Respiro Readers
vi segnaliamo
l' uscita edita Dri Editore
del romanzo dell'autrice italiana Katiuscia Salvini.
TITOLO: Champagne, carote e tacchi a spillo
AUTRICE: Katiuscia Salvini
CASA EDITRICE: Dri Editore
COLLANA: Brand New
GENERE: Chicklit
PAGINE: 262
PREZZO EBOOK: 2.99
PREZZO CARTACEO: 14.99
DATA USCITA : 8 Giugno 2021
Cosa possono avere in comune una giovane e snob influencer e un aitante cowboy dedito a lavorare la terra?
Apparentemente nulla, fino a quando Cécile non si trova incastrata nel fatiscente bad and breakfast di Gabriel.
Lei è frivola, modaiola e scappa da uno scandalo.
Lui è burbero, asociale e pensa solo al lavoro.
Tuttavia Cécile decide di aiutarlo a rendere la fattoria un posto di lusso, grazie a un noto programma televisivo.
Più fama per tutti!
O forse più disastri?
L’unica cosa certa è che tra i due l’odio è reciproco, ma di sa: c’è una linea sottile tra odio e...
Mucche ingombranti, champagne costosissimi, carote e telecamere indiscrete.
Riusciranno Cécile e Gabriel a trovare il loro lieto fine?
Apparentemente nulla, fino a quando Cécile non si trova incastrata nel fatiscente bad and breakfast di Gabriel.
Lei è frivola, modaiola e scappa da uno scandalo.
Lui è burbero, asociale e pensa solo al lavoro.
Tuttavia Cécile decide di aiutarlo a rendere la fattoria un posto di lusso, grazie a un noto programma televisivo.
Più fama per tutti!
O forse più disastri?
L’unica cosa certa è che tra i due l’odio è reciproco, ma di sa: c’è una linea sottile tra odio e...
Mucche ingombranti, champagne costosissimi, carote e telecamere indiscrete.
Riusciranno Cécile e Gabriel a trovare il loro lieto fine?
«Capita a tutti di fare cose stupide, Cécile.»
«Io ne sto facendo una dietro l’altra!» Il labbro inferiore trema visibilmente, aumentando il broncio.
E diamine quanto vorrei baciarlo, quanto vorrei morderlo e leccarlo e poi baciare ogni lacrima e le palpebre chiuse e… Merda, cosa vado a pensare?
«Si può sapere cos’hai da guardare?» Mi chiedo come sia possibile che riesca a infastidirmi anche quando tiene la bocca chiusa. Sprigiona supponenza a ogni battito di ciglia.
«La camicia non è stirata, il pantalone cargo è orribile e le scarpe… non le voglio commentare.» Muove la mano davanti al viso, quasi volesse farmi sparire dalla sua vista.
Basterebbe solo che se ne vada lei, farebbe un favore a entrambi.
«Fortuna che non devo piacere a te» mi ritrovo a dire un po’ stizzito. Il fatto che non dia peso al mio abbigliamento non significa che mi stia bene essere giudicato in questo modo.
«Oh, fidati, non avrai mai di questi problemi. Tu…» Arriccia il naso mentre persiste nello scrutarmi. «Non rientri affatto nei miei standard.»
«Dillo ancora.»
«Che mi salgono di nuovo i nervi?» Scuoto la testa. «Non farmici pensare?» ritenta disorientata. Poi capisce e le palpebre si spalancano per socchiudersi placide subito dopo. «Gabriel…»
La sua bocca che si muove scandendo il mio nome è una carezza invisibile. La lingua le sfiora il palato sulla lettera finale proprio come vorrei farei io in questo momento.
Non dovrei averli pensieri del genere. Ogni cosa è sbagliata quando si tratta di lei, di noi; eppure sembra, al contempo, dannatamente giusta. Forse è una questione di prospettive, forse dovrei solo capire da che parte guardare.
«Io ne sto facendo una dietro l’altra!» Il labbro inferiore trema visibilmente, aumentando il broncio.
E diamine quanto vorrei baciarlo, quanto vorrei morderlo e leccarlo e poi baciare ogni lacrima e le palpebre chiuse e… Merda, cosa vado a pensare?
«Si può sapere cos’hai da guardare?» Mi chiedo come sia possibile che riesca a infastidirmi anche quando tiene la bocca chiusa. Sprigiona supponenza a ogni battito di ciglia.
«La camicia non è stirata, il pantalone cargo è orribile e le scarpe… non le voglio commentare.» Muove la mano davanti al viso, quasi volesse farmi sparire dalla sua vista.
Basterebbe solo che se ne vada lei, farebbe un favore a entrambi.
«Fortuna che non devo piacere a te» mi ritrovo a dire un po’ stizzito. Il fatto che non dia peso al mio abbigliamento non significa che mi stia bene essere giudicato in questo modo.
«Oh, fidati, non avrai mai di questi problemi. Tu…» Arriccia il naso mentre persiste nello scrutarmi. «Non rientri affatto nei miei standard.»
«Dillo ancora.»
«Che mi salgono di nuovo i nervi?» Scuoto la testa. «Non farmici pensare?» ritenta disorientata. Poi capisce e le palpebre si spalancano per socchiudersi placide subito dopo. «Gabriel…»
La sua bocca che si muove scandendo il mio nome è una carezza invisibile. La lingua le sfiora il palato sulla lettera finale proprio come vorrei farei io in questo momento.
Non dovrei averli pensieri del genere. Ogni cosa è sbagliata quando si tratta di lei, di noi; eppure sembra, al contempo, dannatamente giusta. Forse è una questione di prospettive, forse dovrei solo capire da che parte guardare.
Katiuscia Salvini, classe 1989, vive nelle campagne dei Castelli Romani.
Ama le grandi città, ma si gode la natura in cui è immersa e la pace che l’aiuta a mettere su carta le idee che le frullano per la testa.
Adora leggere, scrive dove le capita, colleziona matite di ogni genere e segue fin troppe serie tv per riuscire a star dietro a tutte.
Racconta principalmente storie d’amore, alle quali però piace cambiare lo sfondo, passando dal dark romance allo young adult, seguendo l’ispirazione del momento.
Dopo aver pubblicato per diversi anni su una piattaforma gratuita, ha intrapreso una collaborazione con la Dri Editore per il suo romanzo d’esordio.
Ama le grandi città, ma si gode la natura in cui è immersa e la pace che l’aiuta a mettere su carta le idee che le frullano per la testa.
Adora leggere, scrive dove le capita, colleziona matite di ogni genere e segue fin troppe serie tv per riuscire a star dietro a tutte.
Racconta principalmente storie d’amore, alle quali però piace cambiare lo sfondo, passando dal dark romance allo young adult, seguendo l’ispirazione del momento.
Dopo aver pubblicato per diversi anni su una piattaforma gratuita, ha intrapreso una collaborazione con la Dri Editore per il suo romanzo d’esordio.
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