VENETO
Alla ricerca di Casanova.
A giro nella città del gran seduttore con qualche flashback del film La chiave.
Periodo migliore: meglio la primavera, la stagione per eccellenza del “risveglio” della natura.
Inutile dirlo, Venezia ha sempre un fascino romantico e di seduzione. Chi non ha sognato di passare un weekend ad alta tensione erotica con il suo/a amante, baciandosi appassionatamente, e anche qualcosa di più, in una calle laterale, mentre a poca distanza passano turisti frettolosi o vaporetti spumeggianti? Noi vi proponiamo un itinerario che da via Malipiero, dove una targa ricorda la nascita del poeta, vi porta poi in traghetto a Murano, fermata Vernier, dove andare a vedere - no, non le vetrerie - ma il convento di Santa Maria degli Angeli dove Casanova ebbe una delle sue avventure più piccanti; con una monaca di clausura. Qui dovete allora dare inizio alla vostra fantasia, e visto che alla mente non ci sono limiti, potete raggiungere il vicino cimitero, di solito deserto, ombreggiato da cipressi e altri alberi, dove, nascosti da una cappella, potete finalmente dare sfogo alla passione accumulata. Sentirete come è fresco il marmo sulla vostra pelle! Blasfemo o dissacrante? Forse per qualcuno sì, ma in tanti paesi nel mondo i morti si festeggiano con banchetti per farli sentire i sapori della vita: e secondo voi, qual è il piacere più bello della vita?
Location: e chi non la conosce!? Ma pur percorsa da migliaia di turisti, si trova sempre qualche angolo nascosto ai più.
Intimità: un po’ a rischio, siamo comunque in città, anche se i luoghi indicati sono poco frequentati.
Consiglio kamasutra: visto il luogo - è meglio potersi rivestire più in fretta possibile e non dare troppo nell’occhio, vi consigliamo la posizione detta della “visita”, fatta con molta naturalezza, anche parzialmente vestiti; basta che lei sollevi la gonna e lui si sbottoni. Uno di fronte all’altra l’uomo stimola con il pene la vagina, per raggiungere una penetrazione superficiale. Si può proseguire con un affondo se la situazione è tranquilla o masturbarsi a vicenda fino all’orgasmo.
Visto da lei: non avrei mai pensato di poter trovare un luogo, un momento, una atmosfera e una cornice così bella per assaporare un po’ di quella godereccia genuinità che aleggiava tra le Calle di Venezia ai tempi di Casanova. Che dire poi se vi ritagliate con il vostro lui un attimo sacrilego, nell’intimità di un cimitero, dove
poter celebrare la morte con la vita?
Gola profonda: a Casanova piacevano sicuramente i “bacari”, le osterie semplici e genuine, dove si mangiava piatti freschi per pochi soldi e c’era vino in abbondanza. Oggi purtroppo, di “bacari”, ce ne sono rimasti pochi, soppiantati dai fast food o da ristorantini tipici che non lo sono affatto. Se volete gustare il vero sapore veneziano cercate allora l’Osteria da Codroma e chiedete baccalà mantecato, un classico spaghetto alle vongole e una fritturina, poi mettetevi la maschera e andate a dare libero sfogo alla vostra passione.
Un po’ di spirito: prima di partire per seguire le tracce di Casanova è preferibile bere uno spritz o un’ombra in una delle poche osterie enoteche non troppo turistiche di Venezia. Vi consigliamo le Cantine del vino già Schiavi in Dorsoduro. Naturalmente accompagnateli con dei buoni cichetti, piccoli assaggi di tante cose buone.
LIGURIA
Monesteroli, 2000 gradini per il paradiso.
Alle Cinque Terre c’è un borgo dimenticato, raggiungibile solo con una lunga scalinata.
Periodo migliore: quasi sempre, evitando l’estate, soprattutto nei momenti più caldi; potrebbe venirvi un colpo di calore!
