Romanzo autoconclusivo.
Ho conosciuto lo stile narrativo dell’autrice, in La mia rivincita più grande sei tu e devo dire che mi ha colpito subito il suo modo di scrivere. Angel è un personaggio misterioso, distaccato, come se vivesse un mondo interiore difficile da comprendere anche per lui, entità impenetrabile. Angel sente il peso del mondo su di sé, la responsabilità di tutto ciò che gli gira attorno. È forte il senso di responsabilità che mina il suo essere, soprattutto è il tormento dei sensi di colpa a lacerare la sua anima.
Il
dolore e la rabbia poi, sono i sentimenti che animano il cuore del
personaggio, un angelo caduto, che non ha niente da perdere,
specialmente dopo che ha creduto nell’amore di una ragazza
portatagli via dalla morte, inesorabile. Angel vive di ricordi di
quell’amore sincero, delicato, cui l’autrice magistralmente ci
presenta grazie a dei Flashback mirati, costruiti ad arte e visti nel
riflesso degli occhi innocenti di una bambina, B.
Il piacere
della scoperta del romanzo è stata per me un punto di incontro tra
letteratura romance, che se paragonata a gli altri generi, non ha
nulla da invidiare.
In Angel c’è molto da imparare e da scoprire, specie se nella vita, qualsiasi cosa accada, bisogna sempre avere la forza di risollevarsi, non arrendersi mai, amare, sperare in qualcosa di nuovo che possa illuminare la nostra esistenza, caduta nell’incertezza e nel dolore di una perdita. Le emozioni sono tante: passione, piacere quando si giunge a leggere le scene più hot. Ai comportamenti dettati dal sentimento di Bea e Angel quando rivivono il loro passato insieme. Non poteva mancare il rapporto fraterno da fratelli, il legame importante dell’amicizia, tema centrale quando si ha bisogno di una persona che ti tenda una mano. Infine l’amore, che conquista a piccoli passi sino alla fine. Tutti sentimenti e tematiche trattate con sottigliezza di sensibilità che solo un’autrice come la Mars può regalarci.
I personaggi son ben descritti a livello psicofisico, con le loro maschere junghiane affinché possano nascondere la verità, per proteggere gli animi devastati dal dolore.
E si sa, che nella vita, spesso indossiamo una maschera per difenderci da qualcosa più grande di noi; non possiamo negarlo... altrimenti, è così, potremmo autodistruggere tutto ciò che di buono abbiamo costruito nel corso della nostra esistenza, e questo non possiamo permettercelo, come non possono permetterselo i personaggi, che spaziano in un’ambientazione tra il fantasy e la realtà, leggera e appena percettibile, come il battito del cuore di Angel, che sussurra ciò che di amore gli è rimasto per donarlo a chi ne ha ancora bisogno.
Un
altro personaggio che ha suscitato in me interesse, è Lucy; una
ragazza determinata, dal carattere deciso e forte, anche se a volte
sente il bisogno di fuggire, soprattutto dagli atteggiamenti
difficili di Angel, il quale spesso risulta incomprensibile e non
facile da gestire per un’umana come lei.
La
narrazione in prima persona si snoda attraverso primi
piani usando il punto di vista dello spettatore (Point of View)
quelli
definiti POV, che danno vita alla scorrevolezza dell’intreccio e un
piano visivo completo di tutta la vicenda.
Qualche errore e reiterazioni presenti nel testo non mi ha, però, impedito di cogliere le diverse sfumature nella lettura.
Consigliato.
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