Una sera, complice un temporale, si avventura in uno dei camerini del teatro, dove segue un corso di recitazione, e si risveglierà nel 1810 nei panni della duchessa Elizabeth Walford.
Incredula e smarrita, Valentina dovrà imparare a cavarsela in un’epoca tanto lontana dalla sua, e, qui, farà la conoscenza del duca Thomas Howard, ribelle quanto lei e capace di accendere una fiamma difficile da domare.
Tra gaffes, contraddanze e corse a perdifiato nell’assolata campagna inglese, Valentina sarà protagonista di un viaggio che cambia la vita e, forse, la migliora. Perché nulla accade mai per caso, e anche da uno schizzo indecifrabile possono affiorare le risposte che stiamo cercando.
Tutto, attorno a noi, sembra svanire. Fisso le sue labbra, incapace di fare altrimenti, sembrano attirarmi, implorarmi di fare un tuffo nel peccato. Uno strano calore mi invade lo stomaco e, nonostante l’aria fresca, sento le guance incendiarsi. Un altro secondo, e potrei non rispondere di me.
Quando lo sconosciuto è a pochi metri da me, ho la conferma che non si tratta dello stalliere. L’uomo, dai capelli biondi e le spalle larghe, monta uno stallone dal pelo bianco, reso quasi dorato dai raggi del sole.
«Lady Walford» esclama, tirando le redini per fermarsi a un passo da me. «Lo sapevo che eravate voi quella che scappava in sella a Scott. Non siete affatto cambiata.»
I suoi occhi sono di un azzurro conturbante, per non parlare della mascella scolpita e dello sguardo tra il beffardo e il magnetico.
«E io che pensavo di essere sfuggita a occhi indiscreti. Voi chi siete?» chiedo, cercando di nascondere il disagio.
Con un balzo, scende da cavallo senza perdere l’eleganza. «Thomas Howard, duca di Norfolk» e fa un lieve un inchino con il mezzo busto.
Appunto! E dove lo incontro? Nel bel mezzo della campagna, sotto il sole cocente, sudata e tutta spettinata.
Lui, invece, è così… così duca. I capelli biondi, scompigliati dalla cavalcata, gli danno quel tocco di bello e dannato, senza contare gli occhi blu che sembrano spogliarti di ogni difesa.
Ora capisco l’impazienza delle altre ragazze, Thomas Howard è uno schianto.
«In che anno siamo?»
Margaret mi guarda, incredula.
«Rispondimi!» sbottò, stringendole le braccia in una morsa. Questo scherzo inizia a farmi paura.
«Siamo nell’anno del Signore 1810, Milady.»
La risposta aleggia sopra la mia testa. Allento la presa e mi lascio cadere sul letto. Non è possibile! Fisso gli intagli nel legno che adornano la parte superiore del baldacchino, mentre la disperazione si fa strada in ogni cellula del mio corpo. Ho il fiato corto, e pagliuzze scure iniziano a danzare davanti ai miei occhi, finché tutto diventa nero come la pece.
Emanuela Marra vive nella provincia di Ferrara. Appassionata da sempre di lettura e scrittura, fonda il blog letterario Sognano di Scrivere, in cui si occupa di servizi agli autori. Esordisce nel 2021 con il romance contemporaneo Un Sogno nel Vigneto (Land Editore), seguono diversi racconti pubblicati in raccolte romance. La Duchessa Millennial è il suo secondo romanzo, edito BookTribu.
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