Sono passati quattro anni da quando Ruben è sparito senza lasciare tracce mentre dormiva nella roulotte del circo di sua madre
Mike, suo padre, cerca in qualche modo di sopravvivere alla scomparsa del figlio e ci riesce solo grazie all’amore di Emily, che gli sta accanto sopportando i suoi malumori e cercando di infondergli quella speranza di cui ha estremo bisogno.
***
Ruben ha ormai sedici anni e la sua vita non è più quella di prima. Lontano da casa e costretto a diventare quello che gli altri vedono in lui, impara che l’arte a volte non la scegli e quello che sembrava essere un talento, diventa presto il limite della sua felicità.
“Facemmo il giro della casa e così lo vidi, un enorme tendone dove dentro potevo intravedere reti e fili che penzolavano dal soffitto.”
«Sali su quel filo e prova a stare in equilibrio.» mi disse Dimitri.
E quando il destino sembra ricongiungere quello che aveva diviso, Mike riuscirà ad accettare quello che Ruben è diventato? Perché quando si torna da un viaggio, l’unica cosa certa, è che torni cambiato.
Cammino sopra quel filo e mi sento così maledettamente
vivo. Resistere all’infinito, sono vivo e questo è quello che conta.
***Secondo volume conclusivo. Seguito di “Guardami negli occhi amore”
Nessun commento:
Posta un commento