Respiro Readers
vi segnaliamo la nuova uscita
del romanzo dell'autore italiano Antonio Borzì.
TITOLO: XY La fine e l'inizio
AUTORE: Antonio Borzì
CASA EDITRICE: PubMe
COLLANA: Gli Scrittori della porta accanto
GENERE: Narrativa
PAGINE: 131
PREZZO EBOOK: 2.99
PREZZO CARTACEO: 11.98
DATA USCITA : 13 Aprile 2021
Un ciclo che si rinnova, tra miliardi di esseri umani che popolano il pianeta. Ciascuno, nessuno escluso, è stato un essere minuscolo, invisibile a occhio nudo, un semino.
“Ogni essere umano, in apparenza simile agli altri, possiede dei particolari che lo distinguono; ha le sue personali, uniche e irripetibili caratteristiche. Ciascuno potrebbe avere eserciti di fratelli e sorelle, milioni di compagni e compagne; un solo essere umano, nell’arco di una vita media, sarebbe in grado di popolare l’intero pianeta. Sarebbe possibile che, nella miriade di fratelli, un determinato individuo fosse sostituito da un altro. Tutto viene stabilito in un attimo. Anzi, in quell’attimo, in quel giorno, in quell’ora. Nascere o non nascere, vivere o morire, tutto sembra assolutamente casuale. Dalla più assoluta casualità, emerge con prepotenza il concetto di infinito. Le infinite forme di vita, le infinite varietà di individui diversi, seppur tanto simili tra loro.”
In questo viaggio a ritroso, Francesco ripercorre il suo presente, alcuni episodi dell’ultimo anno di liceo, quando ha incontrato Margherita, dando inizio a una storia d’amore in cui si gioca – ancor prima di averne coscienza – il tutto e per tutto per avere una chance.
"Osservammo l’immensa distesa d’acqua davanti a noi, il
movimento perenne delle onde. Socchiusi gli occhi e
guardai la linea in cui il mare sembrava toccare il cielo.
Restammo immobili, rapiti da quella vista.
Contemplai il viso di Margherita. Il verde dei suoi occhi mi
parve più intenso dell’azzurro del mare, in quel momento
un soffio di vento le scompigliò i capelli.
«Margherita» pronunciai il suo nome e la presi per mano,
continuando a guardarla con timida audacia negli occhi.
Lei dapprima spostò lo sguardo su un punto più vicino, poi
mi fissò con un’espressione di consenziente meraviglia.
Le nostre labbra si sfiorarono, restammo immobili smarriti
nell’attimo presente, poi corse via verso l’auto.
La raggiunsi, chiusi lo sportello e la chiamai sottovoce:
«Margherita».
«Andiamo via» disse senza voltarsi.
«Margherita» pronunciai di nuovo il suo nome, porgendole
la mano, e la sfiorai appena.
Allora lei si voltò, mi fissò a lungo, prese la mia mano,
tendendomi l’altra. «Francesco» disse con tenerezza.
Per qualche istante continuammo a guardarci sazi di
pensieri, poi la baciai.
Mille rivoli confluirono in quell’abbraccio, come un
naufrago mi dissetai a quella fonte di acqua fresca.
Portai l’auto in un luogo tranquillo.
Negli imperscrutabili gorghi della coscienza il mio pensiero
si rapprese e si diresse verso una dimensione infinitesima,
microscopica, del tutto invisibile a occhio nudo"
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