Le Cinque terre sono uno dei posti più romantici d’Italia. Chi non ha pensato di fare almeno una cena romantica a lume di candela affacciati sul mare mentre il tramonto accende i piccoli borghi di mille piccole luci? Rifuggendo però la classica Via dell’Amore - vi sfido io a farlo davvero tra le comitive di turisti che ci camminano - noi vi portiamo in una sesta terra, poco conosciuta, il piccolo borgo di Monesteroli. Per raggiungerlo ci vuole un bel paio di gambe perché ci sono circa mille scalini da scendere e altrettanti per uscirne, ma farete l’amore davvero in un posto unico e indimenticabile. Per arrivarci lasciate l’auto a Campiglia e da qui il sentiero 535 che poi scende attraverso dei ripidi scalini fino a Monesteroli. Dalle ultime case un sentiero non proprio agevole porta alla spiaggia, per gli amanti del sesso ancora più avventuroso.
Location: poco conosciuta anche se il recente inserimento nei luoghi del cuore FAI gli ha attirato l’attenzione. Gli scalini e la relativa faticosità del percorso limitano però le visite.
Intimità: il borgo è minuscolo e quindi l’intimità è presto vanificata, ma le case non sono di solito abitate e fuori stagione è davvero difficile incontrare qualcuno. Inoltre è facile accorgersi se qualcuno arriva.
Consiglio Kamasutra: in questo ambiente la posizione consigliata è quella denominata l’ascensione alla lussuria, fattibile anche su un piccolo terrazzino. Lui ti solleva quasi di peso e lei ti avvolge con le gambe, appoggiandole a un muretto muovendosi in su e in giù. Necessario un buon fisico, scattante ed elastico, ma se siete arrivati fin qui lo avete di sicuro.
Visto da lei: eh sì, questa scalinata sembra più una via all’Inferno che non per il Paradiso… tenuto conto che nella mia esperienza di camminatrice montanara, trovo più impegnativa la discesa che non la salita! Consiglio, quindi, una volta arrivati in fondo di riposarvi un attimo, recuperare le energie e trovare quell’angolo adatto per godere della vista mozzafiato sul mare e, con il sottofondo dello sciabordio dell’acqua sulla costa sottostante, dare vita ai propri corpi ritmando l’eco delle onde del mare… emozioni assicurate.
Gola profonda: partite o ritornate a Portovenere - e dove altro! - e assaggiate le specialità dell’Antica Osteria del Carugio. Vi consiglio le trofie al pesto con i fagiolini e le patate, i muscoli ripieni - al maschio doppia porzione! - e finite con il gelato alla crema con Sciacchetrà.
Un po’ di spirito: re indiscusso di questa terra coltivata a vigneti a ridosso sul mare, in piccole strisce sorrette da muretti di pietra, è il vino Sciacchetrà che si produce dall’appassimento invernale di uva Bosco, Albarola e Vermentino. Il duro lavoro di raccolta e l’esigua produzione fanno sì che questo nettare divino sia caro, ma il suo sapore difficilmente si scorda. Da bere in piccoli calici o magari intingendo i capezzoli di lei o il membro di lui nel dolce liquido per un sensuale assaggio. Consiglio; Cinque Terre Sciacchetrà Riserva.
Ivan Kamchaktowski
Nato all’ombra dei grandi vulcani della lontana penisola della Kamchatka, Ivan ha vissuto per anni a profondo contatto con la natura primordiale della sua terra, un mix esplosivo di fuoco e ghiaccio. Giunto in Italia un po’ di tempo fa per studiare i vulcani, con Katrina ha trovato l’altra metà girovaga con la quale far esplodere la passione a contatto con gli elementi primordiali.
Katrina Kamchaktowski
Nata in una cittadina di provincia, Katrina ha scoperto solo nella tarda giovinezza il piacere dell’esplorazione, intraprendendo la via del cammino come modo per scoprire e riscoprire la gioia del contatto con la natura. Amante da sempre del “buon gustare”, ha conosciuto Ivan durante uno dei suoi viaggi ed è scoccata subito sintonia. Da allora, le loro strade si incrociano e si incrociano ogni volta come forma di ricerca esperienziale.
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