"Dovevo imparare a bastare a me stessa. Chissà quanti avranno dovuto combattere con le mie stesse voci interiori, quelle che ti suggeriscono che non esisti, che sei unfallimento, che sei un piccolo anatroccolo nero. Mi sentivo così. Tuttora mi capita. Daniela piccola prende per manoDaniela grande e insieme giocano a mascherarsi. Chi tiene in mano la bacchetta della fata Turchina? Guarda, Mami, questa foto, era carnevale. E guarda cosa c’è scritto sulle righe tirate a matita dietro l’immagine: “Ricordati di me”.A chi era dedicata questa foto? A te o a papà?Erano belli il vestitino e la parrucca azzurra con le trecce da fata Turchina. Provo una nostalgia improvvisa nel cuore.Io, con lo scettro in mano, il mondo lo rivoltavo con parole magiche per inseguire i miei sogni. La maggior parte di quei sogni sono rimasti appesi ai fili blu del mio vestitino."
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