Dopo sedici anni, sono ancora insieme. Lui, Damian, è ormai un famoso musicista che ha venduto milioni dischi in tutto il mondo. Lei, Mariasole, si è invece dedicata a crescere i loro quattro figli mentre Damian era impegnato a vivere la sua vita da rock star in giro per il mondo.
Ma a volte la lontananza fa brutti scherzi e quello che sembrava un amore vero e indistruttibile, inizia a mostrare la sua fragilità.
«Come hai potuto fare l’amore con me ieri sera e poi far chiamare mio padre da uno schifoso avvocato per chiedermi la separazione? Guardami in faccia cazzo e rispondimi!» le sibilai all’orecchio.
«Non abbiamo fatto l’amore, abbiamo solo scopato. Questo è quello che facciamo da un po', se non te ne sei reso conto!» mi ringhiò lei a sua volta.
Riuscirà Damian a non perdere l’amore della sua vita? Oppure lascerà andare Mariasole, perché a volte amare davvero una persona significa anche saper rinunciare a lei.
Non ha senso suonare il mio pianoforte se non posso più scrivere la nostra melodia, quella che parlava di noi, di lei e di me.
***ATTENZIONE: Il volume è autoconclusivo, ma prevede dei collegamenti con il primo libro “Una melodia tra di noi”
Ordine di lettura consigliato, ma non indispensabile:
1-Una melodia tra di noi
2-New York, Una Fragile Melodia
“Dove sei melodia
che mi accompagnavi come una magia,
che mi facevi sentire i brividi
lungo la schiena quando
lei mi graffiava,
mentre ora sento solo i lividi
di questo cuore ferito
che non sa più che cosa fare
e si sente sconfitto,
sconfitto da te,
che non sai più cos’è l’amore,
che ti sei persa dentro il tuo rancore.
Bugie che mi hanno salvato adesso mi chiedono
il conto,
mentre io vorrei solo il tuo perdono,
dolce amore mio
non lasciarmi
non lasciarmi
ma restami vicino
e non abbandonarmi,
fa che questa melodia
faccia di nuovo la sua magia.”
presto i nostri corpi iniziarono a muoversi insieme in quella perfetta e assurda melodia, che aveva sempre messo ordine nel nostro caos interiore.
«Ssst, non dire niente, non rovinare questa melodia che è già partita nella mia testa.»
«Dimmi come fa?» disse
Il fatto è che Mariasole mi manca e non so se riuscirò a mai a trovare pace senza di lei. Lei è l’unica melodia che non ho avuto bisogno di scrivere per sentirmi felice, perché era già tutto quello che volevo da una donna.
metterò un oceano tra noi due
una distanza che mi permetta di sopravvivere
alla tua lontananza,
così non ti disturberò più
in piena notte quando mi mancherai,
perché dicono che saper amare significa anche lasciar andare
ricorderò il nostro primo ballo assieme,
tu stretta in quel vestito nero troppo corto,
il tuo primo ti amo, perché il mio te l’ho detto mentre dormivi
per paura che ti ferisse,
Era come se la nostra melodia che per anni aveva avuto una sua armonia, avesse preso a suonare le note sbagliate, incapace di essere intonata in una vita che ci stava dividendo.
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