Cosa
succede quando si costringono un uomo con la camicia sempre addosso e
una giovane ragazza avventuriera a condividere un viaggio?
Denver
Valentine è un rispettato giornalista sportivo.
Tenere distanti
le persone con la sua arroganza è solo uno dei suoi pregi.
La
vita, però, non sempre va secondo i nostri piani, ecco perché la
sua si scontra e si interseca con quella di una ragazzina hippie che
vive viaggiando su un furgone.
Iris Richardson è una van
blogger.
Scrive i suoi pensieri viaggiando sopra D’Artagnan, la
sua casa su ruote, sì, ma anche e soprattutto il suo più fedele
compagno d’avventura.
Denver, da bravo giornalista curioso,
però, non vuole far altro che scoprire ogni suo segreto.
Due
mondi diversi.
Due orbite lontane che non si sarebbero dovute mai
incrociare.
Tra botta e risposta. Tra attimi di pace e
battute piccate, Iris e Denver proveranno a sopportarsi in un viaggio
on the road per i Paesi del Sud degli Stati Uniti
D’America.
All’amore si sa, piace mescolare le carte, e la
linea sottile con l’odio spesso viene camuffata da una profonda e
intensa attrazione.
"Cammina
all’indietro come una bambina dispettosa. Le sorrido di rimando
perché fare ciò che vorrei fare in questo momento non sarebbe
opportuno. Però si blocca, legge nei miei occhi quello che non
avrebbe dovuto vedere.
Il mio desiderio per lei.
Così
profondo, dirompente che mi fa vibrare il cuore nel petto.
Con
quante donne a New York provo questa sensazione?
Il sorriso le si
spegne. Io non rallento. Non lo faccio mai. Come un treno merci le
sono addosso e lei non si scosta.
Il dubbio, la paura,
attraversano il suo viso per un momento.
Tende le labbra in una
linea dura. Poi la curiosità vince e quasi spinge il suo piccolo
corpo contro il mio. Non ci tocchiamo, ma solo un rivolo d’aria
riesce a passare tra di noi.
«Mi hai promesso un segreto»
bisbiglio aspro per il modo in cui riesce a farmi sentire. Agitato.
Voglioso. Eccitato.
Si irrigidisce e fa un passo indietro. Non
sono pronto a vederla arretrare, perciò io ne faccio uno avanti. La
inseguo fino a quando la sua schiena è contro il lato guidatore del
van.
Le mie mani arrivano ai lati della sua testa, il metallo
freddo sotto i palmi mi ricorda di quanto lei sia calda e vicina.
Deglutisce e il cuore le pompa in gola.
I nostri nasi si
sfiorano non appena abbasso la testa contro la sua. Lei è ferma,
impassibile. Non riesco più a leggerle il viso perché sono
completamente rapito dal furore che mi inonda.
Dovrei fare un
passo indietro. Lasciarla respirare. Riuscire a farle dimenticare
questi attimi tra di noi in cui ci ritroviamo sempre più spesso.
Sono io l’adulto, spetta a me.
Hai bisogno di un po’
d’avventura.
La sua cazzo di voce mi attraversa la testa. Mi
prometto che se mai l’avrò nuda sotto di me, alla mia mercè,
riuscirò a farglielo ripetere prima di metterle il cazzo fino in
fondo alla gola.
«Soffia.» Il mio tono è duro, la voce roca.
Un bagliore le accende lo sguardo. Mi guarda attenta. In attesa.
«Soffia sulle mie cazzo di labbra» le intimo ancora.
La
consapevolezza che io sappia e che ricordi quella mattina nel suo van
la fa fremere.
Continua a stupirmi però, perché sempre
fissandomi soffia sulle mie labbra. L’odore della bevanda
zuccherata che ha appena finito di bere mi invade le narici. Chiudo
gli occhi e mi appoggio a lei.
Dannata ragazzina.
Le rubo
l’aria quando le mie labbra toccano le sue. Non riesco a essere
gentile. Le invado la bocca e lei si aggrappa con le piccole mani a
me.
Non si arrende, duella con me. Ci scontriamo ma continuiamo.
Non rallento. Non le do il permesso nemmeno di prendere aria. È mia.
Tutto ciò che prova in questo momento è per me. Lo merito. Devo
assorbirlo tutto. Farlo mio.
Mi morde il labbro inferiore.
Piccola tentatrice."

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