Quattro storie, quattro donne forti che vivono in epoche diverse e combattono, ciascuna a suo
modo, per essere libere. Da Rosa che negli anni '40 viene distrutta da un sistema di regole e
tradizioni che non le permettono di vivere la propria vita, fino a Piera, che negli anni '70 vive
in maniera anticonvenzionale pagandone le conseguenze sulla sua pelle. Tra le due, Mita e
Sicilia, ch
e invece hanno vinto la propria battaglia contro le convenzioni che le avrebbero volute sottomesse, conducendo infine l'esistenza avevano desiderato.
Uno spaccato della vita dell'Italia e della Sicilia in un periodo storico sicuramente difficile
durante il quale le quattro protagoniste incarnano i desideri e la lotta di tutte le donne per il
diritto all'autodeterminazione.
“Vai sempre avanti e resisti a tutto, alle malelingue, alla cattiveria, come le margherite. Quelle crescono così, selvagge, con poca acqua, in un terreno non facile. Eppure sono lì, bellissime, a portare allegria in chi passa, la speranza che qualcosa possa resistere alle difficoltà della vita”
(da Sicilia: come una margherita di campo)
“I tempi non erano cambiati poi molto dal dopoguerra: una donna senza marito non poteva ancora decidere autonomamente del suo corpo e della sua vita, e una donna sposata doveva comunque chiedere il permesso.”
(da La guerra di Piera)
Classe 1983, Silvestra Sorbera è una giornalista e autrice di racconti e romanzi. Per la serie Il commissario Livia ha pubblicato La prima indagine, I fiori rubati, Castelli di sabbia e Le quattro stagioni del Commissario Livia. I romanzi della serie sono stati oggetto di studio sulle nuove scrittrici italiane, sui personaggi femminili e le donne poliziotto scritte da penne rosa. La serie è stata oggetto di studio all’interno del congresso Scrittrici italiane inedite nella querella femminile.
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo tre favole per bambini che hanno per protagonista il figlio Simone, due saggi letterari e alcuni racconti e romanzi rosa.
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