riuscita a liberarsi dai sentimenti che la legano al suo antico ragazzo.
Delusa e amareggiata, Beatrice ha messo da parte i propri sogni per occuparsi del negozio di famiglia, talmente chiusa in se stessa da avere rinunciato all’amore e perfino alle amicizie di un tempo. Sopravvive coltivando progetti di fuga che non realizzerà mai, oppressa da una madre nevrotica ed egoista.
Davide, invece, è andato avanti: ha girato il mondo perfezionandosi nella sua professione di chef ed è tornato nella città di origine per aprire un ristorante. È cambiato, più bello di prima, determinato e carismatico, molto diverso dal ragazzo tenero che Beatrice ha conosciuto.
Stretti in un groviglio di amore e odio, invasi dal rancore e pronti a rinfacciarsi reciprocamente l’epilogo della loro storia, Davide e Beatrice ingaggiano una sfida fatta di provocazioni e dispetti infantili.
Inconciliabili, distanti, capaci di ferirsi con gli insulti più duri. Ma l’amore è un fuoco che cova sotto la cenere, e perfino due persone che il tempo ha trasformato in nemici sono costrette ad arrendersi alla forza dei sentimenti.
Riprendere la loro storia da dove si era interrotta, li obbligherà a portare a galla il passato e a rivivere ciò che li ha segnati nel profondo. Un compito difficile per Beatrice che si è obbligata a cancellare tutto.
Ne sarà capace, riuscirà a tenere testa alla ferrea opposizione di sua madre che vuole allontanarla da Davide?
Non resta che affidarsi alla forza dell’amore.
Alla fine mi costringo a uscire; armata di scopa, paletta e alcuni sacchi dell’immondizia, cerco di raccogliere in fretta quel marciume disgustoso. Mugugno altri insulti, piegata in due, accaldata e sudata a causa dello sforzo. Mi basta sollevarmi un attimo per scorgere Davide che mi fissa appoggiato alla porta del suo dannato locale. Fuma beatamente, indifferente a ciò che ha provocato, ma la sua aria rilassata si trasforma in un ghigno beffardo non appena i nostri occhi s’incrociano.
«Bravo, complimenti, hai provocato tutto questo casino e resti a guardarmi. Sei proprio uno stronzo, un bifolco maleducato, accidenti a te!» lo apostrofo continuando a riempire i sacchi dell’immondizia.
«Ero troppo impegnato a guardarti il culo, sei stata tu a distrarmi dai miei doveri. Devo ammettere che il tuo sedere è ancora più attraente di quanto ricordassi.»
Mi raddrizzo immediatamente per poi terminare il lavoro piegata sulle ginocchia. Ho esibito il mio posteriore senza alcuna malizia ma il suo apprezzamento mi dà le vertigini.
Indolente, getta la sigaretta ancora accesa al centro di una piccola pozza che si è formata in strada e sorride come un bambino per quel leggero sfrigolio che accompagna lo spegnimento. «Se solo ingrassassi un po’, saresti perfetta.»
«Come ti permetti, animale?» lo aggredisco iniziando a spazzare la mia porzione di marciapiede.
«Non si può andare d’accordo con te, nemmeno i complimenti riescono ad addolcirti.»
«Sai cosa potrebbe addolcirmi, lo vuoi sapere? Che mi dessi una mano.» Gli vado davanti brandendo la scopa, sbraitando e gesticolando come una matta. E lui sogghigna squadrandomi dalla testa ai piedi.
«Ti ho decisamente sopravvalutata adesso che ti vedo da vicino, sembri più una strega che una donna.» Scarmigliata e infuriata, mi vedo come mi sta vedendo Davide e non posso che dargli ragione. Gode nel tormentarmi e io gli sto rendendo le cose più facili mostrando il mio lato peggiore. Dovrei andarmene, ora che ho finito di pulire, andarmene e ignorarlo. Ma ormai sono fuori di me e riprendo a urlargli contro, sfidando la sua calma olimpica. Afferro due sacchetti dell’immondizia pieni e glieli metto davanti.
«Forza muoviti, prendili e vai a buttarli.»
«Uh, ma quanto sei dispotica e minacciosa! Sai che me la sto facendo addosso dalla paura?» Un attimo dopo, però, s’incupisce e la voce gli esce dura, cattiva. «Come ti sei ridotta, Beatrice, più passa il tempo e più assomigli a quella iena di tua madre, stai diventando una vera arpia.»
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