Il libro è scritto da una giovane dottoressa pienamente coinvolta nella lotta alla pandemia da SarsCov2. Chiusa tra casa e reparto durante quei bui giorni di lockdown, ha voluto regalare ai lettori una sorta di diario di viaggio rispolverando nei suoi ricordi storie e esperienze vissute in giro per il mondo al fine di incoraggiare alla positività e alla fiducia verso il domani. Per ognuno dei 64 giorni di quarantena, ha toccato un diverso punto del mondo, Sono racconti di avvenimenti, avventure, curiosità, pensieri ed emozioni reali, accompagnati da un pizzico di nostalgia. Ogni giorno è accompagnato da scatti fotografici originali, ossia quelli che più rappresentassero le sue emozioni in quegli attimi. I luoghi narrati sono i più disparati: si passa dalle grandi metropoli alle foreste, dai piccoli borghi ai castelli, dal mare alle montagne, dall’arte alla natura, dalla cultura orientale a quella afroamericana. Il primo giorno ricorda la sua grande avventura in solitaria in Indonesia: da quel momento non è più riuscita a placare la voglia di preparare le valigie. L’esplorazione continua in varie località dell’Abruzzo (terra ricca di ecosistemi e panorami assai differenti tra loro). Poi si viene trasportati nei posti che avuto modo di visitare durante il suo periodo di Erasmus in Polonia: mete ben oltre i confini polacchi, fino addirittura all’Islanda. È la volta quindi dei suoi grandi tour: Brasile, Spagna, Canarie, Costiera Amalfitana, Puglia e tanto altro ancora... Non è un libro inquadrato per una categoria particolare di lettori, ma destinato a tutti, proprio perché chiunque credo abbia avvertito il bisogno di uscire in qualche maniera dal lockdown, anche solo con la fantasia. Un lavoro realizzato con il desiderio di donare l'intero ricavato al reparto di Medicina del San Liberatore di Atri, realtà che le ha permesso di crescere sotto mille sfaccettature.
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