"Lui era il mio segreto più grande.
Nessuno doveva sapere."
Aveva preso una cotta per me la mia sorellina, quanto si incazzava quando l'appellavo così.
In realtà non eravamo proprio fratello e sorella, nelle nostre vene non scorreva lo stesso sangue.
Mio padre aveva deciso di sposare sua madre, quando eravamo ancora piccoli.
Eravamo due pianeti diversi.
Lei frequentava l'ultimo anno di liceo, io ero prossimo alla laurea in ingegneria, anche se in ritardo.
Lei ancora pura, io avevo l'anima corrotta dalle ombre della perversione.
Un giorno lessi alcune pagine del suo diario segreto, ero stato scelto, nei suoi sogni, per strapparle la verginità.
Ero la sua ossessione.
Non so cosa scossero in me quelle parole, so solo che cominciai a guardarla con occhi diversi.
Il venticinque dicembre avrebbe compiuto diciotto anni, ero pronto a esaudire il suo desiderio, senza anticiparle niente.
L'avrei marchiata con le mie ombre, con la mia lussuria.
Ero come la luna, nascondevo il mio lato oscuro, nessuno sapeva dove trascorrevo le mie notti e nessuno doveva sapere di me e di lei. I nostri genitori non l'avrebbero mai accettato.
Lei era il mio segreto.
Io ero il suo Natale proibito.
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