L’ho amato per tutto il tempo in cui l’ho odiato...
Un tempo, ero una cattiva ragazza che ha visto un ragazzo ancora più cattivo suonare sul palco, e ne sono rimasta affascinata. Il guaio è che mi notava a malapena finché non mi sono lanciata contro di lui.
È così che mi sono ritrovata a essere un’adolescente incinta con uno sconosciuto come co-genitore. Uno sconosciuto che è diventato una rockstar di fama mondiale mentre crescevo nostra figlia.
Quindici anni dopo, siamo entrambi adulti e probabilmente un po’ più saggi, ma odio ancora David Wiesel tanto quanto lo amo, e lui è ancora un cattivo, cattivo ragazzo. Ecco perché evito di avere a che fare con lui a meno che non riguardi nostra figlia.
Poi, accade l’impensabile e Emma ha bisogno di entrambi. Non posso evitare David anche se lo vorrei, non quando viviamo insieme.
Una scintilla aleggia tra noi, e lui è più che disposto ad alimentare le fiamme. Ma non mi avvicinerò al fuoco, perché un’altra bruciatura da parte di David Wiesel e potrei trasformarmi in cenere.
David fa parte di una band, è il chitarrista. Un uomo letteralmente giramondo, ama il suo lavoro che lo porta a non stare mai fermo troppo a lungo.
Sylvia è una donna tenace, con una forza talmente grande che è in grado di nascondere la sua vulnerabilità.
Cosa possono avere in comune questi due personaggi?
Una figlia adolescente.
Un rapporto prettamente legato alla loro figura genitoriale, ognuno ha una sua vita e David vede la figlia tra una pausa e l'altra durante i suoi tour lavorativi.
In tutti quegli anni hanno interagito insieme quasi nulla, come se fossero due perfetti estranei.
Quando alla figlia finisce in ospedale a causa di un incidente stradale cambra tutto quanto, in modo drastico.
La ragazzina ha delle fratture alle gambe e non può assolutamente fare le scale e la casa di Sylvia, strutturata su più livelli, non è una scelta consigliata.
L'unica soluzione possibile è quella di trasferirsi proprio a casa di Davide che , prendendo la palla al balzo della pausa della sua band, ha la possibilità di passare più tempo con la figlia.
La loro convivenza non ha le premesse migliori: non sono mai stati così vicini e le recriminazioni e le delusioni possono fare da padrona tra i due protagonisti.
“ Non mi piaceva il silenzio. Preferivo riempirlo. Ma quando ero con lei era come se tutto il mio rumore si spegnesse. E non perchè mi sentivo tranquillo, ma perchè c'erano un milione di cose che volevo dire a quella donna e sapevo che lei non voleva ascoltare neanche una.”
David si ritrova a sbattere contro il muro innalzato da Sylvia ogni volta che cerca di avvicinarsi a lei, e non solo alla loro figlia.
Inizia a toccare con mano tutto quello che si è perso durante tutti quegli anni, di ogni tappa di crescita della figlia.
Momenti che ha perso e non potrà recuperare il alcun modo.
“ Rimanere impantanata nella vita di David e iniziare a fingere che fosse anche la mia era un rischio.”
Sylvia cerca di nascondersi sempre di più dietro la sua corazza per non lasciarsi andare a quello che prova per quell'uomo.
Quella convivenza forzata è come un attentato alla sua tranquillità che si era costruita con tutte le sue forze in quegli anni.
Una convivenza che sarà anche una sorta di percorso conoscitivo da parte di entrambi che si ritroveranno ad affrontare.
Un'attrazione che li farà riavvicinare. E' solo questione di un attimo passare direttamente all'amore.
Un amore bruciante, ma che porterà entrambi i protagonisti a combattere per non ferirsi a vicenda.
Un intreccio narrativo ben strutturato, con una trama originale che trasportano il lettore in un miriade di emozioni .
L'autrice è stata anche in grado di inserire anche temi forti nella storia e in maniera delicata e calibrata.
Un music romance emozionante che mi ha fatto anche commuovere, sopratutto nel finale.
Un amore delle seconde possibilità.
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